QUASI PRONTA - La nuova Jeep Wrangler è prevista in uscita per il 2018 e ormai lo sviluppo è alle battute finali. Lo testimoniano le immagini “spia” di Motor Authority che hanno immortalato un prototipo del nuovo modello in allestimento Rubicon (a due porte) durante i collaudi pre-produzione. La camuffatura è relativa e lascia indovinare completamente la nuova edizione del più classico dei modelli Jeep.
NUOVA MA CON IMMUTATA IMMAGINE - La parte anteriore della Jeep Wrangler 2018 non rinuncia all’interpretazione più tradizionale del frontale, dominato dalla calandra a sette feritoie verticali, rigorosamente verticali, tipica del marchio Jeep. Un accenno di curvatura ha invece il cofano motore, che tende ad avere una linea un po’ più morbida rispetto a quella precedente. Impatto visivo impressionante hanno i parafanghi, fortemente sfalsati rispetto al livello del cofano, quasi a voler creare un’immagine da aeroplano. Di impostazione inedita è il design del paraurti, che incorpora le luci secondarie incastonate in una struttura protettiva massiccia e prominente.
AUMENTO DELLA PRODUZIONE - La Jeep prevede di produrre la nuova Wrangler nello stabilimento di Toledo a partire dall’anno prossimo in un numero di esemplari maggiore di quello attuale: 350 mila unità, che significano circa il 50% in più. Per dotare l’impianto delle capacità produttive necessarie la Jeep ha investito circa 700 milioni di dollari. L’aumento della produzione è dovuto in buona parte al fatto che essa comprende anche le unità che verranno prodotte in configurazione pick-up doppia cabina, su cui la casa punta parecchio.
ANCHE IBRIDA - Ma quella del pick-up con doppia cabina non è la novità principale che porterà la nuova Jeep Wrangler. Lo è invece l’indiscrezione che la gamma Wrangler comprenderà anche una versione ibrida. La proposta sarà così la prima Jeep ibrida. L’unità di potenza prevista comprende un nuovo 4 cilindri a benzina alimentato con un turbo non esasperato e la relativa unità elettrica. La versione ibrida andrà comunque ad affiancarsi alle più tradizionali versioni diesel e benzina. In proposito sono da segnalare le parole del capo della Jeep Michael Manley che ha difeso i motori a gasolio, ritenuti indispensabili in Europa, ma aggiungendo che si stanno rivelando sempre meno proponibili i motori diesel piccoli, per i quali risulta molto costoso il trattamento dei gas di scarico. Oltre a queste indicazioni, il periodico britannico non riporta altre anticipazioni a proposito della gamma motori della futura nuova Jeep Wrangler.