NON SOLO LOTUS - A quasi un anno dal varo del progetto LEVA (Lightweight Electric Vehicle Architecture, in inglese architettura per veicoli elettrici leggeri), realizzato anche grazie ai fondi elargiti dal governo britannico, la Lotus presenta la nuova piattaforma E-Sports che farà da ossatura alla prossima generazione dei modelli elettrici più sportivi della casa britannica. Un pianale modulabile che si adatta a vetture a due posti di piccole dimensioni (con passo minimo di 247 cm), due posti con passo più generoso (fino a 265 cm), ed 2+2 con passo superiore a 265 cm (guarda il video qui sotto). Verrà utilizzato per le eredi dell'Elise (che dovrebbe arrivare nel 2026) e dell'Emira, mentre la suv e la coupé a quattro posti previste nel piano prodotti della Lotus (qui per saperne di più) saranno basate su un pianale condiviso con la Geely. La piattaforma E-Sports verrà proposta anche ad altri costruttori.
PIÙ LEGGERE E PIÙ POTENTI - La piattaforma LEVA, nella parte posteriore, pesa il 37% in meno rispetto a quella della Emira a benzina. È progettata per accogliere batterie con capacità variabile tra 66,4 kWh e 99,6 kWh: gli accumulatori possono essere alloggiati nella parte centrale dell’intelaiatura, come nel caso della supercar biposto Evija, oppure sotto il pavimento per la configurazione 2+2. I nuovi motori elettrici avranno potenze nettamente superiori alle unità endotermiche attualmente disponibili, con un massimo di 470 CV nella configurazione a motore singolo e 870 CV nel caso di doppio motore.
SINERGIA VINCENTE - “Il progetto LEVA e la piattaforma E-Sports sintetizzanano al meglio il concetto di innovazione che stiamo portando avanti - ha detto il direttore esecutivo della divisione Engineering della Lotus, Richard Moore -. Abbiamo apportato numerosi correttivi per rendere più efficiente l’intero ciclo vitale del prodotto, dando vita a un telaio concepito sin dall’inizio per ottenere il massimo della leggerezza e delle prestazioni. Piuttosto che concentrarci sullo sviluppo di un singolo modello, abbiamo preferito destinare i nostri sforzi alla progettazione di un’architettura in grado di supportare un’intera generazione di vetture elettriche”, ha concluso Moore.
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