OMAGGIO AL PASSATO - Al Sema 2015 di Las Vegas, che apre fra pochi giorni, la Mazda presenta due prototipi basati sulla recente
Mazda MX-5 (da cui deriverà, giova ricordarlo, la Fiat 124 Spider): la MX-5 Spyder e la MX-5 Speedster esaltano dichiaratamente la vocazione rétro del modello di serie, accentuandone al contempo gli aspetti rétro.
SENZA TETTO - La Mazda MX-5 Speedster (a destra nella foto) è la più estrema tra le due: monta cerchi di 16” (con canale di 8” e pneumatici 225/50), al posto del parabrezza non c’è altro che un frangivento e della capote non c’è più traccia. Se si aggiunge che porte e scocca dei sedili sono in carbonio, la riduzione di peso non può che essere drastica: 943 kg quello dichiarato dalla Mazda, sufficienti per rendere esuberante il temperamento del 2.0 aspirato di serie da 158 CV - il rapporto peso/potenza migliora del 20% rispetto al modello di serie, e anche la guidabilità dovrebbe trarre vantaggio dall’assetto ribassato di 30 mm.
IN BIKINI - La Mazda MX-5 Spyder è invece caratterizzata da una capote chiamata dalla Mazda “bikini top”: attillata e non ripiegabile. Più che una concept, sembra l’interpretazione in chiave sportiva di un preparatore - pronta ad arrivare su strada. I cerchi sono di 17”, con pneumatici 225/45 (curiosamente, con il canale di 8”, risultano meno sporgenti rispetto a quelli della Speedster, a causa di un offset leggermente maggiore), mentre gli interni in pelle sono la concessione a un lusso che ben si accorda con lo spirito non estremo di questo prototipo (anche se non mancano, al pari della Speedster, particolari in carbonio sulla carrozzeria). Anche la Spyder monta il 2.0 aspirato da 158 CV.