INIZIANO I PROBLEMI - Il mondo dell’auto viene messo a dura prova dall’epidemia del Coronavirus, che ha avuto il suo focolaio in Cina ma che lentamente si sta espandendo portando alla chiusura, per motivi di sicurezza, di fabbriche e negozi. L’industria dell’auto deve fare i conti con questo clima di incertezza e a farne le spese sono i tanti fornitori locali che fabbricano parti per vetture e che hanno dovuto interrompere la produzione. Una delle compagnie più colpite dalla situazione è la Hyundai che dipende dalle cinesi Kyungshin e Yura Corporation per i cablaggi elettrici delle sue auto prodotte in Corea e che, per far fronte all’emergenza approvvigionamento, ha deciso di chiudere i suoi sette impianti in patria (qui la news).
QUALE FABBRICA? - Gli stessi problemi sarà costretta ad affrontare anche la FCA. Infatti, stando a quanto dichiarato dall’amministratore delegato Manley nel corso di un’intervista rilasciata al Financial Times, uno degli stabilimenti europei della compagnia (non è stato indicato quale) potrebbe essere a rischio di sospensione della produzione per mancanza di un adeguato approvvigionamento. Evento che potrebbe concretizzarsi nell’arco temporale di due-quattro settimane.
FOSCO 2020 - La diffusione del Coronavirus e la conseguenza dell’aumento dei costi delle materie prime rappresentano due elementi attenzionati dal gruppo FCA e che potrebbero influenzare negativamente l'andamento del 2020. Gli stabilimenti cinesi che producono ricambi per auto hanno prolungato fino al 9 febbraio le chiusure programmate in precedenza per il Capodanno e alcuni di essi hanno prolungato ulteriormente le chiusure.