“L’AUTO FA MALE” - “Vengon su da tutto il Nord con i loro zuv giganti ad inquinare i nostri monti, ma a cantargliele stavolta siamo pronti. Vedi di inquinare meno, prendi Yeti o prendi il treno, altrimenti tu lo sai un buscai resterai…”. Balza in mente il divertentissimo spot TV montanaro della saga “Gà el Suv” con cui nel 2011 la Skoda presentava la nuova Yeti GreenLine, nell’apprendere la notizia che tra un paio di mesi in Francia tutte le case automobilistiche nelle loro pubblicità televisive, radiofoniche, cartacee e online dovranno comunicare il messaggio che “L’auto fa male”. Solo che, a differenza di quanto accadeva nel bucolico siparietto tirolese, in cui gli abitanti della montagna puntavano il dito contro i “cafoni” della città che invadevano prati, valli e pascoli al volante di giganteschi macchinoni inquinanti, questa volta lo stigma di prodotto che nuoce gravemente all’ambiente è affibbiata a tutte le auto, senza distinzione alcuna.
COME SIGARETTE E BEVANDE ALCOLICHE - Il disclaimer, che va interpretato né più né meno come una forte raccomandazione all’indirizzo dei cittadini francesi di ridurre il più possibile l’utilizzo dell’automobile (un po’ come avviene anche in Italia con il fumo di sigaretta o il consumo di cibi e bevande poco salutari) sarà composto da un annuncio standard, scritto o letto da una voce fuoricampo, a seconda del tipo di media che veicolerà la réclame. La disposizione - a lungo caldeggiata dalle lobby “green” transalpine, che in realtà le pubblicità automobilistiche non le vorrebbero proprio - è già stata inserita nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Francese, e sarà obbligatoria per legge a partire da marzo. I produttori di automobili, per disincentivare, di fatto, l’utilizzo delle automobili che costruiscono, dovranno usare, parola più parola meno, le seguenti formule: “Considera il car pooling”; “Per muoverti tutti i giorni usa i mezzi pubblici”; “Per viaggi brevi cammina oppure usa la bicicletta”. E non è tutto, perché per amplificare l’impatto mediatico attraverso i social network tutte le pubblicità dovranno contenere l’hashtag #SeDeplacerMoinsPolluer, che dal francese si traduce con “Muoviti e inquina meno”.
UN’INGERENZA SENZA PRECEDENTI - Per le aziende che non dovessero attenersi alle nuove regole, il governo francese ha già predisposto un impianto sanzionatorio che prevede multe salatissime, fino a 50.000 per ciascuna violazione. Oltre, ça va sans dire, all’immediata cancellazione della pubblicità. Le case automobilistiche, al momento, non sembrano minimamente intenzionate a ingaggiare un braccio di ferro con il governo guidato da Jean Castex, ma non hanno certo accolto con favore la nuova disposizione. Che è senza precedenti, come ha spiegato all’Agence France-Presse il numero uno della filiale francese della Hyundai, French Keogh: “Significa sostanzialmente che dobbiamo tutti trovare un’alternativa all’automobile ed è la prima volta che il governo lancia un messaggio così diretto. Ci adatteremo e andremo verso una mobilità a zero emissioni, anche se non essendoci alcuna distinzione sui motori, il provvedimento rischia di essere controproducente”. Sia per i costruttori che per il governo francese, tra i cui obiettivi stringenti c’è proprio un’accelerazione decisa sulla mobilità elettrica.
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