FRENATA PRODUTTIVA - Come previsto, in questi giorni sono iniziate le procedure industriali per arrivare allo stop della produzione dell’Alfa Romeo MiTo (nella foto qui sopra) nello stabilimento di Mirafiori a Torino. Tra pochi giorni gli stessi passaggi ci saranno a Melfi, in Basilicata per la linea di produzione della Fiat Punto (foto qui sotto). Le due iniziative rientrano nella strategia del gruppo che punta su una produzione basata su modelli di gamma alta, escludendo così le utilitarie. Restano in listino la Fiat Panda e la Fiat 500, quest’ultima nelle sue diverse declinazioni. Il gruppo FCA continuerà a produrre modelli Fiat utilitari ma con destinazioni geografiche delimitate, e non per l’Europa, come la Egea e la Argo (America del sud).
IL DUBBIO - La concretizzazione dei programmi strategici del gruppo crea non piccoli interrogativi sulle prospettive degli stabilimenti interessati, e più in generale degli impianti FCA in Italia. Ciò perché la fine delle due produzioni non è accompagnata da alcuna comunicazione circa l’assegnazione di altre produzioni ai due impianti. Non restano così che le ipotesi, quanto fondate nessuno lo sa. A Melfi, dove sono occupate circa 7.400 persone, è stato siglato un accordo di solidarietà, che porterà i circa 1.000 addetti della linea Punto a lavorare su quelle della Fiat 500X e della Jeep Renegade, ovviamente con riduzione dei tempi di lavoro delle altre maestranze. Per il futuro si fa l’ipotesi dell’assegnazione della produzione della Jeep Compass, ma si è sul terreno delle ipotesi, e la cosa suscita inevitabilmente inquietudini.
INCERTEZZE ANCHE A TORINO - Per quel che concerne Mirafiori e la MiTo, le cose sono ancora più incerte, in quanto già nelle scorse settimane un migliaio di lavoratori sono stati trasferiti alla fabbrica Maserati di Grugliasco, dove peraltro è lamentato un forte esubero e dove per il mese di luglio è stata decisa una fermata degli impianti per due settimane. Restano invece a Mirafiori gli addetti che producono le Maserati Levante. Non mancano comunque le ipotesi neanche per Mirafiori: a essere indicate come possibili produzioni sono i ventilati nuovi modelli di suv della Maserati e dell’Alfa Romeo, ancora lungi dall’essere definiti e da essere effettivamente deliberati. In sostanza al momento non si sa quali sono i piani del gruppo per i due impianti.