OLTRE LE PROVE - Delle automobili, come sapete, trattiamo ogni aspetto: ne anticipiamo l’arrivo (grazie anche alle foto-spia), le mostriamo in anteprima e le guidiamo prima che giungano in concessionaria, dicendovi puntualmente come vanno. Se il primo contatto punta sulla freschezza delle sensazioni alla scoperta di un nuovo prodotto, la prova su strada è quella che davvero dà la cifra della vettura, essendo corredata dei rilevamenti delle prestazioni e dei consumi, effettuati con i nostri strumenti. Ma c’è un ulteriore aspetto di cui tenere conto: le sensazioni che un modello fornisce quando viene usato nella vita di tutti i giorni.
ROTTA VERSO IL PIEMONTE - Ed è per questo che abbiamo voluto “vivere” un weekend fuoriporta a bordo della Kia Sportage, moderna suv media proposta (a prezzi non esagerati: qui il listino) in un’ampia gamma di versioni e “stracarica di tecnologia” per la sicurezza e il comfort. Un’auto con tutto lo spazio che serve per accogliere una famiglia di quattro persone, che ci ha accompagnato in questa gita (guarda il video più in basso) con partenza da Milano e arrivo fra le dolci colline della provincia di Alessandria. Qui, ci ha portato a spasso tra i vigneti affrontando senza difficoltà le mulattiere sulle quali solitamente si muovono i trattori.
SA ESSERE VIVACE - Nei circa 400 chilometri percorsi, la Kia Sportage ha sostanzialmente confermato le attese, cioè quanto avevamo scritto nella prova pubblicata sul numero 10.2022 di alVolante. Con 265 CV combinati, la 1.6 PHEV AWD (è la versione ibrida plug-in, equipaggiata con un 1.6 a quattro cilindri a benzina di 179 CV e con un’unità elettrica di 91) ha dimostrato di poter garantire buone riprese e anche uno scatto brillante, come dimostrano i 7,8 secondi rilevati nello “0-100” (8,2 il dato ufficiale). L’arma migliore di questa vettura, però, rimane il comfort.
SOPRATTUTTO COMODA - L’abitacolo ampio e bene isolato dai rumori, la dolcezza del cambio robotizzato a doppia frizione e la facilità d’uso dei tanti sistemi elettronici rendono rilassante la vita a bordo di questa suv coreana. Non solo in autostrada (dove abbiamo rigorosamente rispettato il limite dei 130 km/h, mentre sulla pista di Balocco il nostro collaudatore era riuscito a superare la soglia dei 210) o nell’alternarsi di curve e rettilinei che caratterizzano le strade (non sempre lisce come una tavola da biliardo) della campagna piemontese. Anche nel traffico di Milano.