IN ARRIVO FRA UN ANNO - Continua lo sviluppo della Honda Prelude (qui sopra in una foto spia di CarScoops), svelata come prototipo nell’autunno dello scorso anno e che dovrebbe arrivare come modello di produzione verso la fine del 2025, per essere in concessionaria all’inizio del 2026. La casa giapponese sta valutando come rendere più coinvolgente la guida della sua filante coupé a due porte (ma a quattro posti) e l’attenzione si sta focalizzando in particolare sul cambio da abbinare al motore ibrido, che dovrebbe essere basato su quello della Civic, anche se più potente (si parla di 210 CV). Dal Giappone erano giunte inizialmente indiscrezioni che facevano sperare i sostenitori del manuale, ma i vertici dell’azienda hanno chiarito poco dopo che non sarà questa la strada scelta. Per la sua sportiva ibrida, la Honda potrebbe scegliere una via di mezzo tra il CVT della stessa Civic e un cambio manuale vero e proprio.
UN MANUALE SIMULATO - Shinji Aoyama, vicepresidente esecutivo della Honda, ha infatti lasciato intendere in una recente intervista che la vettura avrà una trasmissione diversa rispetto alla Civic, facendo percepire al guidatore i cambi di marcia. Si tratterebbe quindi di un cambio manuale simulato, che dia la sensazione di cambi di rapporto reali pur mantenendo il complicato sistema ibrido della Civic e:HEV. Del resto si tratta di una strada ormai tracciata anche da altri costruttori, che provano a conquistare gli appassionati della guida sportiva in un periodo in cui i veicoli elettrici si stanno diffondendo: un buon esempio è la Hyundai Ioniq 5 N, che imita il ritmo delle cambiate di un doppia frizione (qui il nostro primo contatto), ma anche altri marchi giapponesi (Toyota e Lexus) stanno esplorando questo territorio (ne abbiamo scritto qui).
PIACEVOLE, NON ESTREMA - Come ci aveva detto qualche mese fa il responsabile del progetto Tomoyuki Yamagami (qui per saperne di più), la Honda Prelude sarà sì un’auto sportiva ma non certo estrema: “Più che sui cavalli, per rendere la guida il più piacevole e coinvolgente possibile ci siamo concentrati sulla gestione elettronica della loro erogazione, soprattutto in termini di sinergia tra le componenti del sistema ibrido”.
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