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La Fiat 500L anche in Russia?

17 ottobre 2014

La Serbia starebbe lavorando ad un accordo per consentire l’importazione in Russia di una quota di Fiat 500L.

La Fiat 500L anche in Russia?
MADE IN SERBIA - Ci hanno provato più volte, ma la risposta è sempre stata la stessa: “no, grazie”. Parliamo dell’inclusione delle automobili, sono gravate da forti dazi, nell’accordo di libero scambio tra Serbia e Russia. Le cose però potrebbero presto cambiare grazie ad un’apertura della Russia sull’importazione delle vetture costruite in Serbia. A diffondere la notizia è l'agenzia Reuters, che ha riportato le parole pronunciate dal primo ministro serbo Alexander Vucic dopo una visita a Belgrado del presidente russo Vladimir Putin: “Ho buone notizie per il popolo serbo. Ci sono possibilità di esportare in Russia una quota delle automobili Fiat”. Dal luglio 2012 infatti, lo stabilimento di Kragujevac produce la Fiat 500L (nella foto) per i mercati dell’Unione Europea e per gli Stati Uniti. L’accordo con la Russia darebbe nuova linfa vitale ad un sito che solo il mese scorso ha dovuto fermare le catene di montaggio per diversi giorni a causa della stagnazione della domanda.
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Ritratto di Ivan92
17 ottobre 2014 - 20:01
10
Mi dispiace solo che la Zastava si sia ridotta a dover produrre soltanto la 500L e non avere nel listino altre sottocategorie della Fiat (colpa anche di Fiat) perchè Renault con la Dacia ha fatto un lavoro sublime. Mentre Fiat da dopo le guerre in Jugoslavia ha fatto ben poco (al contrario di altre aziende di altri settori che stanno spuntando come funghi) e mi fa piacere che almeno i serbi riescano a stare fuori dalla manipolazione USA ed evitare di dover dare delle sanzioni alla Russia senza nessun motivo personale (come ha fatto l'Italia e Svizzera ecc... contro i propri interessi). Un mercato come la Russia è davvero importante per l'Europa e se dovesse scoppiare una terza guerra mondiale siamo proprio noi che subiremmo le conseguenze più grandi, al contrario degli USA che sono dall'altra parte dell'oceano.
Ritratto di Fr4ncesco
17 ottobre 2014 - 20:19
2
La Serbia però è stata colpita dalle varie sanzioni internazionali dovute alle guerre in Jugoslavia e lo stesso stabilimento Zastava colpito dai bombardamenti NATO, la situazione quindi è un po' differente della Dacia in Romania. Condivido il resto. Delle sanzioni verso la Russia ci rimettiamo solo noi Europei. Ma tanto ai politici cosa importa se qualche lavoratore italiano resta a casa perchè diminuiscono le esportazioni verso la Russia o se gli italiani avranno da pagare di più il gas (dico italiani ma lo stesso discorso vale per tutti i cittadini UE)...
Ritratto di SPORTKA
17 ottobre 2014 - 22:32
2
Vorrei correggerti in un "piccolo" particolare scritto da te. La Zastava non esiste più, o meglio, per quel che riguarda il settore automobilistico. L'azienda, adesso, si chiama Zastava Arms e mi sembra di ricordare che produca armi militari e sportive. La produzione di vetture è terminata nel 2011, quando la Fiat ha chiuso lo stabilimento di Termini Imerese per acquisire gli stabilimenti della Zastava di Kragujevac per la produzione della Fiat 500L.
Ritratto di ilpongo
18 ottobre 2014 - 07:19
5
Ciao, ignoro la tua età, presumo però un 22 anni e soprattutto ignoro le tue competenze. L'osservazione sulle strategie commerciali di Fiat le posso condividere, quelle sulla geopolitica, consentimi, no. Lasciando perdere le disquisizioni accademiche se la III GM sia stata quella Fredda o se sia in atto, come dice il nuovo gelataio di P.zza S.Pietro, fatto sta che il "principio di reciproco annientamento", benchè tutti i trattati START e similari, è tuttora vigente e se il nuovo zar di tutte le Russie (una ad una le sta riconquistando... Arcore compresa), volesse passare alla storia per aver premuto un pulsante, dubito che qualche parte del mondo ne possa rimanere esclusa, se non per qualche minuto. Anzi, forse proprio la sua "ambasciata" brianzola potrebbe garantirci quell'immunità che neanche il suddetto gelataio può oggettivamente fornirci. D'altronde il despota precedente (il Baffone) soleva dire "quante Divisioni ha il Papa?"...
Ritratto di SPORTKA
19 ottobre 2014 - 11:10
2
Grazie per avermi tolto 10 anni, per quanto riguarda le mie competenze non sono proprio un "guru", ma posso dirti che mi feci comprare la mia prima rivista motoristica a 6 anni e che colleziono AlVolante fin dalla prima uscita (ottobre 1999) ed InSella (2002), sommandole ad alter riviste del settore quindi qualcosina la capisco... Ah, dimenticavo sono anche giudice di gara nei raduni tuning. Ma questo non vuole essere un rimprovero, attenzione! Per tutto il resto, evitando discorsi che riguardano 3a GM e cose varie, riassumendo, se la Russia vuole importare auto dalla Serbia ben venga, ma poi non si lamentino se girano ancora con delle auto con linee risalenti al medioevo...
Ritratto di lybram
17 ottobre 2014 - 21:55
solo la pronuncia del nome evoca FORZA, POTENZA! una bella gamma sobria low cost a marchio ZASTAVA darebbe filo da torcere a DACIA e SKODA.
Ritratto di lucios
17 ottobre 2014 - 23:29
4
. ..Fiat avrebbe anche il marchio innocenti da piter rispolverare ed usarli come marchio low cost. Riguardi a skoda, io non la vedo proprio come low cost come la dacia. Fa auto non carine ma sul piano della qualità sono migliori anche delle Renault.
Ritratto di osmica
18 ottobre 2014 - 01:03
Zastava, vuol dire bandiera...
Ritratto di ilpongo
18 ottobre 2014 - 07:28
5
Confermo la traduzione del "vicino" Osmica (mentre tralascio quella del suo nick, in quanto in italiano poco o nulla renderebbe l'idea con un solo sostantivo) e sottoscrivo che Skoda era forse low cost una quidicina di anni fa... Se Fiat (ma finché che Minky0ne...) volesse puntare su un marchio a basso costo, oltre Innocenti dovrebbe avere pure Autobianchi (vi ricordate Fantozzi e la sua"Bianchina", stereotipo di italiano medio motorizzato?). Già tempo fa ci fu un accordo con Tata (a proposito: MARO' LIBERI!) per studiare insieme un'utilitaria a 5000 euro? Naufragò tutto perché i vincoli europei (è obbligatorio il correttore assetto fari!), gli stessi che ci fanno aderire alle sanzioni a Putin, non permisero di essere soddisfatti con così poca spesa.
Ritratto di lucios
18 ottobre 2014 - 08:45
4
.....la bianchina non era un'auto low cost, era in pratica una versione di lusso della 500. Fantozzi la fece regredire ad auto sfortunatella, ma parliamo anche di quasi 20 anni dopo dalla sua uscita........riguardo all'auto dei 5000 euro, io sulla mia auto non ho mai usato il correttore dei fari anche quando la uso a pieno carico e il posteriore tocca a terra, sono quelle leggi europee fatte da carrozzoni burocratici e solo teorici, si vergognassero!!!!!!! Secondo te a chi avrebbe dato fastidio un'auto italiana da 5000 euro?
Ritratto di ilpongo
18 ottobre 2014 - 08:59
5
Certamente darebbe fastidio a chi già produce auto a basso costo, anche se non a quel prezo. Personalmente gradivo la ripartizione dei ruoli del vecchio Gruppo Fiat: Fiat auto "popolari"; Lancia auto "meno popolari"; Alfa auto sportive; Ferrari "sogni di tanti / auto di pochi". Ora Minky0ne vuole l'Alfa in Premium: avremo i Carabinieri in BMW o Audi (per la gioia di taluni pacati fan dei marchi teutonici)? Oggettivamente per rispettare i pur cervellotici parametri europei 5000 euro per una vettura nuova e "decente" (due ai bag, abs e clima manuale) sia pur a 3 porte, sono difficili da raggingere. Penserei a 7000. D'altronde pure Mussolini chiese ad Agnelli un'auto a basso costo, indicando in 5000 lire (mi pare) ma la Fiat non riuscì ad accontentarlo e mise la Balilla in vendita aprezzi più alti, senza alterarne il successo e la diffusione. Manca, almeno da FCA l'intenzione. A motorizzare il "popolo" tanto ci penseranno India (MARO' LIBERI) e Cina....
Ritratto di Montreal70
18 ottobre 2014 - 09:51
Volendo potresti anche smettere di nominare i marò, visto che non c'entrano assolutamente nulla ne con l'articolo, ne con le tue argomentazioni. Che quegli assassini stiano nelle prigioni indiane. Penso che a te darebbe fastidio se un americana venisse in Italia ad assassinare un'italiana e poi andasse via difesa dal suo popolo come una vittima del sistema giuridico italiano, dedicandole pure un film.
Ritratto di ilpongo
18 ottobre 2014 - 09:59
5
Hai perfettamente ragione sull' "off-topic" e me ne scuso con te e con tutti gli altri. Ma da Italiano (oltre altre affinità con loro) mi sento di difenderli: ok, forse hanno ucciso, ma più di due anni tra rimpalli burocratici senza un rinvio a giudizio, no! Fa quasi rimpiangere il sistema giudiziario italiano. Potremmo pure argomentare che sono stati svenduti da Rigor Montis per evitare che venissero ritirate delle importanti commesse (pure gravate da corruzione...) e che se ci fosse stato il Nano Putt@no forse sarebbe stato diverso. SI, MI DAREBBE FASTIDIO se gli stranieri uccidessero in Italia dei connazionali e fossero coperti dal loro Paese. MA, SUL CERMIS nel '98 (03.021998) a raccogliere i cadaveri IO C'ERO! E vogliamo parlare di Calipari (liberazione Sgrena)? PAR CONDITIO! P.D.!
Ritratto di Montreal70
18 ottobre 2014 - 10:17
Forse dimentichi che loro in India stanno in una nota località turistica in albergo a mangiare cibo italiano e a sentirsi con le loro famiglie tutti i giorni. Sinceramente non mi pare che uno straniero assassino qui venga trattato allo stesso modo. Il tempo che si è perso lo si è dovuto alle trattative internazionali. Loro sono dei sottoufficiali fucilieri, che sono partiti da qui sapendo che sarebbero stati ben pagati per sparare alla gente che avrebbe potuto ledere gli interessi dei propri datori di lavoro. E visto che si parla sempre di come siano ben attrezzati i militari, scambiare dei contadini per dei criminali non è ammissibile. Io sono autorizzato a detenere e usare armi, e a casa non tengo neanche i proiettili. So benissimo di che grande responsabilità io abbia. Un mio errore, una mia inaccortezza, può determinare la morte di qualcuno. Loro avevano in mano degli strumenti che potevano spezzare la vita di chiunque da distanze ragguardevoli. E visto che sarebbero dei professionisti, un loro errore non è tollerabile. Quella gente per guadagnare quello che loro guadagnano in un mese ci impiega almeno un decennio. Anni di lavoro vero in un paese povero. Gli indiani, pur di iniziare il loro processo di sviluppo, accettano di cedere il proprio paese alle multinazionali occidentali, vivono tra i rifiuti tossici delle nostre industrie compromettendo la salute dei propri figli. Io penso che quel popolo debba avere giustizia e basta. I nostri mezzi di informazione attuano una politica razzista non accennando al punto focale della questione: due indiani innocenti hanno perso la vita. Eppure si pone l'attenzione sulla limitazione della libertà di due professionisti delle armi. Non ci deve essere alcuna intromissione da parte nostra, loro sono partiti da qui consapevoli di ciò a cui andavano incontro. Il nostro governo e i nostri media invece dovrebbero porre attenzione a tutti quegli italiani rapiti o incarcerati ingiustamente. Gente che andava a fare volontariato o giornalismo nei paesi africani o asiatici, di cui noi non abbiamo alcuna informazione sui media solo perchè non indossavano una divisa.
Ritratto di ilpongo
18 ottobre 2014 - 10:27
5
La mia più grande arrabbiatura sta sullo stallo dovuto a ben altri motivi che trattative internazionali. Per il resto la tua analisi mi sembra abbastanza lucida. Spero che tu ce l'abbia pure con Richard Ashby, William Rancy, Joseph Schweitzer, Chandler Seagraves (Cermis, oppure anche gli occupanti della funivia erano mercenari?) e con Mario Lozano (che sparò a Calipari e non gli fecero nulla, come ai predetti aviatori USA). E non parlarmi di responsabilità legate al possesso delle armi... la conosco da più di 20 anni.... In ogni caso direi di chiudere qui, staremo annoiano gli altri....
Ritratto di ilpongo
18 ottobre 2014 - 10:41
5
Che una persona che dichiara di essere autorizzato al porto d'armi definisca aprioristicamente "assassini" dei cittadini a malapena indagati... bé, ringrazia che siamo in Italia: un Paese decente richiederebbe un aggiornamento dei certificati medici, col lecito presupposto di una fuorviata capacità cognitiva....
Ritratto di Montreal70
18 ottobre 2014 - 11:02
Ci mancherebbe altro, ovvio che considero loro allo stesso modo. Ed è ovvio che l'India non sia un paese famoso per l'efficienza giudiziale. Però il caso è complicato, ha causato una crisi diplomatica tra due nazioni ed è scontato che non possa avere la stessa prassi di un omicidio ordinario. Ma considerando che questo periodo non lo hanno passato in cella e che la loro colpevolezza è evidente, non vedo quale sia il problema. Anzi, attualmente hanno serie possibilità di passarla franca grazie alla ghiotta opportunità che danno alla politica italiana di guadagnare consensi. La loro posizione può addirittura essere considerata invidiabile da alcuni. Nel peggiore dei casi andranno in prigione sorvegliati dal governo italiano e avranno un trattamento di riguardo come lo hanno già avuto fino ad oggi. Nel migliore saranno accolti in patria impuniti come eroi nazionali. Rilasceranno interviste per qualche mese, venderanno i diritti della loro storia, riceveranno dei risarcimenti, ecc. Non vedo come si possa considerare sgradevole questa situazione senza dimenticare che normalmente dovrebbero avere l'ergastolo per avere tolto la vita a due civili innocenti. Ovviamente, se ci dimentichiamo di questo piccolissimo e insignificante dettaglio (due indiani brutti e sporchi, che valore vuoi che abbia la loro vita?), quei sottoufficiali stanno passando l'inferno sorseggiando cocktail sulla spiaggia in attesa di giudizio. Per quanto riguarda le mie autorizzazioni, non mi servono certo per togliere vite. Ripudio la pratica disgustosa della caccia e non ho intenzione di fare carriera militare. Non credo di dover ringraziare l'Italia. E' un paese culturalmente arretrato, gestito e popolato da gente incompetente a tutti i livelli. Per essere autorizzato basta non avere precedenti penali e passare qualche ridicola visita medica oltre a presenziare in un corso di poche ore. L'unica difficoltà la si incontra negli uffici pubblici, nei quali aspetti per mesi qualcosa che dovrebbe essere subito pronto. Sai com'è, c'è l'impiegata che è uscita a fare la spesa, poi ti chiedono se hai fretta. Se non ne hai fanno passare avanti quelli che devono fare concorsi. Poi per comprare un'arma devi semplicemente dichiararlo da te e presentare il documento al commissariato. Magari incontri l'addetto che non accetta il modulo scaricato sul sito istituzionale perchè troppo complicato, che ti dice che hanno sbagliato al ministero. Poi è bellissimo che il cittadino non possa comprare armi automatiche. Sai, sono armi da guerra. Però puoi detenere 1000 proiettili a munizione spezzata per arma lunga senza neanche denunciarlo. Ringraziare che stia in Italia? Ma per piacere, me ne vergogno come poche cose al mondo.
Ritratto di ilpongo
18 ottobre 2014 - 11:06
5
uno in più uno in meno... chi se ne accorge, almeno fino al prossimo "giustiziere in divisa"....
Ritratto di gilrabbit
18 ottobre 2014 - 15:01
L'unica colpa è quella del comandante delle nave, del suo armatore e di un ministero degli esteri da burla. I fatti sono accaduti in acque internazionali e non in India. Il comandante della nave ha deciso di sua sponte, o almeno spero, di entrare in porto su invito delle autorità indiane. La farnesina e il ministero della difesa dovrebbe avere il controllo in tempo reale su tutte le unità sparse sulla faccia della terra essendo in continuo contatto con loro e dando ORDINI. Gli indiani ci rimandano a casa i nostri militari e noi che facciamo? Li ricarichiamo in un aereo e glie li rispediamo. Credo che Fantozzi avrebbe gestito la cosa in modo migliore che se seguita con le norme avrebeb fatti si che la nave rientrasse in Italia con il suo intero equipaggio e se ci sono state violazioni alle leggi dovevano essere gestite ed eventualmente punite in casa. Quanto la dare degli assassini ai ns militari, purtroppo questo è i paese del buonismo dove se un carabiniere vene ucciso è nella normalità delle cose e la dove il carabiniere uccide per difendersi da un vero assassino è trattato come un delinquente.
Ritratto di Montreal70
18 ottobre 2014 - 15:22
Certo, quindi avremmo dovuto lasciarli da noi disattendendo i patti, proprio come un paese civile. Dimostri tutto quello che ho detto, parli di territorio, di cattiva gestione e stupidaggini varie ma non accenni minimamente alla morte di quella gente. Punto primo, quei due sono dei mercenari. Non erano di certo li per aiutare la gente. Punto secondo, hanno commesso un errore che è costato la vita a due innocenti. Punto terzo, è una grandissima mancanza di rispetto verso i veri eroi in divisa che tutti i giorni mantengono l'ordine nel nostro paese senza sparare ai manifestanti. Io ricordo ancora benissimo quei professionisti dell'arma che sono stati feriti davanti al parlamento nell'aprile 2013. Avrebbero potuto uccidere quel manifestante ma non lo hanno fatto. Loro sono gli eroi. Dei sottoufficiali senza senso di responsabilità non valgono niente nella catena gerarchica e questi in particolare ancora meno come persone. Devono essere puniti come chiunque altro.
Ritratto di gilrabbit
18 ottobre 2014 - 16:19
Sai quante sono le navi assaltate da PIRATI ogni anno e sai la forza militare impegnata in quelle zone CIVILI di povera gente e sai quanto ci costa? I 2 mercenari sono militari che operano sulle navi da trasporto messi li per difenderle al pari di qualsiais altro militare compreso quello chefa la guardia ad un fusto di benzina. Sparare ai manifestanti? davanti la camera dei deputati il tizio che ha sparato ai carabinieri è vivo e presto uscirà di galera lascindo uno in carrozzina solo perchè i militari non si sono accorti per tempo dle pericolo altriemnti ad andare sotto processo erano GLI EROI che per loro negligenza operativa si sono fatti sparare. Comunque sono punti di vista. Io dico che viviamo nel paese dei campanelli gestito da imbelli senza PA@@E che si prostrano supini al primo arrivato. Col ca@@o che una cosa simile gli indiani lo facevano con gli americani!!!!
Ritratto di Montreal70
18 ottobre 2014 - 17:48
Bene, quindi proteggere il carico di una multinazionale equivale a proteggere dei civili sul territorio. Per quanto riguarda i carabinieri, ovviamente se si fossero accorti prima del pericolo non si sarebbero fatti ferire, ma gli altri che erano li, se fossero stati degli assassini avrebbero avuto un ottimo pretesto per uccidere chi aveva colpito un loro collega. Siccome quelli erano dei professionisti ligi al dovere, hanno bloccato il criminale senza ucciderlo o ferirlo. Hanno scelto la via più difficile, pericolosa e giusta. Comunque andando per analogia, se qualcuno oltrepassasse il mio cancello dovrei sparargli secondo te, non importa se è il postino o uno che si è perso, oppure un ladro. Sparare ad un uomo disarmato mi renderebbe uno con le pa.lle. Certo, è il fucile che fa un uomo. Magari disarmato si farebbe viole.ntare la moglie davanti, ma col ferro in mano è uomo. Io non capisco come in un paese così ottusamente religioso, col capo-mafia che predica amore tutti i giorni, si possa avere un così basso rispetto per la vita ed una così ampia irresponsabilità con un arma in mano. Se una persona vuole l'eutanasia è un grandissimo peccato, se due persone vengono uccise non fa niente, sono italiani e non possono essere puniti dagli indiani. Curioso il fatto che mentre da noi c'era Mussolini, da loro c'era Gandhi. Però loro sono arretrati e incivili, non hanno mica il diritto di giudicare uno di noi.
Ritratto di Fr4ncesco
18 ottobre 2014 - 19:39
2
Diciamo però anche che i fatti sono avvenuti in acque internazionali e l'India sta gestendo la situazione illegalmente violando il diritto internazionale. Diciamo anche che i due Marò in India sono stati strumentalizzati per scopi politici e anti-occidentali. Diciamo che un po' tutti stanno sfruttando l'incapacità della diplomazia italiana per prenderci per i fondelli (vedi caso del terrorista Cesare Battisti). Mercenari? Latorre e Girone sono due fucilieri della Marina Militare Italiana che attraverso il Nucleo militare di protezione difendevano, come stabilito dalla legge italiana, una nave italiana da attacchi di pirateria diffusi in quell'area. Erano addestrati e specializzati per questo compito, non i primi individui presi a caso e armati, se hanno sparato hanno ritenuto i due pescatori indiani una minaccia per la sicurezza, quindi trattasi di un incidente e se si tratta di un incidente, perchè condannarli come assassini? Sei ad un checkpoint in una zona di guerra, un auto non rallenta nemmeno dopo i colpi di avvertimento, non spari? Fai fuoco e uccidi due civili, ma perchè questi non si sono fermati? Scommetto che se i due Marò fossero stati due Marine o due Royal Marine a quest'ora già sarebbero rientrati nei rispettivi Paesi, anzi, in India non avrebbero proprio messo piede. PS, Gandhi è stato ucciso da un estremista locale.
Ritratto di lucios
18 ottobre 2014 - 22:59
4
.......si sentono delle cose sui Maro' veramente abominevoli!!!
Ritratto di lybram
20 ottobre 2014 - 08:30
ma all'italiano, all'europeo importa poco cosa significhi ZASTAVA! conta il suono (oltreché un valido prodotto) che la pronuncia della parola za'stava riesce a evocare! so bene che skoda non è propriamente lowcost ma è innegabile che i suoi prodotti (al pari di quelli hyundai) appartengsno ad una fascia di prezzo ed ad un target di mercato che potremmo definire premium della fascia low cost! fascia nella quale anche fiat potrebbe inserirsi sfruttando affermando zastava quale cavallo di troia ad est, e valido concorrente vs dacia, skoda, hyundai a occidente.
Ritratto di fabri99
17 ottobre 2014 - 22:35
4
Migliorare i rapporti con la Russia gioverebbe sicuramente a tutta l'Europa, quindi ben venga. Gli Stati Uniti potrebbero cercare di starne fuori, la Russia è importante per noi, magari riusciamo a far lavorare qualcuno in più...
Ritratto di SPORTKA
17 ottobre 2014 - 22:55
2
Vorrei sapere perchè l'articolo dice che per esportare in Russia si debba pagare la dogana. Voglio riportare un pezzo di un mio commento inserito nell'articolo che parlava di una possibile riapertura di Termini Imerese dell'altro giorno, leggete. "...E non è solo la Fiat che si è trasferita in Serbia ma anche Magneti Marelli, Omsa, Generali, Intesa Sanpaolo, Unicredit, Benetton e Fantoni. Il motivo sono gli incentivi che il governo serbo assicura alle imprese europee che decidono di trasferirsi. Incentivi stratosferici di fronte ai quali nessun Paese europeo può competere. E non può competere perché la Serbia non fa parte dell'Europa (e, a quanto se ne sa, si guarda bene dall'aderire) e non è soggetta alle regole sugli aiuti di Stato vigenti nella Ue. Quindi i soldi, gli incentivi, gli sconti fiscali i veri e propri regali che la Serbia offre alle imprese non sono minimamente paragonabili ai già importanti sussidi che un'impresa può ottenere nel suo Paese d'origine, Italia compresa. Tutti gli incentivi di cui ha goduto la Fiat quando ha deciso di prelevare la "storica" fabbrica a Kragujevac, quella che ha causato, di fatto, la chiusura dello stabilimento di Termini Imerese. Gli incentivi serbi beneficiati dalla Fiat ma, sintetizzando, si tratta di sgravi fiscali tra i 5000 e i 10.000 euro annui per ogni posto di lavoro creato nel paese (incentivo del quale gode anche la Omsa); una free zone che permette l'importazione dei semilavorati necessari per produrre le auto senza praticamente pagare tasse; niente imposte al Comune di Kragujevac per dieci anni; terreni gratis alle aziende dell'indotto; vantaggiosi accordi commerciali firmati dalla Serbia con Russia, Unione europea e Stati Uniti in base ai quali tutte le produzioni serbe possono essere esportate in quelle aree senza pagare alcun dazio. E questo solo per citare i sussidi più importanti. Ovvio che i primi a delocalizzare in Serbia, oltre alla Fiat, siano stati i fornitori della Fiat: la Magneti Marelli, alla fine del maggio 2010, ha firmato un accordo per una nuova fabbrica di componentistica elettronica dove lavoreranno 400 operai. Magneti Marelli ha anche deciso di creare in Serbia un magazzino centralizzato che servirà tutti i rivenditori Fiat dell'Europa centrale. Nel dicembre del 2010 è arrivata anche la Dytech Dynamic Fluid Technologies di Scarlino (Grosseto), la Proma Magneto, la Sigit e la Htl e, infine, la Omsa. E attenzione: in Serbia stanno per trasferirsi anche Pompea e Golden Lady (Mantova) e Calzedonia (Verona)..." Questo l'avevo letto su un sito che parlava anche delle condizioni lavorative che devono subire gli operai serbi nello stabilimento che costruisce la 500L.
Ritratto di ilpongo
18 ottobre 2014 - 07:37
5
Sono tassazioni vecchie come il mondo a cui si ricorre, al pari di altre (pensa alle marche da bollo...), per "fare cassa" o, come la UE con la Cina, per rendere meno competitivi i prodotti di talune proveneienze geografiche. Uno dei "pilastri" istitutivi della UE (CEE, MEC etc...) fu proprio l'abolizione di tali imposte sulle merci in libera circolazione tra gli stati membri. In assenza di specifici trattati (attualmente in corso tra USA & UE) tutte le merci di un Paese importate in un altro ne sono appunto assoggettate. Fa strano che tra Serbia e Russia non ci siano (la loro "amicizia" fu concausa della I GM) o forse è solo perché il prodotto è "italiano".
Ritratto di ilpongo
18 ottobre 2014 - 07:44
5
Indubbiamente un panorama geopolitico mondiale non può fare a meno della Russia. Ora sarebbe da capire se ciò avvenga per spirito di integrazione e libero scambio o per timori di ritorsioni. Industrialmente la Russia e Paesi satelliti hanno indubbie possibilità, anche se il loro sviluppo non segue linee "politicamente corrette" in primis verso i lavoratori: ve li vedete "Landinof" e "Kamussof" protestare liberamente nella Piazza Rossa mentre gli "antagonisti" bombardano la Milicja? Purtroppo non vedo ritorni per i lavoratori italiani, al massimo per le Ditte, in quanto le nuove partnership prevedono più delocalizzazione che investimenti russi (o stranieri in genere) in Italia....
Ritratto di aquilale77
18 ottobre 2014 - 08:32
Ma che la vendano solo in Serbia ed in Russia questa specie di uovo.Mamma mia quanto e' brutta!!
Ritratto di supernapolmen
18 ottobre 2014 - 09:43
..vende.....
Ritratto di Fojone
18 ottobre 2014 - 12:28
è una cosa indefinibile! per fortuna se ne incontrano poche in giro....
Ritratto di Fr4ncesco
18 ottobre 2014 - 20:06
2
Non so dove vivete, ma sia in Veneto che in Campania, ne vedo minimo 3 al giorno e non sono sempre le stesse.
Ritratto di Fojone
19 ottobre 2014 - 20:10
quando vado a Modena ho più possibilità di incontrare 3 Ferrari che 3 500L diverse nella stessa giornata....
Ritratto di IloveDR
20 ottobre 2014 - 10:09
3
che fortuna che hai di poter ammirare 3 Ferrari nella stessa giornata...Io, ora, ho il mio vicino di casa che possiede la 500L (forse a nolo) ed è la prima cosa che vedo quando la mattina esco di casa...pernsa che brutto periodo che sto passando!!!
Ritratto di gilrabbit
20 ottobre 2014 - 15:12
.....non ti risollevi più. Resti depresso perenne. Se ne vedono talmente tante che probabilmente è l'auto più venduta. Forse invece di criticare ci sarebbe da chiedersi cos'è che spinge le persone ad acquistarla. E' un'auto nuova e unica. Costa il giusto ed è costruita bene. Ha come concorrenti le vecchie Renault e Opel e le stancanti Ford o le coreane che cambiano nome e modello ogni 6 mesi......e dulcis in fundo costa 10 mila euro in meno della pari cilindrata Mercedes Classe B cosa non da poco. E' brutta? E sticaz@i.....però vende.
Ritratto di IloveDR
20 ottobre 2014 - 16:55
3
o Km.0...io l'ultima volta che son venuto a Roma, oltre a rimanere entusiasta per la Città, rimasi affascinato dalle due Lamborghini che scorrazzavano per Via Del Corso
Ritratto di Fojone
20 ottobre 2014 - 21:02
proprio stamattina, per lavoro sono andato a Reggio Emilia e poi a Modena, passando per Sassuolo, Fiorano, Maranello... insomma non proprio la zona più ricca d'italia, ma neanche la più povera e arretrata. ebbene: di auto nuove in giro ne ho viste pochine... però qualcuna c'è! le Ferrari con collaudatore a bordo non fanno testo.... non ti dico neanche che ho incrociato un po di Golf e Polo... delle Panda , delle Clio e delle 500 normali... una Audi A4 quattro...una Mercedes classe A... una UP!... ho persino incrociato una BMW i3 (credevo che non ne avrei mai viste!)... una Punto (guidata da uno dei famigerati vecchi col cappello, che creano code kilometriche)... ma di 500L in una giornata intera per strada, neanche l'ombra! se a Roma ne avete tante peggio per voi...
Ritratto di gilrabbit
21 ottobre 2014 - 09:45
Se vai in provincia di Verona e nel veneto in generale incontri solo Vag e Bmw ed è locico in primis per lo stato economico che gli permette di spendere di più per le auto e secondo per la tipologia imprenditoriale delle persone. Se vai nel parcheggio di un ministero o di una qualsiasi azienda difficilmente potrai trovare impiegati in Bmw o Audi. Se poi scendi al sud è evidente che la sitazione economca fa si che Punto e Panda siano le più circolanti in molti casi con 20 anni di cammino sulle spalle. Roma invece è diversa perchè c'è di tutto. Siamo la citta con più Smart, compreso il sottoscritto. Siamo la città che ha tutte le concessionarie di tutte le marche possibili con le offerte più svariate. Insomma quì capita che nell'arco della vita automobilistica una persona difficilmente guida la stessa marca ed è più difficile l'affezione al marchio. Io nei miei 40 anni di guida ho provato e guidato tutto. Oggi ho una Fiat e domani chissà? Quindi la 500L ottima auto da famiglia viene guidata sia da chi va in ufficio o gira per lavoro che dalle mamme al supermercato perchè quì il concetto di macchina è diverso. Quì l'auto si graffia, si rovina e si consuma nel vero senso della parola e il tempo per rimirarla ce ne sta veramente poco. L'impirtante che abbia sportelli e ruote. Poi anche da noi c'è colui che crede che...ma la tiene in garagea afre muffa per topi!
Ritratto di Fojone
21 ottobre 2014 - 13:46
quindi secondo te qui le auto le guardiamo e basta? dici che quelli che ho incontrato ieri, andavano in giro solo per far vedere ad un po di gente la loro auto? quindi la 500L, a Roma ve la comprate in tanti, perchè tanto non la guardate? ma per piacere dai....
Ritratto di kerium
18 ottobre 2014 - 15:00
Fai bene a portare le auto FCA fuori confine, non riuscirai mai a fare in Italia il 50% perché da noi la gente è talmenteignorante (è già tanto se più nel 20% ha studiato dopo la terza media) che non capisce un vero ca@@o di nulla di motori e tanto meno di design, questo non vuole dire essere fiattaro ma purtroppo è la nostra tristrealtàta
Ritratto di kerium
18 ottobre 2014 - 15:00
Fai bene a portare le auto FCA fuori confine, non riuscirai mai a fare in Italia il 50% perché da noi la gente è talmenteignorante (è già tanto se più nel 20% ha studiato dopo la terza media) che non capisce un vero ca@@o di nulla di motori e tanto meno di design, questo non vuole dire essere fiattaro ma purtroppo è la nostra tristrealtàta
Ritratto di lybram
20 ottobre 2014 - 08:39
concordo con te... noi italiani potremmo dettare le regole (o molte di esse) ed invece da stupidi ignoranti provincialotti quali siamo ci pieghiamo in favore dell'apparire NON dell'essere! merkel & c. ringraziano sentitamente...
Ritratto di IloveDR
20 ottobre 2014 - 10:12
3
la storia di Fiat, quante fregature ha venduto agli italiani nel corso dei decenni, e ora è normale che molti non vogliono più sentir parlare del glorioso marchio torinese
Ritratto di lybram
20 ottobre 2014 - 23:11
abniamo avuto anche fregature tedesche e francesi ma queste naxioni hanno sempre difeso la propria industria! fiat ha prodotto anche autentici gioielli, ma l'italiota ha sempre preferito altro...altro spesso anche qualitativamente inferiore
Ritratto di SINISTRO
20 ottobre 2014 - 13:12
3
Putin che attraversa la Piazza Rossa ed entra nel Cremlino!
Ritratto di zero
20 ottobre 2014 - 17:05
Per un impianto monoprodotto come quello serbo, può essere sicuramente una ottima notizia. Sul fatto che di 500L per le strade se ne vedano poche, non so come sia possibile affermare una cosa del genere... Io ne vedo tante e ovunque, senza distinzioni di regioni o province. Del resto, in Italia se ne immatricolano quasi 2000 esemplari al mese ed è la monovolume più apprezzata dal mercato. A me non è mai piaciuta molto (stilisticamente parlando), ma mi renderei ridicolo se sostenessi che il mio gusto corrisponde a quello del mercato!

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