UN RECORD NEGATIVO - La GM ricorderà a lungo questo 2014 nero. Dopo i
maxi-richiami dei mesi scorsi (vedi news
qui), il colosso americano ne ha appena lanciati altri cinque: riguardano 2,7 milioni di auto negli Stati Uniti. Di questi, 2,4 milioni per l’impianto elettrico dei fari che si accendono nel momento in cui il guidatore tocca il freno. La società ha informato della situazione la National Highway Traffic Safety Administration, l’ente americano per la sicurezza stradale. Il grosso delle vetture interessate sono: la
Chevrolet Malibu della precedente generaizone prodotta fra il 2004 e il 2012 (e dell'attuale generazione,
nella foto, prodotta nel 2013 ma per un problema ai freni), la
Chevrolet Malibu Maxx del 2004-2007, la
Pontiac C6 e le
Saturn Auras. Ma ci sono anche la
Cadillac CTS degli anni 2012-13, per sostituire il meccanismo del tergicristalli, e la
Chevrolet Corvette 2005-07, per potenziali problemi agli anabbaglianti. E così, il totale dei richiami del 2014 ammonta a oltre 11 milioni di veicoli. Un numero perfino superiore alle macchine vendute da GM in un anno.
UNA NUOVA POLITICA - Anche questi ultimi 2,7 milioni di richiami fanno parte della nuova politica sulla sicurezza stradale della GM: la riparazione costerà 200 milioni di dollari nel secondo trimestre. Il gruppo americano sta inoltre subendo un danno d’immagine non indifferente: a marzo 2014, era partito il richiamo di 2,6 milioni di auto, arrivato con oltre dieci anni di ritardo e dopo incidenti che hanno causato 13 morti. Un richiamo (riguardante il blocchetto d’accensione) che ha generato un’indagine della magistratura e una parlamentare.