Luca De Meo: “Per rilanciare l’auto in Europa serve gioco di squadra”

Pubblicato 14 ottobre 2024

L’amministratore del gruppo Renault, Luca De Meo, ha parlato del presente e del futuro dell’industria automobilistica europea con i giornalisti italiani.

Luca De Meo: “Per rilanciare l’auto in Europa serve gioco di squadra”

NESSUN CAMBIO DI ROTTA - “Al momento non vediamo segnali che ci spingono a cambiare rotta. Posso dire che le cose stanno andando bene, ma siamo prudenti: al giorno d’oggi, per dire, basta uno sciopero dei trasportatori per creare problemi enormi alla rete. Ma lavoriamo duro, seguiamo la nostra strada”. Queste le parole con cui l’amministratore delegato del gruppo Renault, Luca De Meo (nella foto qui sopra), ha aperto l’incontro con i giornalisti italiani al salone di Parigi.

UN MATRIMONIO “LIBERO” - L’Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi? De Meo, scherzandoci su, la descrive come “un matrimonio moderno: ognuno fa le sue cose e facciamo insieme le cose che ha senso fare insieme. Seguiamo un approccio di sostanza, non di chiacchiere. Le economie di scala sono fondamentali, ma fondere insieme due aziende che stanno a 10.000 chilometri di distanza l’una dall’altra e operano su mercati diversi non avrebbe alcun senso. Per questo teniamo aperte altre opportunità di collaborazione, come con Geely per la produzione di motori termici in Spagna e della Polestar 4 in Corea”. 

UN MERCATO CHE CAMBIA MOLTO IN FRETTA - “La domanda nel mercato dell’auto è diventata molto volatile, le tecnologie evolvono tanto e in fretta”, ha detto De Meo, spiegando che resteranno della partita i costruttori con strutture di gestione compatte, agili, ma soprattutto capaci di adattarsi velocemente ai cambiamenti. Le difficoltà che qualche anno fa hanno messo a dura prova il gruppo Renault? Sembrano acqua passata. “Abbiamo trasformato la crisi in opportunità”, dice il manager milanese, “e i frutti del nostro lavoro cominciano a vedersi”.

SERVE UN GIOCO DI SQUADRA - Gli incentivi? Secondo De Meo, devono essere la ciliegina su una torta già fatta e finita, e che funziona. Nei prossimi due anni usciranno circa 100 nuove auto elettriche in Europa, ma noi portiamo avanti anche altre tecnologie. Noi, come gruppo, lavoriamo per creare un mercato europeo competitivo, ma leale. Non vogliamo seguire l’esempio degli americani, che guidano pick-up da tre tonnellate per portare i figli a giocare a basket. Vogliamo un’industria che nei prossimi anni sia forte sui temi del futuro: l’elettrico, i software, la guida autonoma. Vogliamo essere sul pezzo. Come ci organizziamo per riuscirci? Tutti devono fare la loro parte, è un lavoro di squadra in cui conta molto anche il contributo della politica".

LO SPAURACCHIO DELLE AUTO CINESI - Sui dazi europei contro le auto cinesi, De Meo preferisce non commentare, ma è convinto che nei confronti dei colossi del Paese del Dragone esista un timore diffuso ingiustificato: "Sul mercato europeo valgono il 3%. Invece sui giornali leggo spesso che ci stanno massacrando. Di fatto, però, non sono ancora saliti sul ring".

L’AUTO NON PUÒ ESSERE MESSA IN DISCUSSIONE - Un’Europa senza l’automobile? Per De Meo sarebbe una sconfitta totale: “La bilancia europea dei pagamenti sta in piedi grazie all’industria dell’auto. Negli ultimi quattro, cinque anni si è concretizzato un disavanzo di 400 miliardi verso la Cina. Sono capitali che vanno fuori. Non ci va un premio Nobel per l’Economia per capirlo. Il problema è che nei corridoi di Bruxelles ci sono troppi lobbisti che hanno interessi completamente diversi e non tengono conto dei problemi che negli ultimi anni hanno destabilizzato l’industria dell’auto europea, come il Covid, la crisi dei semiconduttori, fino ad arrivare alla non competitività del prezzo delle materie prime che servono a produrre le batterie. Un settore ancora saldamente in mano alla Cina”.



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Ritratto di probus78
14 ottobre 2024 - 15:43
In Usa il pick-up da 3 tonnellate sono usati per qualunque cosa, e non solo per andare a Basket. Ritengo ancora peggio usare in Europa i suv da 2 tonnellate (anche 4x4) quasi esclusivamente in città. Il "solo" 3% ai cinesi in Europa non dovrebbe farci dormire troppo tranquilli viste le percentuali di crescita dei vari Mg, Volvo, Polestar, Byd , ma anche Dr in Italia a cui si aggiunge Leap motor.
Ritratto di forfait
14 ottobre 2024 - 15:59
:) Il web mi dice che un tradizionale Ford F-150 faccia tra i 1.800 e i 2.500 kg di peso (ha preso un abbaglio il mio internet?) ; laddove VW id4 (suv seg.C) da 1.800 a 2.200kg (così come poi un'agile e felina i4 : 2000-2300kg; 'na libbbellula) ... :)
Ritratto di probus78
14 ottobre 2024 - 16:51
Forse si riferiva al Ram 3500, che però vedo spesso trainare bisarche nei programmi automobilistici più che portare figli a scuola :))) oppure al Cybertruck "regalato" a Kadyrov.... Che a secco (senza mitragliatrice) sfiora proprio le 3 tonnellate..
Ritratto di deutsch
16 ottobre 2024 - 08:43
4
mi pare un pò più pesante il ford f150, quando hanno provato la versione raptor pesava quasi 2600, quindi molto meno della id4 1900/2200 che però pesa in perchè elettrica. le americane invece hanno dimensioni poco compatibili con l'europa, il raptor per esempio era 559x219 ma anche le altre nel nostro listino non sono diverse
Ritratto di telemo
14 ottobre 2024 - 16:00
Per rilanciare l'automobile in Europa bisogna solamente disfarsi dell'elettrico e di tutta quella farsa che gira attorno ad essa, a cominciare dal regime politico totalitario che ruota attorno all'unione europea capitanata dal baffino al femminile e dal suo prezioso manoscritto chiamato Green Deal. Popolo europeo, è ora di stop a questa beffa del III millennio chiamata transizione energetica.
Ritratto di Flynn
14 ottobre 2024 - 17:34
2
Per rilanciare l'automobile propenderei piu' per una racchetta da tennis o una pala da padel.
Ritratto di pierfra.delsignore
15 ottobre 2024 - 11:42
4
Certo e tu ti pensi che cosi le vendite in Cina ed USA voleranno, l'UE è secondaria, il mercato globale è quello che conta, senza auto elettriche o ibride a batteria tempo 10 anni e sparisci proprio come industria europea
Ritratto di Sepofa
6 novembre 2024 - 06:29
Ma che stai a di ? Semmai è esattamente il contrario: se fai autoapile andrai al fallimento, dato la scarsa richiesta essendo un genere di nicchia inutile e costoso
Ritratto di Balzar
14 ottobre 2024 - 16:08
Non vede segnali per cambiare rotta, ma dove sta andando?
Ritratto di Ricci1972
14 ottobre 2024 - 17:47
3
È la rivincita delle marche generaliste, Stellantis e Renault sui marchi premium tedeschi che hanno una tradizione di motori, non frullini... Questo pensa soffriranno meno per le multe sulla CO2, dato i motorini che producono. Secondo me... è una mi-nchi@ta.
Ritratto di Mirko21
14 ottobre 2024 - 16:10
Sarà la gente..il consumatore frastornato e abbondantemente sfiduciato A FARVI CAMBIARE ROTTA..dietro ai sorrisini di maniera e alle sfavillanti previsioni di un futuro radioso...vi state c@gando sotto come non mai..L'elettrico è una truffa decisa in alto..la gente comune non ne sentiva l'esigenza e lo lascerà in gran parte a marcire nei piazzali. Gli incentivi non vi salveranno...è solo metadone.. e come si sa NON RISOLVE IL PROBLEMA. Il cliente orienta il mercato..non gli uccellacci del malaugurio del green deal..
Ritratto di Oxygenerator
15 ottobre 2024 - 08:30
Certo. È il cliente che decide cosa costruire, certo, certo.
Ritratto di pierfra.delsignore
15 ottobre 2024 - 11:44
4
Mirko 21 Certo certo e le auto sono vendute in Europa e prodotte dalle marmotte. Mettiti in testa una cosa i mercati di riferimento non sono quello italiano o europeo, in Cina vogliono elettrico, in Asia vogliono elettrico o ibrido a batteria, idem nelle grandi città del Nord America. Il cliente italiano conta nulla o meglio 0,06% quello europeo 1.2% e l'odio ideologico per l'elettrico ce lo ha sono il retrogrado italiano.
Ritratto di Byron59
14 ottobre 2024 - 16:29
Nei corridoi di brussels ci sono troppo lobbisti che hanno interessi completamente diversi. E per una volta parlate chiaro, che diamine. Poi qualcuno si lamenta di quattro poveri senza testa che gridano al gomblotto. Quali interessi hanno questi lobbisti? Quale gioco stanno facendo e per conto di chi? E come mai l'industria europea dell'auto non ha lobbisti in quegli stessi corridoi? L'attività di lobby deve essere trasparente per essere lecita, altrimenti è peculato, concussione, corruzione. Senza considerare che una democrazia gestita dai lobbisti è un ossimoro, potete metterla come volete. Gli eletti dal popolo rappresentano il popolo e non i lobbisti. Ah, già, dimenticavo. Negli scranni di brusselles nessuno è stato eletto. Vengono adottati loro. Sono lobbisti ante litteram.
Ritratto di Oxygenerator
15 ottobre 2024 - 08:32
Ah perchè le aziende petrolifere, lobbisti non ne hanno. Sono pulite come la meerda, ma loro lobbisti e politicanti nelle tasche, non ne hanno. Solo i cattivoni del green deal sono lobbisti.
Ritratto di Byron59
15 ottobre 2024 - 11:03
Oxy, stavo soltanto ripetendo le parole di De Meo che si lamentava dei lobbisti brussellesi. Io non sono contro l'elettrico. Me lo sono montato sul tetto a spese mie, e aspetto la prossima tornata di incentivi per prendere un'elettrica pura a spese mie e dello stato se il cielo vorrà. E credo che le rinnovabili siano anche uno dei pochi mezzi, forse l'unico, che ha l'europa per sottrarsi al ricatto dei produttori delle fonti fossili e per rendersi indipendente. Non mi piace questo gioco di tifoserie che divide, elettrico sì o no. È idiota. Nello stesso tempo so che le rinnovabili sono la strada più difficile da percorrere in assoluto, perché se l'energia non viene connessa e conservata sono solo chiacchiere in libertà. E dato che la produzione di rinnovabili è a bassa intensità e diffusa sul territorio per connettere e mettere in rete occorreranno sforzi giganteschi e obiettivi decennali da perseguire come se fossimo in guerra, e non le fanfalucate dei nostri governanti, che assomigliano a delle comparse che recitano copioni mal scritti. E quando sento di tornare al nucleare mi si rizzano le carni, perché è l'ennesimo regalo alla francia e alle sue lobby uranio dipendenti. Che poi l'uranio viene da paesi ancora più instabili di quelli che producono petrolio. E d'altro lato disprezzo questa europa che si fa governare dai lobbisti, come ci ricorda De Meo, da qualunque sponda essi provengano a me non interessa. E ritengo esiziale l'aver sostituito l'idea e il concetto di governo con quello di governance (tipico della struttura ue), lo stato con l'azienda, la democrazia col dirigismo economico aziendale di cui questi grandi ceo sono portatori assoluti. È il peccato originale di questa europa, che le lobby siano verdi o nere per me uguali sono, e stando così le cose per il popolo non ne verrà mai niente di buono anche quando la strada sembra quella giusta.
Ritratto di pierfra.delsignore
15 ottobre 2024 - 11:45
4
Ah i poooveri pretrolieri loro si che non sono lobby chissà come faranno i poooveri petrolieri di Aramco, Exxon, BP, non c'è nessuno che li tutela. Ma ci credete davvero a queste assurdità?!
Ritratto di Sdraio
14 ottobre 2024 - 16:44
mi sembra molto un canto del cigno stonato e affaticato... nel sostenere cose impossibili da realizzare... cmq la frase da parakulo l'ha detta... ... ...Nei prossimi due anni usciranno circa 100 nuove auto elettriche in Europa, ma noi portiamo avanti anche altre tecnologie... ... ...per la serie il kuletto ci piace proteggercelo.
Ritratto di Newcomer
14 ottobre 2024 - 16:51
L’elettrico sta affossando tutte le case e sopravvivrà solo chi lascerà a listino alternative termiche valide
Ritratto di Sherburn
14 ottobre 2024 - 17:01
A mio parere stanno cercando di chiudere tutto, fare fallire le case automobilistiche dando la colpa a qualche personaggio immaginario.
Ritratto di Sdraio
15 ottobre 2024 - 08:26
si può essere... ma il fatto e che se chiudono tutte poi la gente che rimane per strada li va a prendere a Bruxelles... io fossi in loro avrei paura di questo più che di fallire.
Ritratto di Sherburn
15 ottobre 2024 - 09:50
Tanto fanno a tempo a mollare il colpo e dire "abbiamo scherzato", dovessero veder un lucicchio di forconi. Comunque penso che vedano l'operazione in termini prospettici, la demografia gioca a loro favore. Chi protesta adesso nell'arco di una dozzina di anni sarà sfinito. I giovani? Non pervenuti, li compri con pizza da foof delivery, porno, Netflix.
Ritratto di pierfra.delsignore
15 ottobre 2024 - 11:54
4
Guarda che se non le produci tu le EV e le ibride a batteria, lo fanno altri e ti aprono le fabbriche qui, Toyota, Hyundai, Kia, Honda mica fanno arrivare le loro auto rigorosamente a batteria, ibride o elettriche dall'altra parte del mondo, Tesla produce in Germania, BYD vuole aprire 4 fabbriche in UE, sarebbe l'ora di smetterla con deliri ideologici e cercare che una delle 4, quella in Ungheria di Orban tanto contro le EV fino a che non ci fanno le fabbriche però, e pensare che una delle restanti 3 sia in Italia. Semplicemente vorrà dire che invece di comprare Fiat, Alfa, Maserati, Innocenti, prodotte in Italia, comprerai, Honda, Tesla, Byd, Kia, ma prodotte in Ungheria, Germania, Repubblica Ceca, UK, non in Italia se continua così. Una delle cose che proprio non vi entra in testa è la demografia quando sento dire oddio con l'EV perdiamo milioni di posti di lavoro, ma di lavoro di chi?! Tra 12 anni avrai a disposizione -1.4 MILIONI di potenziali lavoratori-trici solo in Italia, la matematica non è una opinione, anche se la fate diventare, e dei restanti 1.6 milioni, calcola che 640.000 saranno figli-e unici, in cui si saranno accentrati tutti i piccoli patrimoni famigliari, quindi non penso tanto desiderosi di lavorare in fabbrica alla catena di montaggio, con mansioni ripetitive a bassa retribuzione, magari presiedere alla programmazione di un robot industriale ben retribuiti è diverso.
Ritratto di Sherburn
15 ottobre 2024 - 12:45
Rimane il fatto che di bev se ne compreranno poche. Chi ha interesse e visione romantica, non le compra. Chi è moderno, è moderno in tutto. Già adesso se il luogo di lavoro non è raggiungibile con i mezzi, non ci va nessuno. Figuriamoci tra 10/15 anni. Le bev servono solo a smontare la mobilità individuale. Fatemi capire, ma devo spendere 40 e rotti k, per fare che? Le Spring et similia economiche servono in città? Bene, uso la metro. E fuori città sono un pianto. A quel punto prendo il treno. Mi rimangono un bel po' di soldi in tasca. Gli asiatici facciano quello che pare loro. Vogliono spendere una fortuna per stare incolonnati come con le termiche, con un elettrodomestico? Chi sono io per impedirlo? Occhio, io sono un pinco pallino neanche eccentrico, come la penso io, la pensano in tanti. Cioè gente che magari di termiche semplici, analogiche ed economiche, ne aveva più di una a famiglia, e faceva girare il grano intorno all'automobile, ma di bev connesse, letteralmente non solo non sa cosa farci, ma prova anche fastidio. Mica sarò obbligato a comprarla, no?
Ritratto di pierfra.delsignore
16 ottobre 2024 - 15:00
4
La mobilità individuale nelle grandi città è stata smontata da 20 anni giustamente in tutta europea, pericolosa, inattuabile, altamente impattante se fatta con le termiche, togli l'impatto ambientale con le EV, ma le strade non ci sono ed i parcheggi nemmeno quindi per Milano, e Roma come è già da oltre 20 anni per Parigi, Londra, Amburgo non può essere la mobilità personale la soluzione, ma i mezzi pubblici, la metro, al limite la bici a pedalata assistita, creare grandi parcheggi scambiatori all'ingresso della città, li poi lasci la tua auto e prendi i mezzi. Guarda che le auto elettriche costano molto ora e soprattutto in Europa, non in Asia, Cina, India, Singapore, i prezzi si abbasseranno pure qui, semplicemente, non c'è niente di romantico ma idio***** nel sentirsi Senna con la Honda NSX guidando un bolso 1.6 TDI a gasolio ammorbando tutti da 95 CV in città, poi. Il piacere di guida non è democratico o hai i soldi per comprarti auto di un certo tipo e soprattutto mantenerla o non li hai quindi una ibrida a batteria o una elettrica è quanto di più romantico ed emozionante che potrai mai guidare in vita tua per il 95% delle persone, i parcheggi mica sono pieni di Golf GTI e Giulia Qudrifoglio avere una EV o una ibrida a batteria è di quanto più romantico in termini di piacere di guida si avrà per il 99% delle persone, sono per una esenzione totale dai limiti ambientali per le auto sportive di nicchia, 15000 veicoli con potenza minima di 250 CV per ogni casa, ben conscio che siano nicchie di mercato. Quando sari obbligato a comprarle perché quando saranno tutte così saremo tutti defunti tranquillo ma si chiama progresso tecnologico, le auto di cui parli ne ho una anche io la uso la domenica per i raduni di Autostoriche, non pretendo davvero la libbbertah antisociale di girarci a Roma o Milano, come auto da tutti i giorni. Quel mondo è storia defunto le auto saranno sempre più un concentrato di tecnologia in cui la guida è simile a quella degli aerei da caccia anni '90 ossia tu presiedi ad apparati elettronici, ci vorrà sempre l'uomo, ma con fortissimi aiuti alla guida e ben venga. Piccolo esempio sono stato tamponato qualche mese fa da un'auto analogica, da buttare, fortunatamente non ci siamo fatti male nessuno, ma la persona che mi ha tamponato ha buttato via l'auto, buttando via qualche migliaia di euro e dovendone ricomprare una nuova, avesse avuto un sistema di frenata automatica non le capitava, quindi occhio se si fanno i conti di tutti gli incidenti che capitano con auto analogiche, sempre che vada bene, non è detto che siano così economiche, perché siamo tutti meglio di Verstappen dietro una tastiera, ma nel mondo reale poi ci sono mille situazioni e spesso nemmeno i piloti professionisti hanno la stessa concentrazione alla guida di tutti i giorni che hanno in pista, figuriamoci dei dilettanti allo sbaraglio che parlano di romanticismo machista, io ho l'umiltà di riconoscere che sono un mediocre guidatore e ben vengano tutti gli aiuti alla guida che mi hanno risparmiato qualche incidente, senza passare nell'eccesso opposto di fidarsi ciecamente di questi aiuti come se fossimo in film di fantascienza dove le auto si guidano da sole. Da ultimo in questo mondo cambiato, che tanto vi atterrisce, esiste una cosa che si chiama auto usate, le auto nuove rientrano da leasing e NLT e ne trovi di tutti i tipi elettriche su cui finalmente iniziano a fornire garanzie di 3 anni, ibride su cui già lo facevano, a batteria, per cui anche questo mito dei prezzi inaccessibili già ora sta tramontando, l'auto sarà inaccessibile come auto nuova, non di certo come auto usata, è che l'italiano retrogrado non è abituato anche qui a quello che succede da sempre in Europa, chi vuole nuovo paga le rate, gli altri aspettano il rientro dal leasing o NLT, io ho sempre acquistato usato, non vedo perché spendere 21 K per massimo una segmento B poco accessoriata quando con la stessa cifra ho usata garantita una segmento C full optional
Ritratto di Sherburn
16 ottobre 2024 - 16:46
A parte che in città io l'auto non la uso dagli anni 90, sempre trovata un'italianata. Comunque, visti i limiti di velocità io mi chiedo come faccia ad essere divertente guidare un'auto sportiva in Italia, non ci arrivo proprio, limite mio. A ognuno il suo, a me piacciono le macchine normali, da italiano piccolo borghese, qual sono. Ognuno farà le sue scelte. Non dò i miei soldi a gente che ha alzato il listino al limite della truffa, per dare 36 mln all'anno a ceo che lasciano a casa gli operai e trafficano con gnosi e piani mefistofelici, da incappucciati. E' collaborazionismo masochistico, a mio parere. Non posso comprare in un'unica soluzione una macchina nuova termica e analogica? Beh ragazzi, mi avanza tanto di quel risparmio da far andare la mia che ci crepo dentro. Il punto cruciale è questo: "sto tizio (io), è l'unico giapponese nella foresta, o ce ne sono altri?" Paradossalmente a me conviene che la mia posizione sia di pochi, ci saranno più ricambi.
Ritratto di pierfra.delsignore
15 ottobre 2024 - 11:46
4
L'elettrico è il futuro, fatevene una ragione, l'ibrido a batteria il presente, se non si danno una mossa per produrre batterie e power train ibride mollando il defunto termico a ciclo Otto e con nuovi motori termici a ciclo Atkinsonn miller che lavorino in sincronia con quelli elettrici a batteria, sono semplicemente spacciati
Ritratto di Merletti Felice
27 ottobre 2024 - 18:02
@Pierfra pensavo fosse ammalato, ha fatto ben dico ben 5 post senza scrivere CICLO OTTO e ATKINSON MILLER :-)))))))))))))
Ritratto di Miti
14 ottobre 2024 - 17:10
1
La cosa fastidiosa di questi AD che sembrano caduti dal pero. Sembra che la Cina sono dei alien che sono atterrati sulla terra due tre anni fa. Poi, perché non parlano dei loro compensi da milionari presi tutti questi anni per arrivare...dove siamo oggi? Gioco di squadra fra chi ? Un Europa sono rimasti la Stellantis e la Renault oltre il settore auto tedesco... poi che tedeschi faranno gioco di squadra con qualcuno, scusate, ma ho dei grossi dubbi...
Ritratto di probus78
14 ottobre 2024 - 17:31
Sulla non "competitività del prezzo materie prime che servono per le batterie, settore in mano alla Cina"... Si gioca il futuro. Ma parliamo di litio o altro? In tanti scommettono sulle batterie a ioni di sodio, meno costose (il sodio è ovunque, non solo in Cina) e più sicure/meno infiammabili. Gioco di Squadra? Ma con tutti gli utili fatti negli ultimi anni dai tedeschi (la stessa Stellantis considerata pressoché fallita nel 2023 ha fatto 15 miliardi di utile netto) possibile nessuno riesca a portare avanti questo progetto in Europa? Nemmeno consorziandosi?
Ritratto di Tistiro
14 ottobre 2024 - 19:11
"non competitività del prezzo delle materie prime che servono a produrre le batterie. Un settore ancora saldamente in mano alla Cina”. E l europa legifera di avere solo auto a batteria dal 2035. Non vi sembra una cosuccia un po strana? Una cosuccia un po da legislatore con le fette di salame sugli occhi, ottuso, che persevera nel suo obiettivo di greenizzare il mondo indipendentemente dalle circostanze, e questa circostanza del "settore saldamente in mano alla cina" è proprio una cosetta da niente. Ma siamo i migliori eh eh, i migliori a favorire gli altri.
Ritratto di Oxygenerator
15 ottobre 2024 - 08:34
Invece, continuare ad avvelenare l’aria come negli ultimi 120 anni è una cosa intelligente. Si si. Molto. Torniamo indietro
Ritratto di Sherburn
15 ottobre 2024 - 11:37
Si chiama trade off. Si inquina, ma si genera economia, per cui gettito, imposte, welfare, sanità. Basta stare in equilibrio. Togliere il termico vuole dire bloccare le persone (fuori dai grossi centri urbani). Ergo povertà. L'automotive privato conta poco, molto poco, nell'inquinamento. E ormai le città europee hanno implementato (giustamente a mio parere) nuove linee guida per gli spostamenti urbani, in cui la macchina è meno presente.
Ritratto di Oxygenerator
15 ottobre 2024 - 13:54
Perchè bloccare le persone fuori dai centri urbani ? Non è detto. Devono fare un elettrico accessibile, ( o idrogeno, o e-fuel, o quel che sarà ) come è accaduto per il termico ( anche se io personalmente, almeno all’interno delle grosse città, spero sempre che le auto a famiglia, diminuiscano come numero ).
Ritratto di pierfra.delsignore
15 ottobre 2024 - 11:57
4
Tistiro, legifera quello che hanno fatto nelle grandi città del Nord America a parte il Texas, primo mercato mondiale, in Cina secondo mercato mondiale, in India, tempo 3-5 anni terzo mercato mondiale. 1.2 auto su 10 è venduta in UE, 6.7 in Asia, 1.6 in Nord USA senza ibrido a batteria ed elettrico sei comunque finito, green o non green
Ritratto di Tistiro
15 ottobre 2024 - 23:06
2019 quasi 16milioni di auto vendute. 2023 quasi 13milioni. A casa mia 3 milioni di auto in meno non sono bazzecole. E l europa che legifera per l europa dovrebbe prendere coscienza di quanto è accaduto. Se le va bene cosi ok. Io invece noto un grosso problema. E i problemi andrebbero risolti. Se poi le case europee non sono competitive con altre in america asia oceania è un altro discorso. Perché qui c'è un calo forte di vendite? Se l obbiettivo europeo è di ridurre le vendite di auto l europa ci sta riuscendo benissimo.
Ritratto di pierfra.delsignore
16 ottobre 2024 - 16:08
4
Di quei milioni di auto in meno quanti dipendono dall'EV voglio esagerare facciamo 500.000, come tutti i populisti fate l'errore del fattore unico che non esiste, c'è di mezzo una pandemia, c'è di mezzo una guerra in Europa, c'è di mezzo il rientro della produzione di una serie di componentistica in Europa dopo il covid. Le case Europee basano i loro fatturati per il 30% sull'Europa e per il 70% sull'Asia ed il Nord America. VW ha fatto +2% di vendite in Europa, la nuova Golf è stato un enorme successo, MA, ha fatto un flop totale con la serie ID elettrica non qui in Europa, ma in Cina, non ha una berlina da proporre sul mercato USA dove tutte quelle auto sono ibride a batteria e vendono centinaia di migliaia di pezzi, nelle grandi città, vedi Toyota, Honda, Nissan. Le vendite di auto si ridurranno di sicuro per tantissimi altri fattori in Europa, il primo mai considerato è quello demografico, non penso che un paese come l'Italia ad esempio che tra 10 non 100 anni avremo una popolazione composta da meno 1 milione di persone rispetto al 2019 e soprattutto 40% di over 65 vs 33%, l'Italia è uno dei paesi assieme a Portogallo, Finlandia, Bulgaria e Grecia più anziani in Europa, ma non è che la popolazione dei tedeschi o francesi ad esempio sarà di 80% giovani e 20% over 65% saranno magari "solo" il 33-35% gli over 65 tra 10 anni in quei paesi. Come vedi a parte l'ideologico retrogrado e populista fattore unico ha stato l'ev ed il bando del 2035, le ragioni sono molteplici alcune semplicemente impossibili da mutare, le auto in Europa saranno vendute sempre di meno, chi li utilizzerà sempre di meno e si spera anzi sarebbe l'ora di fare una seria revisione annuale della patente over 65-70 anni perché quella sarà la componente ad esempio PREPONDERANTE della società Italiana dal 2050 in poi ed Europea dal 2055 in poi. Altra cosa da calcolare sul lungo termine poi è che se tu non vuoi fare le Ev gne gne e le ibride gne gne anche se ritorni all'euro 0, le farà qualcun altro la dove ci sono i 3/5 della popolazione mondiale, Asia e non solo dovrai chiudere stabilimenti qui perché ti mancano i ricavi li, ma nel lungo termine 5-7 anni loro come già fanno oggi ed hanno previsione di fare, metteranno le loro fabbriche qui e l'industria europea sarà comunque scalzata da quella cinese, giapponese e coreana che produrrà le auto elettriche ed ibride in Europa, sta già succedendo, personalmente non ci vedo niente di male, chi ha la miglior tecnologia vince, anzi, è stato così del resto con le TV con il passaggio dal catodico al led, vorrà dire che invece di comprare fiat prodotta in Italia compreremo BYD prodotta in Italia cambia poco dal mio punto di vista.
Ritratto di pierfra.delsignore
16 ottobre 2024 - 16:31
4
Over 65 volevo dire non 45
Ritratto di pierfra.delsignore
16 ottobre 2024 - 16:29
4
Ripeto in futuro scordati di vendere le auto che vendevi nel 2019 anche se tornassi all'euro zero dei tuoi deliri, ci sono normative di sicurezza che ignori, giustissime, ma che alzano i costi delle auto, all'acquisto, non alla gestione, piccolo esempio senza l'ACC e l'eSP, l'ABS l'auto costerebbe molto meno, ma quante persone morirebbero sulle strade, quante dovrebbero ricomprare l'auto, che costo sanitario in cure avremo? Quindi anche individualmente andrebbe sempre calcolato non solo il costo di acquisto ma quello di questione, altro fattore è il rientro della componentistica in Europa ben venga, ma ha un costo, altro fatto le guerre, quella in Ucraina invasa dalla Russia e quella in Medio Oriente, ma quello più importante mai calcolato è quello demografico, nonostante i piagnistei la ricchezza è diffusa, non siamo la Cina o l'India dove ci sono fette consistenti della popolazione che prima non avevano manco i soldi per una bicicletta che ora possono comprarsi l'auto e non è che la cambieranno ogni anno, inoltre la nostra popolazione diminuirà prima e di molto rispetto a quei paesi senza appunto il compenso di avere una larga fetta di nuova borghesia, impossibile mantenere anche con l'euro 0 dei tuoi deliri i numeri del 2019 nel 2030 quando avremo il 40% della popolazione over 65 o nel 2050 quando la popolazione over 45 sarà del 53%
Ritratto di Tistiro
16 ottobre 2024 - 17:13
Non sei normale, i deliri ce li hai tu. Chi vuole l euro zero? Chi lo ha detto?
Ritratto di Merletti Felice
27 ottobre 2024 - 18:16
@pierfra Un mio amico è stato a Nuova Delhi il mese scorso e mi ha fatto vedere dei filmati girati in città. Mi sembrava di vedere la pianura Bergamasca d'inverno 50 anni fa. Solo che qui era nebbia mentre la è smog. Meno male che si sono buttati sull'elettrico e chissa se anche tutti quei baracchini che la intasano sono elettrici
Ritratto di Oxygenerator
15 ottobre 2024 - 08:48
Allora : intanto è acclarato che il futuro venga considerato elettrico per tutti i costruttori europei. Aperture anche ad altre tecnologie sono dovute. Il che non vuol dire tornare al termico, lo dico per i sognatori da forum. Sostanzialmente ha ragione, ma si dimentica la dormita ventennale degli europei sulle batterie. Il litio si trova ovunque, in Europa e anche in Italia, il petrolio, no. Quindi, si potevano fare studi sulle batterie invece che vendere la solita meerda termica e vedere se Tesla sopravviveva o no. Per consorziare le forze, basta volerlo e gli Stati non hanno tenuto conto della crisi dei semiconduttori e del Covid, ma non tengono conto neanche dei miliardi guadagnati da queste aziende, con dividendi solidi per gli azionisti, né delle delocalizzazioni fatte negli ultimi anni. In compenso, i costruttori non si rendono conto che gli Stati, non possono sobbarcarsi sempre l’onere di agire, per il guadagno di queste aziende, spesso, ricattatorie.
Ritratto di forfait
15 ottobre 2024 - 09:13
Capito. Quindi prossimo mese quanto la quota di bev qui: 3-4 o 4-5 % ??
Ritratto di Oxygenerator
15 ottobre 2024 - 09:57
Calcolando le teste retrograde degli italiani ? 2%.
Ritratto di probus78
15 ottobre 2024 - 10:28
Le bev sarebbero molte di più in Europa se i nostri geniali costruttori avessero cominciato con le citycar, magari economiche (unico esempio virtuoso la Spring). Ed invece hanno pensato di poter competere direttamente con Tesla, i cialtroni...
Ritratto di Oxygenerator
15 ottobre 2024 - 10:52
Vero anche questo
Ritratto di forfait
15 ottobre 2024 - 10:52
Insomma i sognatori (di cui sopra) possono sognare ancora tranquilli per il momento
Ritratto di probus78
15 ottobre 2024 - 11:03
Eh no, possono Iniziare a tremare! È arrivata la TO3 Leapmotor.
Ritratto di forfait
15 ottobre 2024 - 11:07
Chissà... Non s'è nemmeno poi capito (successo o meno di T03 e di eventuali altre per altri gruppi a far mettere in cassa "pezzi da poca CO2") come fra qualche mese i vari produttori si schiereranno appunto in ottica delle multe sulla CO2, boh...
Ritratto di forfait
15 ottobre 2024 - 11:09
Faranno un comunicato comune che non riescono? Assisteremo per la prima volta a uno sciopero (e magari pure sit-in) dei costruttori di auto? E' invece tutto sotto controllo (e solo che ai profani non traspare come lo sia)? Altro... ? Ripeto: boh
Ritratto di pierfra.delsignore
15 ottobre 2024 - 12:05
4
Semplicemente perderanno quote di mercato, come stanno già facendo in tutto il mondo rispetto alle case Asiatiche. Io non vivo di mentalità retrograda e preconcetti, 7 case su 10 tra quelle che vendono nel mondo sono asiatiche, il problema dei limiti della CO2 non le hanno Toyota, Honda, BYD, Suzuki, Nissan, Kia, Hyundai, visto che hanno auto elettriche o ibride full e plugin a listino, non hanno se non per nicchie di mercato motori termici a ciclo Otto, ma tutte le auto ibride delle loro power train hanno motori a ciclo atkinsonn miller per la parte termica che è fatto tecnicamente per basse emissioni ed alto rendimento energetico, non ha potenza e coppia, ma visto che non ha una batteria a 48V come parte elettrica, ma è abbinato ad un motore elettrico a batteria LFP da minimo 50 CV, coppia e potenza le danno quando serve la componente elettrica, se poi lo abbini ad una batteria maggiore plugin pure il 2.5 su una massa come quella di un RAV4 rientra ampiamente nei parametri. Riassumendo abbiamo perso il treno, o concentriamo ricerca comune in chimica di batterie e power train ibride o siamo spacciati
Ritratto di pierfra.delsignore
15 ottobre 2024 - 11:59
4
Quindi l'Italia conta per 0.06% nel mondo dell'automotive, cosa vuole l'Italiano retrogrado conta 0, cosa vuole il governo cinese, indiano, Losa Angeles, New York, Washington, Tokyo è quello che poi decide la motorizzazione dominante che è a BATTERIA mettetevelo in testa, ibrida oggi, elettrica in futuro.
Ritratto di Laf1974
15 ottobre 2024 - 14:39
Lucariello, Lucariello forse volevi dire: “Per rilanciare l’auto in Europa serve che abbassiamo i prezzi.”
Ritratto di gainfranco
15 ottobre 2024 - 15:27
non è il 3% dei cinesi che dovrebbe non farci dormire, ma la loro supremazia in fatto di tecnologia, prezzi e qualità dei prodotti , è ora che i costruttori europei si sveglino o rischiano di cadere dal letto !
Ritratto di Velocissimo
15 ottobre 2024 - 22:44
Deficienti, serve qualità, design e prezzi giusti.
Ritratto di AZ
15 ottobre 2024 - 23:15
Furbo.