Fiat: le prime immagini della gamma RED

Caro Osso, a me piace scherzare ma ne ho pieno diritto per tutte le purghe che ho subito. Mio padre era uno dei due concessinari Fiat della mia città, da metà anni 50 fino a fine anni 80. Mi sono beccato in famiglia delle Fiat inimmaginabili: Fiat 127 Rustica (mia madre), Fiat Duna (io), Fiat Palio (mia sorella), Panda Mundial 90, Fiat 128 Coupè, Fiat Ritmo Targa Oro, e tante altre amenità. Gli unici due veicoli validi (Fiat Dino Coupè e Fiat 130 Coupè) mio padre le ha rivendute dopo tre mesi perchè il mestiere era di vendere. La Fiat X19 che mi aveva dato a 18 anni, me la ha venduta dopo 6 mesi e così la Fiat Ritmo 130 Abarth e la Fiat Uno Turbo. Poi, vessati dalla Fiat, finalmente a fine anni 80 ha riconsegnato schifato il mandato a Torino ed abbiamo riconvertito gli immobili per altre attività commerciali. Spotorno a Milano (che era il più grosso e vecchio concessionario Fiat d'Italia) ha fatto lo stesso ed è passato a vendere Toyota. Ebbene, e qui viene il bello, ho scoperto un altro mondo: il mondo delle auto non Fiat e sono rinato. Mi sono comprato una BMW e mi dicevo: "ma come è possibile una simile qualità di costruzione"? Possibile che per anni e anni ho guidato dei super bidoni che fra l'altro non credevo essere tali? Possibile che la Fiat ci abbia strozzato con "obiettivi" sempre più alti per vendere le loro macchinacce e con margini sempre più stretti? E sulla qualità dei prodotti, la Fiat è sempre indietro agli altri, ai tedeschi, ai giapponesi e pure ai francesi. E pensare che se volessimo, noi italiani sapremmo fare le cose meglio degli altri, ma non abbiamo voglia di investire. Volevo comunque crederci e 4 anni fa comprai una Levante: venduta per la disperazione dopo 30.000 km (ripartizione dei pesi sbagliata, poca potenza, sterzo impreciso, materiali scadenti). Cosa vuoi che ti dica: eccetto Ferrari, è sempre la solita solfa con il gruppo Fiat (chiamiamolo ancora così) e questa serie Red lo dimostra.