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Renault: un 2021 tra alti e bassi

Pubblicato 17 gennaio 2022

La marca Renault chiude in calo del -6,7%, la Dacia in crescita del +3,1%, mentre le consegne dell'Alpine salgono del +74% rispetto al 2020.

Renault: un 2021 tra alti e bassi

I NUMERI DELLA RENAULT - Sono 1.751.089 i veicoli consegnati su scala globale dalla marca Renault (auto più veicoli commerciali), il che significa il -6,7% rispetto al 2020. Se guardiamo alle sole autovetture il calo è stato del -10,4%, dunque più consistente: in totale le Renault consegnate sono state 1.318.785. Ad arginare la situazione ci hanno pensato i veicoli commerciali, che hanno visto un aumento delle consegne del +19%, per un totale di 374.824 unità. Nella tabella qui sotto sono riassunti i numeri considerando anche la marca Renault Samsung presente in Corea del Sud.

A causa di problemi di approvvigionamento di componenti, nel 2021 la Renault si è focalizzata su una politica di vendita mirata alla consegna di veicoli con maggior margine. Lo dimostrano i volumi di vendita della gamma E-Tech (vetture a motorizzazione ibrida), che, in Europa, segnalano una crescita del 52% rispetto al 2020. Nel dettaglio, il 56% dei clienti dell’Arkana hanno scelto la versione ibrida E-Tech, il 24% nel caso della Captur e il 19% nella Clio.

Guardando alla distribuzione territoriale, l’Europa resta il principale mercato della Renault, ma ora le consegne al di fuori di essa ammontano al 44%. E in termini di classifica, i territori più performanti sono Francia e Germania, rispettivamente al primo e al secondo posto, seguiti dalla Russia, in crescita del 31% rispetto all’anno della pandemia. L’Italia, invece, è al sesto posto con 89.240 auto vendute.

LA DACIA CRESCE - La marca rumena Dacia, parte del gruppo Renault, ha consegnato 537.095 auto nel 2021, crescendo del +3,1% su scala globale. Merito essenzialmente della Sandero, che lo scorso anno ha trovato ben 226.825 clienti, e della Duster, che ha raggiunto quota 186.001 pezzi venduti. Nella tabella qui sotto il dettaglio di tutti i modelli.

L’ALPINE VA FORTE - Il marchio sportivo Alpine, forse anche grazie al contributo della pubblicità che ha portato l’impegno in Formula 1, ha saputo fare un considerevole balzo in avanti per quanto riguarda le vendite delle auto stradali, consegnando 2.659 esemplari dell’unico modello proposto a listino, la A110. Questo significa un aumento del +74% rispetto al 2020.



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Ritratto di Volpe bianca
17 gennaio 2022 - 17:26
E non è ancora arrivata la Jogger...ci fossero in listino anche versioni ibride avrebbero venduto ancora di più
Ritratto di Miti
24 gennaio 2022 - 20:34
1
La Jogger da una parte e la Bigster ( si chiama così ?) da l'altra , ti rendi conto ? La Dacia che traina la Renault. Impressionante !!!
Ritratto di Truman200
17 gennaio 2022 - 17:43
La jogger lasciamola a chi lavora sembra un furgone. Cara renault una volta produceviauto economiche, ora costi come una vw, non ti acquisterò più se non cali i prezzi, megane a 40000 euro una follia, meglio una id3
Ritratto di Volpe bianca
17 gennaio 2022 - 18:23
La Jogger è una monovolume a 5/7 posti.
Ritratto di giulio 2021
17 gennaio 2022 - 18:38
Molto bella invece la Jogger sembra qausi un'auto divertente eppure è l'unico multispazio nuovo di oggi.
Ritratto di deutsch
17 gennaio 2022 - 18:51
4
in effetti i 37000 per il prezzo di attacco della magane elettrica sono troppi anche secondo il mio parere, soprattutto visti i prezzi di id3 che, estetica a parte, dovrebbe esserne in concorrenza diretta. ma tutte le altre renault sono ben più economiche delle rispettive vw, a listino ma soprattutto nei prezzi reali
Ritratto di Cilindrata
17 gennaio 2022 - 22:07
Le Renault sono tra le peggiori auto in commercio, non si discute. Ma la ID3 è un sanitario inaffidabile, plasticoso e venuto fuori male.
Ritratto di Swiss Made
17 gennaio 2022 - 23:15
C’è gente chi compra queste macchine? Il mondo va al contrario… io nemmeno gratis
Ritratto di Alex1111
18 gennaio 2022 - 00:17
1
concordo
Ritratto di marcoveneto
18 gennaio 2022 - 17:40
Cè chi fa peggio, vedi quel ce.sso della BMW i3.
Ritratto di Tu_Turbo48
17 gennaio 2022 - 17:47
Diciamo che per Renault è stato un 2021 più in basso che in alto. Deve dire grazie a Dacia se è ancora impiedi nei numeri di vendita, comunque sorprendente le vendite della Alpine, non mi sarei mai aspettato un aumento del +74% nelle vendite...
Ritratto di Miti
24 gennaio 2022 - 20:35
1
Invece di tre Alpine hanno venduto sette ?
Ritratto di MRJPINK
17 gennaio 2022 - 17:53
Prodotto interessantissimo a livello di innovazione è la Dacia Spring che con 20k euri ed un auto ben fatta con un peso minore di 1000 kg e un autonomia di 300 km secondo me mette il cappello sulle auto elettriche da città che le persone normali con qualche incentivo possono iniziare a permettersi.. auto di sostanza senza fronzoli.. e badate bene 1 Stella nel crash euro ncap non dice in maniera corretta la sicurezza di questa auto che nasce esclusivamente per la città. Il test euroNcap basa molta della sua valutazione sugli Adas per la sicurezza attiva.. per cui la Spring non è fortissima per problemi ovviamente di collocamento sul mercato.. se avesse fatto il test 5 anni fa avrebbe preso 4 stelle perché sulla sicurezza passiva l'auto non si discute!
Ritratto di Truman200
17 gennaio 2022 - 18:04
Ma hai provato a salire su una spring? 20000 euro quella cosa li? Meglio una panda credimi Alpine vende xché tutte le auto di lusso vendono, i ricchi sono sempre più ricchi, guardate le rolls mai venduto tanto come nel 2021. Il problema è la base che viene impoverita sempre di più, e fra qualche anno vs a piedi, o si tiene i suoi ferrivecchi ( vedi alfa)
Ritratto di giulio 2021
17 gennaio 2022 - 18:41
Però penso che più in basso di così Renault non sia mai andata e ora grazie anche ad alcuni suoi marchi risalirà e parecchio, secondo me sarà data molta meno importanza a Clio e Twingo e molta più importanza a elettriche iconiche come le nuove R4 e R5, alle Dacia e alle Lada che saranno le auto "must have" di questi anni 20.
Ritratto di Tu_Turbo48
17 gennaio 2022 - 20:22
Strano ma vero concordo Giulio Pedrali...
Ritratto di MRJPINK
17 gennaio 2022 - 21:35
Concordo con la tua visione in pieno.. nel panorama attuale però una elettrica a questo prezzo mi sembra rivoluzionaria e da la possibilità di cominciare a a vedere l'auto elettrica sotto un altra luce.. sinceramente le auto elettriche di quasi 2 tonnellate mi sembrano roba veramente senza senso..
Ritratto di Gordo88
17 gennaio 2022 - 18:44
1
Bello vedere una sportiva dai prezzi umani che vende bene in un mondo di suv..
Ritratto di Truman200
17 gennaio 2022 - 18:54
Prezzi umani?
Ritratto di Lorenz99
17 gennaio 2022 - 21:28
DE MEO SCALPITA DI PASSARE ALL'ELETTRICO, MA IL MERCATO LA PENSA DIVERSAMENTE. MA MI SA, CHE IL PROGETTO TERZOMONDISTA/DISTRUTTIVO UE PORTERÀ IL BARICENTRO A SPOSTARSI SEMPRE PIÙ SUL BRAND RUMENO, E LI SE NON PORTI CONCRETEZZA,I PROCLAMI STANNO A ZERO. MA IL PROBLEMA SARÀ ANCHE PER STELLANTIS , UNA VOLTA CHE SCOMPARE IL CETO MEDIO, RESTA DA VENDERE O IL LUSSO E LI I TEDESCHI SONO STRAPOTENTI, O LA GUERRA DEI POVERI, DOVE DR DIMOSTRA CHE ANCHE CHI ARRIVA IERI, CON UN MARKETING FURBO TI FREGA IL CLIENTE, DEL RESTO, SENZA SOLDI, NON SI POSSONO AVERE TANTE NOBILI PRETESE.
Ritratto di Pintun
18 gennaio 2022 - 00:24
Clio e soprattutto Captur pagano l'assenza del dCi e le ibride costano troppo, circa 3000 euro in più delle benzina per Clio e ancor di più per Captur e hanno un baule ridicolo. Molto bene Dacia,( bella anche la Spring), che venderebbe ancora di più se avesse un'equivalente della Captur sui 4.20 m e versioni ibride leggere.
Ritratto di Das Driver
18 gennaio 2022 - 08:00
1
Mi pare di capire che renault sta in piedi grazie a Dacia... beh ma poi dal 2030 con il tutto elettrodomestico si potrebbe ribbaltare la situazione...
Ritratto di Oxygenerator
18 gennaio 2022 - 09:07
Mi sembra, sia rimasta comunque competitiva. Curioso di vedere l’R5 e l’R4 elettrica.
Ritratto di Gia83
18 gennaio 2022 - 10:20
Francesi e sotto marche francesi? No grazie
Ritratto di bunet81
18 gennaio 2022 - 10:24
In un momento di transizione avere strategie diverse per i marchi, come pare in questo caso, è una scelta intelligente. Anche io penso che - per tutti i costruttori - ci sarà un impatto dalle scelte motoristiche: l'offerta deve infatti incontrare la domanda di auto (la quale in questo momento non è convintamente compatta su benzina o elettrico, anzi: mi dicono che in certe zone l'usato sia esploso come prezzi, soprattutto il diesel). E' un momento di transizione in cui si potrebbe assistere a una redistribuzione del mercato, in base alle scelte-necessità degli acquirenti. I regolatori si assumono una grande responsabilità nel determinare in modo così forte le scelte industriali, visto che riguardano solo il mondo "occidentale". Mi piacerebbe vedere dei panel di mktg per capire qual è l'orientamento della clientela europea e mi aspetterei una segmentazione piuttosto accentuata tra "stradisti" a largo raggio che percorrono molti km e "pendolari" a piccolo raggio. Si consideri inoltre che da alcuni mesi c'è un soggetto nuovo nel panorama economico: l'inflazione determinata dal caro-energia, che impatta su tutto il "caro-vita" e rischia, se permanente, di erodere i redditi disponibili di una bella fetta di clientela. Il fatto che si abbiano pochi soldi (o si ritenga di doverne risparmiare di più) non implica che non si acquisti un'auto ed è una nicchia di mercato da presidiare. Altri costruttori dovrebbero assumere una strategia differenziata di questo tipo. Io per abbassare ulteriormente i rischi di mercato avrei visto bene anche il miglioramento continuo del diesel con l'ibridizzazione, che risolverebbe il problema degli "stradisti".
Ritratto di ziobell0
18 gennaio 2022 - 12:32
Renò ha migliorato la qualità ma c'è un problemino: se il prezzo medio di una captur è passato da 20K a 30K, la gente si compra la duster anche se ha il telaio della clio 1998
Ritratto di Ale94
18 gennaio 2022 - 13:04
Dacia diventerà il marchio principale

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