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La Great Wall vuole una fabbrica in Europa

Pubblicato 31 maggio 2023

Il gruppo cinese Great Wall sta cercando il luogo dove aprire la sua prima fabbrica europea. In lizza Germania, Ungheria e Repubblica Ceca.

La Great Wall vuole una fabbrica in Europa

LIBERO ACCESSO - Il gruppo Great Wall, uno dei maggiori costruttori cinesi, ha recentemente lanciato due nuovi marchi per differenziare la sua offerta: Ora, dedicato alle auto elettriche, e Wei, che propone auto di più alta gamma rispetto ai già noti Great Wall e Haval. Questi marchi sono a vario titolo importati in alcuni paesi europei, ma per avere libero accesso al mercato continentale la cosa migliore è avere una fabbrica in loco, come dimostra l’arrivo dei costruttori giapponesi, sin dagli Anni 80, e poi dei coreani più di recente.

TRE PAESI IN LIZZA - E dunque la Great Wall ha deciso di realizzare una fabbrica in Europa e, secondo quanto riportato dal periodico Automobilwoche, sarebbero in lizza diversi paesi, tra cui Ungheria, Repubblica Ceca e Germania orientale, che potrebbe rappresentare un’ottima scelta per i favorevoli costi della manodopera e dell'energia. L’acquisto di uno stabilimento esistente potrebbe rappresentare un’alternativa rispetto alla costruzione di un impianto ex novo, ma allo stato attuale sembra essere un'ipotesi superata. Infatti, la Great Wall si era interessata inizialmente all’ex stabilimento Nissan di Barcellona, chiuso nel 2021, ma poi ha cambiato idea. 

ESPANSIONE GRADUALE - La Great Wall ha dichiarato che intende entrare nel mercato europeo gradualmente, mediante un processo di espansione della rete dei concessionari e, successivamente, aprendo un primo stabilimento produttivo.

> LEGGI ANCHEWey e Ora: i marchi cinesi pronti allo sbarco in Europa



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Ritratto di Quello la
31 maggio 2023 - 10:52
Questi ci invadono senza che nemmeno ce ne rendiamo conto. Ieri ero all’osteria della Marisa e ne ho viste tre parcheggiate fuori. In Europa ne hanno vendute trecentomila solo nel mese di maggio. A Mestre non si parla d’altro. :-(
Ritratto di Biondi stefano
31 maggio 2023 - 11:16
Ma non abbiamo più il "collegamento" con Mestre??
Ritratto di Quello la
31 maggio 2023 - 12:29
No, caro Stefano... ci ha lasciati soli, a me e al caro Flynn...
Ritratto di Biondi stefano
31 maggio 2023 - 12:40
Noo,mammamia che brutta notizia. Mi dispiace tanto. :-(((
Ritratto di alex_rm
31 maggio 2023 - 19:18
Ci stanno già invadendo con le dr che sono vecchie auto cinesi a cui in Molise aggiungono il marchio dr
Ritratto di Nonmenefreganiente Dellevostreopinioni
31 maggio 2023 - 10:55
great wall lo sa che la paga oraria in Germania è di circa 20 euro lordi ?
Ritratto di Andre_a
31 maggio 2023 - 22:53
Se guadagnano tanto, può essere che valgano tanto
Ritratto di Quello la
3 giugno 2023 - 09:41
Può essere, caro Andre_a, anche se non capisco bene cosa ci sia di diverso tra lavorare in una fabbrica in Germania, In Francia, o in Italia. Ma è un mio limite.
Ritratto di Andre_a
6 giugno 2023 - 15:49
Probabilmente è un insieme di cose. Tasse, organizzazione, formazione del personale, costi energetici, incentivi alle nuove aziende, sindacati (e, soprattutto, la loro assenza), cultura del lavoro... ci dev'essere qualcosa che giustifica gli stipendi tedeschi più alti, altrimenti tutto il "made in Germany" fallirebbe. Nel mio piccolo, non sono riuscito ad aprire una piccola azienda in Italia, in Giappone si, nonostante gli stipendi siano più o meno doppi
Ritratto di Oxygenerator
31 maggio 2023 - 11:19
Noi, non ci prendono neanche in considerazione.
Ritratto di Alsolotermico
31 maggio 2023 - 12:35
Per via della massa di pecoroni che sta in parlamento e delle innumerevoli tasse italiane.
Ritratto di Flynn
31 maggio 2023 - 12:41
2
Ma no Oxy, sono sicuro che anche tra loro c’è il simpaticone di turno, che avrà fatto la battuta “ apriamola in Italia” … e giù tutti a ridere.
Ritratto di Biondi stefano
1 giugno 2023 - 11:37
Per forza,abbiamo troppe carenze. Bisogna importare tutto,materie prime,energia elettrica ,avere siti idonei,non franosi e alluvionali,siti per lo smaltimento rifiuti solidi e liquidi,con attenzioni agli impatti ambientali , paesaggistici e anche archeologici. Senza contare le infrastrutture, strade e ferrovie....ecc...le amministrazioni locali ecc... Chi glielo fa fare di venire in un paese così poco attrezzato.
Ritratto di Cancello92
3 giugno 2023 - 16:54
Tutto verissimo purtroppo, queste sarebbero le vere risorse che ci servono.
Ritratto di Road Runner Superbird
31 maggio 2023 - 12:35
L'Ungheria è il paese più filocinese e filorusso occidentale. Però la Germania è piena di strutture critiche Nato. Una fabbrica dual use posizionata in un'area strategica, potrebbe fungere da sito di spionaggio, come potrebbero esserlo gli hub portuali (perfino le gru) gestiti dai cinesi o le reti Huawei.
Ritratto di Illuca
31 maggio 2023 - 14:23
E l'Italia resta a guardare..ormai siamo noi il terzo mondo. Non credono in noi nemmeno i cinesi.... Dopo la fantomatica gigafactory in Emilia....siamo una barzelletta
Ritratto di ilariovs
31 maggio 2023 - 15:55
Strano che non vengano in Italia. BYD si vocifera stia cercando fra Germania, Spagna e Francia, GreatWall a noi non guarda nemmeno. Ieri ACC (Stellantis-Mercede-Total) ha aperto in Francia la Gigafactory. Eppure essere ultimi nelle BEV pensavo facesse curriculum... o forse é proprio perché fa curriculum che ci evitano? Ai posteri l'ardua sentenza.
Ritratto di alveolo
31 maggio 2023 - 16:10
Ma se qui gli italici stessi tutti sempre avversi per primi ai marchi ""italiani"", come pure a quelli che si azzardano ad associarsi ai marchi italiani / alla produzione italiana (vedi i francesi di psa appena entrati in stellantis non li sopprorta più nessuno :) )... Mi sa tanto, quessa, di cosa che (magari poi non nel tuo caso) poi comprare qualcosa fatto in italia si è primi che nemmeno sotto tortura lo si farebbe; ma poi gli stessi primi a lamentarsi che "Nuoooo, chissàcomemai, qui le aziende non vogliano venire a produrre in campo automobilistico (o quel che sia)" quando appunto i primi detrattori del prodotto nazionale o pseudotale siamo "NOI". Tu ci andresti a fare un prodotto in una nazione se nella stessa la gente spara a zero su quanto prodotto in loco, per poi invece glorificare (spesso) tutto ciò che invece arriva da altrove?
Ritratto di ilariovs
31 maggio 2023 - 16:23
Io ho due Peugeot a casa ma comprate prima che diventassero Stellantis, erano PSA. Ma non ho preso le macchine perché erano PSA o Stellantis le ho prese perchè rispondevano alle mie esigenze e gusti. Comprare oggi "italiano" é difficile in campo BEV produciamo solo la 500e... non é macchina per le mie esigenze. In campo ICE non so cosa producono ma non essendo interessato al mondo ICE non perdo manco tempo ad informarmi. Se dovessi scegliere OGGI una ICE guarderei Dacia ed MG. Giusto per capirci.
Ritratto di lovedrive
31 maggio 2023 - 20:51
alveolo, hai ragione al 100%. poi in italia abbiamo tanti disoccupati e tanti settori che cercano dipendente. strano. allora perchè uno dovrebbe investire in italia??
Ritratto di Solstice
31 maggio 2023 - 20:51
Ma così mescoliamo realtà e percezione. Gli italiani possono percepire negativamente quello che vogliono dei prodotti locali, ammesso e non concesso che sia così, nulla cambia al di fuori del garage dei suddetti italiani e delle loro scelte su come riempirli. Che la grande imprenditoria (non solo automobilistica) ci schifi invece è una realtà assodata che prescinde completamente da come si preferisce percepirla.
Ritratto di ilariovs
31 maggio 2023 - 21:02
In realtà della percezione potremmo anche fregarcene il giusto. SE Tesla avesse aperto in Italia la gigaberlin oggi sarebbero lavoratori italiani a produrre la Model Y per la macchina più venduta d'Europa. Invece la producono operai e maestranze tedesche. Contenti noi contenti tutti.
Ritratto di Trattoretto
31 maggio 2023 - 21:27
Da noi fare impresa costa caro non solo per tasse e servizi, ma anche per i costi delle consulenze per autorizzazioni e adempimenti burocratici.
Ritratto di GinoMo
5 giugno 2023 - 17:29
in Germania la burocrazia è pari se non peggio di quella italiana. però è compensato dall'infrastruttura e industrializzazione. in Italia tolto il nord non ha senso costruire fabbriche perchè saresti troppo lontano dal resto d'Europa
Ritratto di AZ
31 maggio 2023 - 20:20
Ma anche no.
Ritratto di Trattoretto
31 maggio 2023 - 21:21
Dei tre, l’Ungheria è il Paese coi costi più bassi a causa della forte svalutazione del fiorino.
Ritratto di Kappa18
1 giugno 2023 - 05:31
Tutto sommato non e' una cattiva notizia, quando si dice , piuttosto che niente meglio piuttosto. E' chiaro che l'Italia e' fuori dai giochi per burocrazia e costi energetici, ma questo si sapeva. Trovo il lato positivo in questo: producendo in qualche paese europeo probabilmente ci sono piu' vantaggi che svantaggi: ovvero spedire auto dalla Cina (quindi trasporto e dazi) e produrre in loco ha ancora una convenienza, altrimenti non lo farebbero. Chiaro anche che molti componenti arriveranno dalla Cina, ma questo vale anche per i molti marchi Europei. Insomma tutto sommato non e' malaccio come notizia. Porta un po' di lavoro alla vecchia Europa.
Ritratto di alveolo
1 giugno 2023 - 06:51
Concordo sul bicchiere mezzo pieno, ma per un ulteriore upgrade ossia che se poi iniziassimo ad avere bev cinesi che costano qua più o meno quanto loro le pagano là... Beh...
Ritratto di Kappa18
1 giugno 2023 - 06:58
Caro Alveolo, non aspettiamoci miracoli, sicuramente si posizioneranno a prezzo di mercato.
Ritratto di alveolo
1 giugno 2023 - 08:08
Chissà che invece il "metodo tesla" non finisca per far scuola :)
Ritratto di Almeron771
3 giugno 2023 - 07:44
Interessante come non considerino nemmeno l'Italia, e del resto fanno bene. Si dicecche la concorrenza è l' anima del commercio, bene , da consumatore non vedo l' ora che arrivino a portare la produzione in Europa.
Ritratto di GinoMo
5 giugno 2023 - 17:31
il problema non è la burocrazia italiana, quella tedesca è al pari se non peggio. il problema è che c'è 0 piano industriale nazionale, 0 voglia di attirare aziende e 0 infrastrutture al di fuori dal nord (unica possibile scelta per non staccarsi troppo dall'Europa)

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