REPUTAZIONE SOLIDA - La società indipendente di analisi JD Power elabora ogni anno uno studio sul grado di qualità percepita dagli automobilisti statunitensi nei confronti delle vetture appena acquistate. L’indagine si chiama US Initial Quality Study ed ha guadagnato nel tempo una reputazione molto solida, tanto da venir spesso considerata un parametro fondamentale in sede d’acquisto. Lo US Initial Quality Study compie 30 anni nel 2016 e tiene traccia dei problemi riscontrati dagli automobilisti nei 90 giorni successivi all’acquisto di una vettura, elaborando poi un giudizio su scala percentuale: l’indice si chiama PP100 (problems per 100 vehicles, problemi ogni 100 veicoli) e fornisce un punteggio minore alle vetture per cui sono stati segnalati dai proprietari meno problemi. Lo studio del 2016 ha riservato novità inattese.
VITTORIA A SORPRESA - La prestazione più sorprendente è della Kia, che ottiene la prima posizione assoluta (con 83 punti) a scapito delle marche di prestigio: è da 27 anni che il vertice della US Initial Quality Study non era occupato da una casa automobilistica non premium. La Kia si era classificata seconda nel 2015 ed è la migliore fra le case non di prestigio per il secondo anno consecutivo. Dietro la Kia sono presenti le Porsche (84), Hyundai (92), Toyota (93) e BMW (94).
BENE LE JEEP E CHRYSLER - Gli esperti della JD Power riconoscono poi i progressi compiuti dalle Chrysler e Jeep, che migliorano la prestazione del 2015: il loro indice PP100 si è abbassato in entrambi i casi di 28 punti, portandole ad avvicinare la media del mercato (105 punti). Rimane invece molto negativa la prestazione della Fiat, penultima con un PP100 pari a 174 punti. La società indica poi altri tre spunti di riflessione. Per la seconda volta in 30 anni il PP100 medio delle case automobilistiche statunitensi è inferiore rispetto a quello delle aziende estere, come testimoniano i risultati delle Big Three: l’indice medio calcolato fra tutti i marchi dei gruppi Chrysler, Ford e General Motors è pari al 103, inferiore del 10% rispetto al 2015. Il PP100 delle aziende estere si attesta invece a 106 punti.
L'AFFIDABILITÀ VALE LA FEDELTÀ - Il secondo spunto di riflessione è legato alla prestazione delle case automobilistiche non di prestigio, il cui PP100 medio è ritornato inferiore rispetto alle aziende premium: le valutazioni sono rispettivamente di 104 e 108 punti. Questo risultato non si verificava dal 2006. La JD Power sottolinea poi come l’affidabilità rimanga un elemento fondamentale all’acquisto, tant’è che il 49% degli automobilisti lo mette al primo posto nella classifica legata alle priorità. La società fornisce poi un altro dato: fra le persone che non hanno riscontrato difetti nei 90 giorni successivi all’acquisto, il 54% ha espresso la propria fedeltà nei confronti del marchio. Renee Stephens, vice presidente della JD Power, ha spiegato che esiste una correlazione diretta fra il numero di guasti e la disponibilità ad acquistare una vettura di un determinato marchio.