TUTTO PRONTO, O QUASI - La Ineos, colosso britannico della chimica, ha deciso di espandersi in altri settori e ha creato perciò il marchio automobilistico Ineos Automotive. Il suo primo modello, la Ineos Grenadier (foto qui sopra), è una fuoristrada classica, ma non spartana, concepita per occupare quella “nicchia” di mercato lasciata libera dalla precedente generazione della Land Rover Defender. Per sviluppare la Grenadier, la Ineos Automotive si è rivolta ad aziende di provata esperienza nel settore dell’auto, fra cui le Magna Steyer (la stessa che costruisce la Mercedes Classe G) e BMW, che fornisce i motori 6 cilindri 3.0 benzina e diesel. Ora però, dopo aver messo a punto l’auto, la Ineos Automotive si trova davanti al difficile compito di produrla in grande serie; l’obiettivo, quando la produzione sarà a regime, sono 25.000 esemplari l’anno. E così, l’azienda si è messa alla ricerca di uno stabilimento produttivo.
IN FRANCIA - Nei mesi scorsi la Ineos Automotive aveva annunciato di voler produrre la Grenadier in due fabbriche: telaio e carrozzeria (tutto in acciaio, tranne porte, parafanghi e cofano in alluminio) in Portogallo, a Estarreja, dove c’è uno stabilimento della Gestamp, che costruisce proprio il telaio; successivamente, la Grenadier sarebbe stata completata in una nuova fabbrica in Galles. Ma i piani sono cambiati e la Ineos Automotive ha deciso di rilevare, per una cifra non comunicata, l’impianto francese di Hambach (nella foto qui sotto), messo in vendita dalla Daimler, il gruppo che controlla le Mercedes e Smart, dov’è attualmente prodotta la citycar elettrica Smart EQ ForTwo. L’impianto non ha bisogno di grossi lavori di adattamento, dunque la Ineos Automotive ha confermato le tempistiche annunciate in precedenza: inizio della produzione da fine 2021, prime consegne da inizio 2022.
500 ASSUNZIONI - La Ineos Automotive ha rilevato la fabbrica dopo circa 6 mesi di trattative con la Daimler, nei quali non sono mancate le tensioni: nello scorso luglio, dopo che il gruppo tedesco annunciò di voler mettere in vendita l’impianto, gli 800 dipendenti hanno temuto di perdere il lavoro, dunque l’intervento della Ineos Automotive si è rivelato provvidenziale. Anche perché la casa britannica ha confermato di voler far crescere la forza lavoro, portandola a 1.300 unità. I dipendenti non si occuperanno soltanto di produrre la Grenadier, ma costruiranno anche la Smart EQ ForTwo: in base all’accordo, la Ineos Automotive continuerà a farsi carico della sua produzione.