IL PASSATO È ANCORA PRESENTE - In un’industria automobilistica che guarda sempre più verso l’elettrico, il Gruppo Volkswagen promette di voler continuare a investire nei motori a combustione. A dirlo è il direttore operativo e finanziario del gruppo, Arno Antlitz, che ha annunciato di voler destinare un terzo di un investimento totale di 180 miliardi di euro, 60 miliardi, per “mantenere competitive le nostre auto a combustione”. Il resto finirà invece nell’elettrificazione e la digitalizzazione: “Il futuro è elettrico, ma il passato non è finito”, ha sottolineato Antlitz.
VARIE DIFFICOLTÀ - Le dichiarazioni arrivano in un momento in cui la crescita delle vendite di vetture elettriche è in calo a livello globale, pur rappresentando nei primi 4 mesi dell’anno il 22% delle consegne del Gruppo Volkswagen in Europa. Il colosso tedesco ha dovuto fare i conti con molte difficoltà nella sua strategia di elettrificazione, non riuscendo a soddisfare completamente i piani riguardanti i vari lanci di veicoli elettrici. Anche in Cina, mercato in cui i numeri dell’elettrico pesano molto, il gruppo è rimasto indietro rispetto alla concorrenza locale. Una delle prossime mosse per il rilancio delle Volkswagen a pila sarà la produzione di una piccola vettura elettrica economica nella fascia dei 20.000 euro (qui la notizia). Allo stesso tempo, insieme alle auto 100% elettriche, la Vokswagen ammette che dovrà bilanciare con più modelli ibridi plug-in, smentendo i piani iniziali.
RALLENTAMENTI - Il parziale cambio di rotta del Gruppo Volkswagen segue a pochi mesi di distanza quello di un altro importante costruttore tedesco, la Mercedes, che a febbraio aveva rivisto i suoi obiettivi di elettrificazione, posticipandoli di 5 anni (qui per saperne di più). Il gruppo di Wolfsburg ha anche smesso di cercare investimenti per il suo reparto di batterie e ha rimandato a data da destinarsi il progetto di costruire una fabbrica da 2 miliardi di euro per costruire BEV in Germania.