DALLA PISTA ALLA STRADA - Sfruttando l'esperienza maturata l'anno passato in Formula 1 con le vetture dotate del Kers, la Ferrari ha oggi presentato il primo esempio della sua applicazione sulle vetture stradali. Quella esposta al Salone è ancora un prototipo, ma i tempi sembrano ormai maturi: la Ferrari ibrida diventerà presto realtà.
Nel disegno si può notare il motore elettrico applicato al gruppo cambio sull'assale posteriore.
IL TRUCCO È SOTTO - Sotto la scocca della berlinetta di Maranello si nasconde un motore elettrico, collegato alla parte posteriore del cambio F1 a doppia frizione e sette rapporti. Una soluzione che, secondo la Ferrari, permette una migliore distribuzione dei pesi e di sfruttare una delle due frizioni per inviare direttamente il moto a uno dei due alberi primari del cambio. Del peso di 40 kg, il motore elettrico è in grado di erogare oltre 100 CV. Il suo apporto può essere sfruttato in fase di partenza o di sorpasso, oppure per far muovere a bassa andatura la vettura nella sola modalità elettrica.
BATTERIE PIATTE - Le batterie agli ioni di litio che alimentano il motore elettrico sono poste sotto il pavimento dell'auto e sono integrate nel “fondo piatto”: così il centro di gravità dell'auto resta basso. Per ricaricarle in fase di frenata, come in altre vetture ibride, il motore elettrico si trasforma in generatore e recupera l'energia cinetica della coppia motore per ricaricare le batterie. Tramite questo sistema vengono alimentati anche il servosterzo, il servofreno, l'aria condizionata e i sistemi di bordo, altrimenti dipendenti dal V12.