LA PRIMA IBRIDA - Una tappa fondamentale della transizione verso l’elettrico della Mercedes è Affalterbach, paesino di neanche 4.500 anime a mezzora di macchina da Stoccarda e sede dell’azienda che dal 1990 si occupa di costruire i motori per i modelli ad alte prestazioni della stella a tre punte. Proprio nei reparti della fabbrica Mercedes-AMG nascerà il powertrain elettrificato della nuova GT 63 S E Performance, il primo modello ibrido super sportivo griffato AMG.
TANTA POTENZA E COPPIA - Cuore della Mercedes-AMG GT 63 S E Performance è un sistema ibrido, composto da un V8 biturbo di 4 litri di cilindrata montato anteriormente e da un motore elettrico sincrono a eccitazione permanente che fornisce trazione all’assale posteriore. Questo schema, spiegano gli ingegneri della casa di Stoccarda, garantisce una distribuzione dei pesi ottimale, nonché di sfruttare appieno l’enorme coppia disponibile, pari a 1.400 Nm. Anche la potenza - erogata con un’immediatezza sconosciuta alle tradizionali supersportive con il solo motore a scoppio, assicura la Mercedes - è fuori dal comune: in totale, combinando l’apporto dei due propulsori, il raffinato sistema di trazione integrale variabile AMG Performance 4Matic+ scarica sull’asfalto 843 CV.
UN PRODIGIO DI BATTERIA - La scheda tecnica della Mercedes-AMG GT 63 S E Performance, com’era logico attendersi, rivela numeri impressionanti anche alla voce prestazioni. La Mercedes-AMG più potente di sempre promette uno scatto da 0 a 100 km/h in appena 2,9 secondi, mentre ne dovrebbero servire meno di dieci, sempre con partenza a ruote completamente ferme, per infrangere il muro dei 200 km/h. La velocità massima è di ben 316 km/h. All’interno di un complesso meccanico così avanzato, due sono i componenti di cui i tecnici della stella a tre punte vanno particolarmente fieri. Il primo, sembrerà scontato, è il motore elettrico: accoppiato a un cambio robotizzato a due rapporti e a un differenziale elettronico a slittamento limitato, con i suoi 204 CV contribuisce in maniera decisiva al raggiungimento di performance così elevate. Il secondo, vero punto d’orgoglio per gli uomini di Affalterbach, è la batteria ad alte prestazioni da loro progettata. Pesa solo 89 kg ed è dotata di un sofisticato sistema di auto-raffreddamento basato sullo scorrimento di un liquido non elettricamente conduttivo intorno a ognuna delle 560 celle presenti nel pacco. Non si tratta, come del resto la tipologia di vettura sulla quale è montata suggerisce, di una batteria pensata per garantire lunghe percorrenze in elettrico (senza il V8 acceso si possono percorrere al massimo 12 km), quanto piuttosto di un accumulatore di energia in grado di fornire un boost di potenza immediato, con un picco di 204 CV erogati per un tempo massimo di dieci secondi. L’effetto decollo, insomma, sembrerebbe garantito.