NEWS

Nella prima metà del 2019 meno incidenti ma più vittime sulle strade

di Paolo Alberto Fina
Pubblicato 16 dicembre 2019

Gli ultimi dati dell’Istat fotografano la situazione degli incidenti sulle strade italiane.

Nella prima metà del 2019 meno incidenti ma più vittime sulle strade

DA GENNAIO A GIUGNO - È in chiaro-scuro il bilancio degli incidenti stradali nella prima metà del 2019, come testimoniano i dati raccolti dall’Istat ed elaborati dall’Automobile Club d’Italia. Dal 1 gennaio al 30 giugno, infatti, nel nostro Paese sono stati registrati 82.048 incidenti con feriti, l’1,3% in meno rispetto agli 82.942 dei primi sei mesi del 2018, mentre i feriti sono diminuiti del 2,9% a 113.765. È peggiorato invece il bilancio delle vittime, passate dalle 1.480 di gennaio-giugno 2018 alle 1.505 di quest’anno: l’incremento maggiore è avvenuto in autostrada, con il 25% di decessi in più, contro lo 0,3% in più nelle strade extraurbane e il 3,0% in meno nelle strade di città.

OBIETTIVI LONTANI - L’incremento fra gennaio e giugno allontana ulteriormente l’obiettivo europeo di riduzione delle vittime della strada, che prevede un calo del 50% entro il 2020 rispetto ai dati del 2020: rispetto al primo semestre del 2010, il miglioramento è solo del 23,6%. Dai dati emerge inoltre che l’eccesso di velocità, l’uso del cellulare alla guida e il mancato utilizzo delle cinture di sicurezza sono le infrazioni più ricorrenti: fra gennaio e giugno 2019, la Polizia Stradale ha elevato rispettivamente il 38%, il 15% e il 7,5% di multe in più rispetto ai primi sei mesi dell’anno scorso.



Aggiungi un commento
Ritratto di Fdet_
16 dicembre 2019 - 19:00
Il fenomeno del cellulare alla guida è diventato sempre più pericoloso. Con l'avvento dei social praticamente siamo tutti totalmente infognati nel telefono, c'è chi riesce ancora ad avere lucidità nel capire che non bisogna usarlo e chi invece praticamente lo fa quasi per obbligo. Passeggiando ultimamente ci faccio caso e vedo un sacco di gente che appoggia il telefono sul volante con una naturalezza disarmante. Per non parlare poi di alcuni AUTISTI FLIXBUS, durante un viaggio che mi è capitato di fare pochi mesi fa, con il pullman a 100 all'ora in autostrada, in curva, di notte, prendono il telefono, scorrono le storie Instagram, vedono qualche messaggio WhatsApp, come se nulla fosse. La cosa sta diventando veramente allarmante. Poi ste notizie ogni weekend di miei coetanei, praticamente, che si schiantano con il ritmo di 5 o 6 alla volta mi spezza il cuore. Ovviamente per prendere provvedimenti aspetteremo la classica tragedia.
Ritratto di Pavogear
16 dicembre 2019 - 20:42
O come i dementi che vedo, purtroppo anche tra gente che conosco e con cui andavo a scuola fino a qualche anno fa, che si fanno le storie su Instagram mentre stanno guidando, soprattutto alle 3 di notte con la musica a palla e di ritorno dal locale di turno. Cose da matti. Tante volte mi chiedo se sia così difficile tenere il cellulare in tasca quel tanto che basta per arrivare a casa oppure usarlo solamente come navigatore o in vivavoce per le chiamate, perché io lo trovo facilissimo. Eppure per tanti altri pare sia impossibile
Ritratto di Mbutu
16 dicembre 2019 - 19:58
Che poi, lungi da me voler giustificare, posso capire il telefono: magari non l'hai accoppiato e ti arriva la telefonata. Posso capire l'eccesso di velocità: hai fretta o non hai visto il cartello. Ma la cintura. Quanto devi essere messo male per non mettere la cintura?
Ritratto di Andre_a
16 dicembre 2019 - 20:27
Con la piccola differenza che chi non mette la cintura crea pericolo solo a se stesso, non agli altri. Fosse per me, non sarebbe neanche obbligatoria.
Ritratto di Pavogear
16 dicembre 2019 - 20:46
No fidati. Ok se viaggi da solo e crei pericolo per te e basta. Ma pensa a quei casi in cui sei, per esempio, con gli amici e devi alzare la voce per fargli mettere la cintura dicendo che se ti fermano poi sono cavoli amari per te: in quel caso l'obbligo della cintura mette al sicuro anche loro da possibili conseguenze e credo che sia giusto così considerando che comunque la responsabilità di chi si ha a bordo è in ogni caso di chi guida
Ritratto di Andre_a
16 dicembre 2019 - 23:50
@Pavogear: non ci vedo differenza. Se il passeggero non si mette la cintura, mette in pericolo solo se stesso e, forse, le altre persone che liberamente scelgono di stare nella stessa macchina. Ovviamente intendo il pericolo di farsi del male, non quello di essere multati
Ritratto di Mbutu
16 dicembre 2019 - 21:00
Andre_a, come ho detto non volevo minimizzare le altre infrazioni. È solo che la cintura è qualcosa di talmente elementare ed in cui sei soggetto totalmente attivo che non riesco ad immaginarmi una ragione per non metterla.
Ritratto di Andre_a
16 dicembre 2019 - 23:57
@Mbutu: ma certo, capisco e condivido il tuo preambolo, volevo solo dire che capisco maggiormente chi non si mette la cintura: magari gli da fastidio e sa che se non se la mette non fa male a nessuno. Gli altri comportamenti invece mettono in pericolo il prossimo e faccio più fatica a capirli.
Ritratto di Pavogear
16 dicembre 2019 - 20:38
Ma questo articolo non era già venuto fuori riferito al 2018? Sbaglio o ogni mese ricompare con un periodo di riferimento diverso? Il titolo è sempre quello e l'immagine pure, cambia solo il periodo dell' indagine. Mah...
Ritratto di GinoMo
17 dicembre 2019 - 10:08
è lo stesso aggiornato coi nuovi dati
Ritratto di Oxygenerator
17 dicembre 2019 - 09:58
Questo ci insegna che la strada per raggiungere un’accettabile civiltà automobilistica é lunga e che il rispetto per sé e per gli altri viene prima, molto prima, del proprio compiacimento per le capacità o le doti che presumiamo di avere alla guida. Non siamo infallibili. Non riusciamo a fare tutto, tutto insieme. Dovremmo saperlo.
Ritratto di herm52
17 dicembre 2019 - 10:44
Quando il gatto non c'è i topi ballano; ma anche se i gatti ci fossero le misure per contrastare le infrazioni si sono dimostrate molto esigue comunque valutate da certi AUTISTI molto poco convincenti.
Ritratto di Papozzo
18 dicembre 2019 - 11:51
Oramai siamo in un punto di non ritorno talmente siamo sicuri di noi stessi. Di controlli ci lamentiamo se fanno cassa , però x noi tutti l'importante è essere trasgressivi di natura, perché tanto noi siamo quelli che dicono " figurati se proprio ha me deve succedere ". Le regole vanno rispettate punto, non ci sono se o ma che tengano; a meno che visto che parlano di guida autonoma non facciano le macchine che al momento che prendi il telefono o sei ubriaco o non rispetti la segnaletica stradale o altro, la macchina intelligentemente rallenti di conseguenza la velocità o addirittura la faccia accostare in sicurezza. È un sogno lo so' ma se vogliamo parlare di sicurezza dobbiamo prima farci sempre e comunque un esame di coscienza x rispettare noi stessi e il prossimo. Ben venga tutto quello che può essere tecnologia x aiuto e non x condanna trasgrestiva.

PREZZI CARBURANTI

SCOPRI I PREZZI DEI DISTRIBUTORI VICINI A TE
Prezzi medi in Italia
Rilevazione di sabato 05 aprile

LE ULTIME NEWS

I VIDEO

  • Con 145 CV e la trazione 4x4, la Jeep Avenger 1.2 4xe si guida con piacere sull’asfalto e si difende bene anche sui terreni più “difficili”. Non grande il baule e poco “attrezzati” i posti dietro. Qui il primo contatto.

  • La variante ibrida ricaricabile della C10 promette un’autonomia di 145 km con il solo aiuto della batteria e ha un 1.5 a benzina che funge esclusivamente da generatore di corrente. Vediamo come va su strada. Qui il primo contatto.

  • La Dacia Bigster è una crossover comoda, con interni ampi e che non costa un’esagerazione. La versione full hybrid da 156 CV è vispa e fluida, ma non molto agile. Qui il primo contatto.

Le notifiche push sono disabilitate in questo browser