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GMA T.50: c’è anche la versione da pista

Pubblicato 05 settembre 2020

La Gordon Murray T.50s, non omologata per uso stradale, è ancora più potente e leggera, con un livello di deportanza da record.

GMA T.50: c’è anche la versione da pista

SOLO 25 - A pochi giorni dalla presentazione della T.50 (qui per saperne di più), prima auto progettata dal geniale ingegnere sudafricano Gordon Murray per sua Gordon Murray Automotive, arriva la notizia di una versione da pista ancora più estrema e prestazionale. Il suo nome provvisorio è T.50s (qui sopra il disegno ufficiale) e sarà prodotta in 25 esemplari a partire dal 2023, ognuno dei quali costerà 3,5 milioni di euro.

PIÙ POTENTE E LEGGERA - Per migliorare la già ottima versione stradale, Murray ha tolto tutto il superfluo riprogettando centinaia di componenti. Il risultato è che la GMA T.50s ha un peso di soli 890 kg, ossia 94 kg in meno rispetto alla T.50, che a sua volta era già un peso piuma. Quando si cercano le prestazioni assolute ecco che tutto diventa superfluo, quindi via il sistema di climatizzazione, il sistema multimediale (sostituito da un’unità telemetrica che, tra le altre cose, fornisce informazioni sulle prestazioni e sulla forza), il vano portaoggetti e uno dei sedili passeggeri. Nuovo anche il volante, che viene rimpiazzato con uno dalla forma rettangolare in perfetto stile F1. Il motore Cosworth V12 aspirato di 4 litri, accoppiato al cambio Xtrac 6 marce rivisto nei rapporti, è stato potenziato, passando da 654 a circa 730 CV. Le modifiche hanno interessato nuovi alberi camme, testate modificate e una linea di scarico inedita. 

DEPORTANZA DA RECORD - Chiaramente è stata rivista anche l’aerodinamica. La GMA T.50s è stata dotata di un’enorme ala a delta larga 1,76 metri, posizionata sul retro, oltre a un ridisegnato profilo del sottoscocca, un nuovo alettone anteriore e diffusori regolabili. La stessa ventola posteriore, che nella T.50 stradale aveva sei diverse modalità di funzionamento, funziona nella sola modalità che assicura la massima downforce. Il risultato di questi accorgimenti è che la T.50s è in grado di garantire 1.500 kg di deportanza, una valore mostruoso che supera la massa della vettura. A frenare l’esuberanza del V12 ci pensano i dischi anteriori carbo-ceramici con pinza a sei pistoncini. Sono state ritoccate anche le sospensioni della GMA T.50s, sia per irrigidirle e conformarle a un utilizzo in pista, oltre a tenere conto della grande deportanza, sia per abbassare l'altezza della vettura di 40 mm.

TUTTE PRENOTATE - Il progetto T.50 sembra già un successo per la Gordon Murray Automotive, infatti il costruttore ha confermato che tutti 100 esemplari previsti a partire dal 2022 sono stati prenotati dopo 48 ore dalla presentazione, nonostante il prezzo di 3,2 milioni di euro. Vedremo se la versione da pista T.50s saprà fare lo stesso.



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Ritratto di FERRARI F1
5 settembre 2020 - 21:10
Questa T50s è l'apice dell'evoluzione dell'auto e molto provabilmente non sarà mai eguagliata. PS: Qual è il suo peso percepito? (chiedo per un'azienda di Maranello)
Ritratto di Flynn
5 settembre 2020 - 21:49
2
Fantastica. Sull’ala avrebbero dovuto scrivere “ Elon suc@“ . Però la perfezione non e’ di questo mondo.
Ritratto di Road Runner Superbird
6 settembre 2020 - 01:33
È classica ma anche innovativa per via della ventola, mai vista su un modello stradale, lascerà sicuro il segno e verrà ricordata negli annali rispetto tante vetture omologate, come la progenitrice McLaren F1. Chissà se vedremo anche una vettura effetto suolo.
Ritratto di Andre_a
6 settembre 2020 - 07:47
In pochi lo sanno, ma anche la McLaren F1 aveva la ventola, per la precisione due, anche se molto più piccole
Ritratto di Road Runner Superbird
6 settembre 2020 - 20:01
Infatti non lo sapevo proprio e ne ho letti di articoli sulla F1!
Ritratto di Andre_a
6 settembre 2020 - 23:52
Già, anche io l’ho scoperto dalle interviste rilasciate per la presentazione della T50, non lo sapeva neanche il giornalista che stava parlando con Murray
Ritratto di Road Runner Superbird
7 settembre 2020 - 14:57
Lo sapeva solo Murray e forse qualche proprietario ahah.
Ritratto di gabrieleb
6 settembre 2020 - 07:10
Mah, senza nulla togliere al capolavoro di ingegneria ed estetica, ma mi lascia perplesso che come viene anticipata l'uscita in numero limitato di queste hypercar, siano già tutte vendute nonostante i prezzi stratosferici. Personalmente non ho mai sentito nominare il progettista e non è certo un nome blasonato come Ferrari, Lamborghini, Porsche, Maserati, aziende che ogni tanto mettono in produzione serie limitate a prezzi da urlo. Non so, commercialmente parlando, che futuro possa avere la macchina in oggetto, sicuramente se sul cofano hai uno dei nomi sopramenzionati uno si aspetta già un futuro da collezione, con la Murray non so... Può darsi rimanga dolo un riuscito esercizio stilistico da oltre 3 milioni e niente più.
Ritratto di Flynn
6 settembre 2020 - 07:34
2
Evidentemente il Murray non è il signor nessuno che ti aspetti che sia. Ma che ne sanno i 2000...
Ritratto di Flynn
6 settembre 2020 - 07:44
2
*Evidentemente Murray* scusate la milanesata
Ritratto di v8sound
6 settembre 2020 - 10:21
@ gabrieleb. Ti consiglio di informarti prima su chi sia l'ing. Gordon Murray, dopo troverai le risposte ai tuo dubbi. Ma soprattutto potrai capire perché quest'auto il giorno dopo varrà di più del giorno prima, economicamente parlando. Credimi, raro esempio in cui la firma del progettista mette in ombra qualsiasi marchio.
Ritratto di flavio84
6 settembre 2020 - 14:30
Non sapere chi è murray, è come non sapere chi è il papa, x noi giovani degli anni 80 chiaramente....è semplicemente il progettista più geniale di sempre, tutto qui!
Ritratto di Mbutu
6 settembre 2020 - 10:52
Questa andrebbe venduta con il bugiardino: attenzione, non eseguire mai più di tre giri alla volta perché dal quarto servirà il chirurgo plastico per cancellare il sorriso dalla faccia.