UNA STORIA MERAVIGLIOSA - Dai primi passi della Lamba sulle salite del Moncenisio, con Vincenzo Lancia al volante, al rombo lacerante della Stratos HF da corsa con cui il ceo di Stellantis, Carlos Tavares, ha preso parte all’ultima rievocazione storica del Rally di Montecarlo. In mezzo, riavvolti in un bel video-amarcord di 120 secondi, 116 anni di innovazioni, imprese sportive e capolavori automobilistici, tutti i modelli che hanno fatto grande la Lancia, dall’Aprilia alla Fulvia, dall’Aurelia alla Delta, dall’Appia alla Thema.
OBIETTIVO EUROPA - È cominciata così, pizzicando le corde dell’emozione, la prima conferenza stampa internazionale della nuova Lancia targata Stellantis, che questa mattina a Torino, nella sua nuova “casa” di Mirafiori, ha presentato a un nutrito gruppo di giornalisti provenienti da diversi paesi europei il piano decennale con cui, ha spiegato il ceo della casa torinese, Luca Napolitano (nella foto sopra insieme alla squadra di dirigenti), “ci stiamo preparando a varcare i confini dell’Italia e ad affermarci come un brand premium credibile e rispettato in Europa”.
I TRE MODELLI DELLA RINASCITA - Il piano di rilancio, approvato lo scorso settembre, prevede il lancio di tre nuovi modelli, uno ogni due anni: nel 2024 la nuova Ypsilon, che sarà più grande e ancora più chic per proseguire al meglio una storia di successo che dura da quattro generazioni e conta più di tre milioni di esemplari venduti; nel 2026 una baby-ammiraglia, nome in codice Aurelia, che dovrebbe avere una carrozzeria a ruote rialzate e condenserà in un abito elegante ed esclusivo il meglio della tecnologia del brand; nel 2028 l’erede della Delta, forse il modello più atteso, per la potenza evocativa del nome, legato ai grandi successi della Lancia nei rally a cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90, e perché segnerà il ritorno della Lancia nella categoria delle berline compatte di medie dimensioni.
UN RUOLO DA PROTAGONISTA - Una gamma snella, ma articolata per coprire il 50% dei segmenti del mercato italiano ed europeo (a partire dal 2024, fuori dai confini nazionali, il brand sarà presente in Francia, Spagna, Germania, Belgio e Paesi Bassi). Una gamma completamente rinnovata, che porrà l’accento sull’eleganza e la bellezza che ha reso famose nel mondo le grandi Lancia del passato. Ma anche e soprattutto una gamma in grado di dare un contributo concreto al cosiddetto “premium cluster” di Stellantis, che comprende, oltre alla Lancia, l’Alfa Romeo e la DS, e punta, insieme alla Maserati, a quintuplicare i profitti di tutti e quattro i marchi del colosso euro-americano.
PIÙ QUALITÀ E VENDITE ONLINE - La strada su cui la Lancia dovrà riuscire a muoversi velocemente e con grande agilità (e l’obiettivo è farlo con un giro d’anticipo rispetto agli altri brand della galassia Stellantis, sfruttando tutte le sinergie industriali offerte dall’alleanza) porta dritta alla mobilità elettrica. Se il gruppo guidato da Carlos Tavares punta a vendere esclusivamente modelli a pile entro il 2030, la Lancia vuole bruciare le tappe, facendo da locomotiva nel processo di graduale elettrificazione che coinvolgerà i marchi cugini e commercializzando solo vetture a corrente a partire dal 2028. A proposito di vendite, Napolitano ha precisato che l’obiettivo, di qui ai prossimi anni, è di “raggiungere circa il 50% dei volumi via internet”, motivo per il quale, alla Lancia, “non servirà una rete commerciale particolarmente estesa e capillare in Europa. Quello che ci preme - ha concluso il numero uno della casa torinese - è mettere il cliente al centro, offrendogli innanzitutto qualità”.