NON LE MANCA LA PERSONALITÀ - Linee pulite, dettagli curati e una vaga ispirazione retrò. Questa è la “ricetta” per la Honda E Prototype, un’utilitaria esposta in anteprima qui al Salone di Ginevra 2019 che anticipa molto da vicino la prima automobile elettrica della casa giapponese: la Honda E Prototype è definitiva quasi al 100%, ad eccezione di alcuni dettagli minori e del nome, e sarà nelle concessionarie dal 2020.
CURATI ANCHE I PARTICOLARI - Questa utilitaria lunga circa 400 cm rappresenta un’evoluzione della proposta di stile Urban EV del 2017, a sua volta ispirata ad alcune citycar della Honda degli Anni 60. Lo stile è caratterizzato da fari anteriori a led di forma circolare, da superfici della carrozzeria molto levigate e dal montante posteriore arcuato, che rende la silhouette davvero personale, complice la mancanza del terzo vetro laterale tipico delle utilitarie. A cambiare rispetto alla Urban EV è il numero delle portiere: la Honda E Prototype ne ha cinque e non tre, per migliorare l’accesso al divano posteriore. Le portiere sono prive delle cornici dei vetri, un dettaglio che fa capire la cura dedicata anche ai particolari, come lo sportello sul cofano anteriore in nero laccato che nasconde la presa per ricaricare le batterie.
ALL’INTERNO BEN 6 SCHERMI - L’interno della Honda E Prototype è molto curato, come dimostra l’attenzione per i materiali e la ricca dotazione in fatto di schermi. A bordo infatti si ha l’impressione di trovarsi su un’auto di categoria superiore: i progettisti della Honda hanno scelto rivestimenti in finto legno per la plancia, sedili ben sagomati e un pavimento piatto per non sottrarre spazio per i piedi. La E Prototype è dotata di un'ampia strumentazione digitale con due schermi a sfioramento che si estendono per tutta la lunghezza della plancia. Questa innovativa soluzione non migliora soltanto il colpo d’occhio, ma anche la funzionalità, perché il sistema multimediale può essere facilmente raggiunto anche dal passeggero, oltre che dal guidatore. Non mancano nemmeno lo specchietto retrovisore digitale, che proietta le immagini di una telecamera nel lunotto posteriore, e due schermi ai lati della plancia per visualizzare le immagini delle telecamere che sostituiscono i classici specchietti retrovisori (saranno così anche sulla versione di serie).
AUTONOMIA CIRCA 200 KM - La casa non ha fornito informazioni di natura tecnica sulla Honda E Prototype, basata su una piattaforma specifica e dotata di un motore elettrico con almeno 100 CV di potenza e 300 Nm di coppia, alimentato da batterie in grado di assicurare almeno 200 km di autonomia. L’utilitaria dovrebbe rivelarsi piacevole da guidare fra le curve, complice il baricentro basso (le batterie sono al di sotto del pavimento) e la cura per la meccanica, che ha portato gli uomini della Honda ad utilizzare sospensioni a ruote indipendenti per l’asse posteriore, che consentono di assorbire meglio le asperità e rendere più piacevole la guida dell’auto. Le sospensioni a ruote indipendenti però sono più ingombranti, tanto è vero che il baule della Honda E Prototype non stupisce per spazio interno.