NON C'È IL DIESEL - Completamente rinnovata rispetto alla precedente, la quinta generazione della suv media Honda CR-V ha un importante novità anche sotto il cofano: al posto del motore diesel (non previsto) ci sarà infatti una versione ibrida da 184 CV e 315 Nm di coppia, che arriverà in Europa all'inizio del 2019, vale a dire pochi mesi dopo il benzina turbo 1.5 da 173 o 193 CV (qui il primo contatto). L'ibrido si chiama i-MMD (abbreviazione di Intelligent Multi Mode Drive) ed è basato su un benzina 2.0 Atkinson, un ciclo di funzionamento alternativo a quello Otto dove la fase di espansione del pistone è maggiore di quella di compressione. Ciò penalizza il brio, ma è studiato per migliorare l'efficienza e di conseguenza i consumi.
TRE MODALITÀ - Oltre al motore termico sono previsti due motori elettrici (foto qui sotto), integrati dalla casa giapponese diversamente rispetto alla maggior parte degli ibridi convenzionali. Le modalità di guida sono tre. Nella modalità EV Drive, a batterie cariche (sono del tipo agli ioni di litio), il motore elettrico spinge la Honda CR-V senza chiamare in causa il 2.0. In modalità Hybrid Drive, il motore a benzina eroga potenza al generatore, che a sua volta alimenta il motore elettrico di propulsione che quindi spinge le ruote; la potenza in eccesso del motore a benzina viene utilizzata dal motore generatore per ricaricare le batterie. Nella maggior parte delle situazioni di guida in città, la Honda CR-V Hybrid passerà automaticamente dalla modalità Hybrid Drive a quella EV Drive, e viceversa, per ottimizzare l’efficienza. In autostrada e alle alte velocità si attiva invece la modalità Engine Drive, dove le ruote sono azionate dal motore a benzina, con potenza extra fornita su richiesta dal motore elettrico, ad esempio per eseguire una manovra di sorpasso. Alle andature medie la CR-V Hybrid resta circa la metà del tempo in Hybrid Drive e l’altra in Engine Drive.
CAMBIO MONOMARCIA - I tecnici della casa giapponese hanno dovuto lavorare di "fino" per integrare i tre motori, con l'obiettivo di ridurre le vibrazioni su volante e pedaliera e mettere in funzione sempre la modalità di guida adatta. Secondo quanto dichiara la Honda il passaggio tra le varie modalità di guida è impercettibile per gli occupanti. Un sistema di questo genere funziona grazie a un cambio particolarmente evoluto, non a variazione continua di rapporto come sulle ibride tradizionali ma a singolo rapporto fisso, tecnologia scelta per rendere più fluido il trasferimento della coppia fra i motori e verso le ruote.