NEWS

Il Gruppo Renault si divide in cinque 

Pubblicato 08 novembre 2022

La Renault presenta la nuova fase del suo piano di rilancio, che prevede la divisione in cinque unità: Power, Ampere, Alpine, Mobilize e The Future is Neutral.

Il Gruppo Renault si divide in cinque 

DA UNA A CINQUE - Il Gruppo Renault svela ufficialmente la nuova fase del suo piano di rilancio. L’amministratore Luca de Meo (nella foto qui sopra), nel corso del Capital Market Day 2022, ha annunciato i dettagli del terzo capitolo del piano industriale Renaulution basato su cinque business unit. La prima verrà costituita dallo scorporo delle attività legate alla mobilità elettrica dal business dei motori termici, con la nascita della nuova società Ampere. La seconda è costituita dal marchio marchio Alpine, che a partire dal 2026 avrà una gamma totalmente elettrica. La terza dalla società Mobilize attiva nei servizi di mobilità compreso il car sharing. La quarta è relativa all’economia circolare e al riuso dei materiali, come il riciclo delle batterie, ed è denominata The Future Is Neutral. L’ultima divisione, denominata Power, è dedicata alle attività relative ai motori termici e prevede una joint venture 50-50 con la cinese Geely.

I MOTORI TERMICI CON GEELY - L'elemento principale della strategia del Gruppo Renault è il Project Horse, cioè la separazione delle attività relative ai motori a combustione, che saranno quindi all’interno di una joint venture al 50% con Geely, dalla sua unità di veicoli elettrici, che sarà quotata in borsa nella seconda metà del prossimo anno. La mossa dovrebbe aiutare Renault a raccogliere fondi per lo sviluppo e la tecnologia dei veicoli elettrici e a ridurre il divario con aziende più grandi come Stellantis.

RIORGANIZZAZIONE RADICALE - Il ceo di Renault, Luca de Meo, al fine di affrontare le nuove sfide, con la costosa transizione verso la mobilità elettrica, ha quindi avviato una radicale revisione delle operazioni del gruppo. La casa automobilistica per finanziare almeno parzialmente le nuove attività ha fissato un obiettivo di margine operativo dell'8% per il 2025, che aumenterà a oltre il 10% nel 2030, rispetto al 5% previsto per quest'anno. Punta a un flusso di cassa operativo di oltre 2 miliardi di euro all'anno tra il 2023 e il 2025, dagli oltre 1,5 miliardi di quest'anno, che salirà a oltre 3 miliardi di euro nei cinque anni successivi (2026-2030).

I MARGINI DEVONO AUMENTARE - Secondo la casa francese la divisione Ampere sarà in pareggio nel 2025, con un margine operativo di circa il 10% nel 2030. Il marchio di auto sportive Alpine genererà ricavi per 2 miliardi di euro nel 2026, oltre 8 miliardi di euro nel 2030, con l'obiettivo di raggiungere il pareggio nel 2026. Per Ampere, l'azienda sta cercando investitori esterni, valutando un'offerta pubblica iniziale su Euronext Paris nella seconda parte del 2023 e puntando a una valutazione di circa 10 miliardi di euro (valutazione che supererebbe l'attuale valore di mercato della Renault, pari a 9,4 miliardi di euro). La casa francese intende mantenere la maggioranza in Ampere e conta sull'appoggio di potenziali investitori di riferimento, come Qualcomm. L'azienda avrà una gamma di sei auto elettriche entro la fine del decennio e prevede di produrre circa 1 milione di veicoli elettrici all'anno per il marchio Renault entro il 2031. 

LA DACIA - Grande importanza rivestirà anche il marchio Dacia, che però dovrà aumentare il margine operativo, passando dall’attuale 10% al 15% entro il 2030. Il marchio, oltre a sfruttare i benefici del progetto Power, punterà sull’ingresso nel segmento C, che avverrà con il lancio della suv Bigster, che sarà accompagnata da altri due modelli.



Aggiungi un commento
Ritratto di Zonamorta
8 novembre 2022 - 16:10
Della serie: intanto ci dividiamo, poi chi fa profitti bene, chi va in perdita troveremo il modo che paghino operai e stato...
Ritratto di Ceckone
8 novembre 2022 - 18:03
Esatto e vuoi vedere che gli operai non paghino... Tanto è merce avariata
Ritratto di Firebrand
8 novembre 2022 - 16:22
Mossa interessante da parte di Renault: la good company "Ampere" per le BEV a marchio Renault, la bad company "Power" per le auto dei poveri (Dacia, e Renault con motore a scoppio), in cui fa entrare al 50% Geely, che in questo modo mette un piede dentro il promettente marchio Dacia. Il marchio "Alpine", per fare BEV premium in stile Tesla (ma dubito che ci riusciranno), dove sperano di far tanti soldi; "Mobilize" per il "Vehicle as a Service", che sembra aver un futuro interessante nelle grandi città. Infine, il "The Future is NEUTRAL", perchè ci sarà sicuramente un mercato enorme nel recuperare ad esempio i componenti delle vecchie batterie per farne di nuove. Tante buone idee, gli auguro che anche l'esecuzione del piano lo sia.
Ritratto di alveolo
8 novembre 2022 - 16:42
Meno male. Con la situazione del conflitto non sembrava ma ci hai spiegato che andrà tutto alla grande e meglio che mai
Ritratto di Firebrand
8 novembre 2022 - 16:55
Tra un buon piano ed un successo, ci passa in mezzo il saperlo eseguire :)
Ritratto di rv
8 novembre 2022 - 18:01
Se guardo i margini attuali ed obbiettivi definire Power una bad-company non mi sembra appropriato.
Ritratto di Firebrand
8 novembre 2022 - 18:15
"Power" è per una tecnologia destinata alla morte nel breve in Europa, e nel medio destinata solo ai paesi in via di sviluppo...e per il 2050 senza alcuno sbocco sull'intero pianeta Terra...
Ritratto di rv
8 novembre 2022 - 18:24
Sì, ma non è questo il significato di bad-company.
Ritratto di Truman200
8 novembre 2022 - 17:02
Piano bocciato dalla borsa -3%
Ritratto di giulio 2021
8 novembre 2022 - 19:00
Quello che qui non viene tanto spiegato è la strategia di Geely che è in società con Renault, Geely ha una parte o tutto di Renault Veicoli industriali e ha anche la Mack americana che fa i famosi truck americani, ecco non solo i cinesi: Geely in questo caso, sono preponderanti sull'elettrico, ma continuano anche a costruire per tutto il mondo non troppo evoluto camion e insomma motori tradizionali con il know how delle Case più conosciute, cioè alla fine possiedono il quasi monopolio sia della nuova tecnologia elettrica, ma anche di quella tradizionale che comunque continuerà per anni in tanti Paesi del secondo e terzo mondo.
Ritratto di Flynn
8 novembre 2022 - 19:34
2
Giuliana Jones e i Predatori della punteggiatura perduta
Ritratto di Trattoretto
8 novembre 2022 - 19:25
-3% è un po' poco per dire che è stato bocciato. Semmai forse si aspettavano qualche annuncio porta-utili immediati (di solito vendite o tagli) che non è arrivato.
Ritratto di giulio 2021
8 novembre 2022 - 19:33
E' un pò O.T. ma fa il paio con questa super novità di Reanult che si divede in 5 settori "fantascientifici" per dire quanto sta cambiando il mondo, quel mondo lì, quello dell'automotive: Ford altro colosso anzi il colosso per eccellenza della storia dell'auto, se notate basta con le ammiraglie da anni e anni (esistevano le splendide Granada e poi le Scorpio), basta con le sportive, in Europa intendo, basta con le Mondeo, che poi hanno avuto 1/10 del successo delle vecchie Mondeo o Sierra, Taunus / Cortina etc, Focus non è certo più una bestseller, Fiesta se ne va in pensione, e anche la Ka, che negli anni 90 faceva gridare al miracolo: oggi dov'è... Direte: ma ci sono le Puma e le Kuga, (anche DR ha 5.0 e 6.0...) si ma è un pò poco alla fine, il mondo è davvero cambiato.
Ritratto di Firebrand
8 novembre 2022 - 19:49
Ford ha fatto qualcosa di simile a Renault, separandosi in due divisioni: Ford "Blue" per i veicoli con motore a scoppio, e Ford "Model E" per i veicoli elettrici.
Ritratto di Edo-R
8 novembre 2022 - 19:52
@giulio2021 Il mondo si è appiattito, standardizzato. Poi,sai com'è....... la Puma è poco più di 4 m e vive in un periodo in cui ti sanzionano per le emissioni,non credo che puoi paragonarla ad una Scorpio da 4.8 m .
Ritratto di Trattoretto
8 novembre 2022 - 19:31
La mia opinione è che Renault abbia ancora rilevanti problemi di capacità e responsabilità delle "risorse umane", soprattutto a livello dirigenziale. Spacchettare l'azienda per cercare separare le parti ancora sane, che potrebbero profittare, dalla metastasi è l'unica via percorribile.
Ritratto di Tu_Turbo48
8 novembre 2022 - 20:27
E' uscita una nuova ricetta culinaria: Spezzatino alla De Meo. Ottima da provare.!!!!
Ritratto di CR1
9 novembre 2022 - 04:25
SVelati i piani . CI dicono ATTEnti au cinesi!!! e poi LOro sono i primi che ci vanno a letto assieme . SVELata una nuova categoria di politicimbroglioni ; i costruttori auto europei
Ritratto di Firebrand
9 novembre 2022 - 07:58
Renault sa che il mondo sta passando rapidamente all'elettrico, e vende a Geely metà del suo business coi motori a scoppio per finanziare le sue aziende con un futuro, ovvero quelle che fanno BEV. Dov'è il problema nel suo ragionamento? Ed in tutto questo, bada, si parla delle scelte di un gruppo automobilistico, non di politici... che non devono e non dovrebbero influenzare il comportamento di un'azienda.
Ritratto di CR1
10 novembre 2022 - 05:20
fire se stavi rispondendo , il problema è bello e grosso , i costruttori possono fare tutto con tutti , spiego con esempio fare auto in polonia e poi spacciarle per made in Italy e poi chiedere allo stato la cassa integrazione . poi Il nostro problema è che quando i cinesi ci venderanno le loro cinesate a prezzo cinese I costruttori eu lo vogliono maggiorato da dazi per consentir ai cost.ue di far tanti quattrini sempre in controparte POssono fare accordi senza dazi , importare parti auto da tutto il mondo e vendertele all insaputa che mezz auto è stata fatta altrove , ma siccome è di marca europea non ha dazio . SE vogliamo rimanere con le famose fette di salame sugli occhi al sole ci abbronzeremo ed attenueremo l'effetto stanchezza delle occhiaie nere
Ritratto di Al Volant
9 novembre 2022 - 16:07
Mi sembra coerente invece. Sanno benissimo che i cinesi hanno una potenza devastante. Cercano di sopravvivere
Ritratto di Oxygenerator
9 novembre 2022 - 08:57
Spacchetta come ford. Magari han ragione
Ritratto di Al Volant
9 novembre 2022 - 16:01
Bene, hanno esaudito la mia richiesta..Io preferivo una renault diesel, ma vabbè, vedremo una geely con il 1500 dci.. In generale, la strategia è figlia dell'incertezza. In questi casi, un buon investitore diversifica.
Ritratto di AZ
9 novembre 2022 - 18:35
Vedremo.