SI PUÒ PERSONALIZZARE - La Ickx K2 è il primo modello del nuovo marchio creato dall’italiana DR ed è basata sulla fuoristrada cinese BAIC BJ40. La società italiana ha mostrato la vettura al MIMO 2022 (qui la news) ed ora annuncia la disponibilità in Italia diffondendo il listino ufficiale, che parte da 54.500 euro. Avendo un solo allestimento e un unico motore, il cliente ha la possibilità di scegliere uno tra i cinque colori disponibili: nero, bianco, rosso, azzurro e verde. Non mancano le possibilità di personalizzazione attraverso un “pack” wrapping satinato disponibile in diverse colorazioni.
DOTAZIONE COMPLETA - La dotazione di serie della Ickx K2 è piuttosto completo e prevede, tra le alte cose, i sensori di parcheggio posteriori, la retrocamera, fari e fanali con tecnologia a led, volante multifunzione, “clima” bizona, led ambientali, sedili in pelle, sedile guida regolabile elettricamente con sistema di riscaldamento, presa di corrente da 220 V, due porte USB di tipo A, sei speaker, quadro strumenti visibile su lcd da 12,3”, schermo preposta al sistema multimediale da 12,3” con Android Auto e Apple Car Play. Per quanto riguarda gli Adas sono previsti la frenata automatica d’emergenza e il cruise control.
UN CLASSICO TURBODIESEL - Le dimensioni della Ickx K2 sono le seguenti: 464 cm di lunghezza, 192 di larghezza, 187 di altezza, con un passo di 274 cm. Viene proposta con un unico motore che è un 2.0 turbodiesel da 162 CV e 380 Nm di coppia, abbinato alla trazione integrale inseribile e al cambio automatico a otto marce; la velocità massima è di 160 km/h e il peso in ordine di marcia di 2.180 kg.
NATA PER L’OFF ROAD - Per quanto riguarda le doti fuoristradistiche, la Ickx K2 dichiara un angolo di attacco di 37°, un angolo di uscita di 31°, un angolo di dosso di 23°, con un’altezza minima da terra di 220 mm e una profondità di guado di 500 mm. Il peso rimorchiabile è di 1.500 kg. Le capacità off-road dovrebbero essere garantite dalle sospensioni anteriore a doppio triangolo sovrapposto con molle elicoidali e da quelle posteriori con uno schema che prevede il ponte rigido collegato al telaio con bracci longitudinali e molle elicoidali.