IL LISTINO - Ottocento euro. A tanto ammonta il sovrapprezzo applicato alle versioni a 5 porte della Mini rispetto alle 3 porte, che sono di ben 16 cm più corte (398 contro 382 cm). Questa cifra permette di ottenere indubbi vantaggi, grazie alla maggiore praticità della Mini più grande e ad un abitacolo più generoso per passeggeri e relativi bagagli. In attesa delle
Mini 5 porte in versione One e One D, che debutteranno in autunno, il listino (in vigore dal 1° luglio) si compone di due motori a benzina e altrettanti diesel con prezzi a partire dai
21.500 euro della Mini Cooper con il tre cilindri 1.5 da 136 CV. La Cooper D (1.5 da 116 CV) è offerta a 22.750 euro che diventano rispettivamente 24.150 e 25.450 euro con i pacchetti Business e Business XL. Per mettersi al volante della Cooper S (motore 2.0 4 cilindri da 192 CV) occorre staccare un assegno da 25.750 euro, mentre per la Cooper SD (2.0 da 170 CV) il prezzo è pari a 27.100 euro (28.150 e 29.400 con i pacchetti Business).
LE DOTAZIONI - Il pacchetto Business include il climatizzatore automatico bizona, i sensori di parcheggio posteriori, i comandi multifunzione al volante, il bracciolo anteriore regolabile, il Bluetooth e, solo sulla Cooper SD, anche il volante sportivo in pelle a tre razze e i fendinebbia. Quello Business XL aggiunge: navigatore satellitare con schermo da 6,5 pollici, sensore fari e pioggia, Mini Connected (una serie di app per informazione e intrattenimento), chiamata di emergenza e TeleServices (filo diretto con la concessionaria). Come da tradizione Mini, sono numerosi i pacchetti di optional disponibili che promettono al cliente un vantaggio compreso tra il 10 e il 27% sui singoli equipaggiamenti. Di serie per tutte le versioni, fra gli altri: 6 airbag, “clima” manuale, radio con display a 4 righe, Usb, ingresso Aux, sistema start&stop, avviamento senza chiave e, indicatore di pressione pneumatici.