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Nel 2022 prodotte 4,5 milioni di auto in meno

Pubblicato 20 dicembre 2022

La crisi a livello globale ha fatto calare la produzione automobilistica in modo sensibile negli ultimi anni. Ecco un po’ di numeri.

Nel 2022 prodotte 4,5 milioni di auto in meno

Nel 2022 la carenza di semiconduttori è costata alle case automobilistiche altri 4,5 milioni di macchine. È la minore produzione a livello planetario calcolata dalla società americana Auto Forecast Solutions (AFS). Per il 2021 la Alix partner aveva contabilizzato 7,7 milioni di auto fabbricate in meno. Secondo il ceo della AFS, Joseph McCabe, la crisi penalizzerà il comparto anche l'anno prossimo, anche se i danni saranno più limitati: 3 milioni di vetture prodotte in meno.

La “tempesta perfetta” che si è abbattuta sull'industria dell'auto (e non solo) ha comportato un calo pesante della produzione mondiale. Nel 2019, prima della pandemia, secondo i dati dell'International Organization of Motor Vehicle Manufacturers (OICA), erano stati raggiunti i 91,183 milioni di esemplari, crollati a 77,712 milioni nel 2020 (quando numerosi stabilimenti erano rimasti chiusi per settimane per via delle restrizioni imposte per contenere la diffusione del Covid) e risaliti solo parzialmente nel 2021 a 80,145 milioni.

Al Salone di Detroit, il presidente Joe Biden aveva anticipato politiche per riportare la produzione dei microprocessori nella nazione in cui sono nati, ossia gli Stati Uniti. L'Unione Europea ha varato un piano da 43 miliardi a sostegno degli investimenti nel settore per ridurre la dipendenza comunitaria da questi strategici componenti.

Con lo sforamento anche nel 2023, la crisi dei semiconduttori appesantirà il comparto per almeno altri 12 mesi, oltre ai due anni precedenti. A pagare il prezzo della situazione sono soprattutto i consumatori, in particolare quelli con minori disponibilità economiche. Quasi tutti i costruttori hanno deciso di riservare i preziosi microprocessori ai modelli più redditizi e talvolta anche quelli vengono consegnati con la promessa di successivi aggiornamenti.

Sia Toyota, il primo gruppo al mondo, sia Stellantis, la società nata dalla fusione tra FCA e PSA, hanno già anticipato colli di bottiglia per il primo trimestre del prossimo anno con possibili ripercussioni sui tempi di consegna delle auto già ordinate. La situazione dovrebbe poi progressivamente migliorare: un po' per via dei nuovi contratti di fornitura e un po' per via del calo della domanda (dal punto di vista congiunturale non esattamente una buona notizia).

L'analisi della AFS conferma che i gruppi più colpiti sono soprattutto americani e europei. Stellantis avrebbe dovuto sacrificare una produzione pari a quasi 1,5 milioni di auto, seguita da General Motors con quasi 1,3 milioni e da Ford con circa 800.000. Si tratta di volumi considerati “non più recuperabili”. Anche Toyota avrebbe perso circa 800.000 macchine, qualcosa in più rispetto al gruppo Volkswagen. Praticamente insignificanti le perdite attribuite alle case cinesi, che sollevano ulteriori dubbi sulle ripetute chiusure di vari stabilimenti all'interno del Celeste Impero. L'interruzione della filiera sembra aver lasciato indenni i marchi della Cina, che non a caso hanno avviato in questi mesi una grande offensiva europea, escludendo ritardi nelle consegne.



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Ritratto di alveolo
20 dicembre 2022 - 14:32
Sarà anche vero ma c'è decisamente tanto che non va in questa narrazione. Dopo un anno pieno pieno, ma direi anche ben di più, di tale situazione ancora non riescono a venirne a capo e a rimettere tutto sostanzialmente in riga? Cioè è una cosa fatta passare per essere ipoteticamente destinata a rimanere in essere fino alla fine dei tempi? --- Inoltre, riversare i semiconsuttori sui modelli più redditizi? Bah, la Panda continua a vendere mentre la Tonale pare non ingrani, giusto per dirne una di situazioni che non corrispondono. - Magari è semplicemente un rimescolamento, largamente condiviso, per puntare i listini generalmente al rialzo. E rialzi non certo indifferenti guardando i prezzi attuali rispetto a giusto pochi anni fa. In una tale momentanea condizione di più domanda che offerta a pochi verrà da lamentarsi dei -nuovi- prezzi. A nuovo livello di prezzi oramai assodato, i semiconduttori magari torneranno tranquillamente ad abbondare
Ritratto di lovedrive
20 dicembre 2022 - 19:23
il mio meccanico mi ha detto , che le panda nuove non hanno piu i sensori posteriori. servono per la tonale. alla mercedes su certi modelli hanno tolto il portellone automatico e ... solo per poterle consegnare. mi sembra assurdo che ormai non riescono a produrre questi semiconduttori in europa. dopo 2 anni ce la possiamo fare ... o no?
Ritratto di Epower
21 dicembre 2022 - 09:20
Per costruire industrie in Europa capaci di sfornare chip moderni con processo produttivo di pochi nm serviranno dai 5 ai 10 anni. Due anni dall'inizio della crisi sono buoni per capire dove costruirle e avere i nulla osta. Altro che produrli. Non si parla di sfornare pane, con tutto il rispetto per i panettieri. Abbiamo vissuto decenni con il pensiero comodo che le impresi in Cina e Taiwan ci avrebbero dato tutti i chip necessari in tempo minimo. Non ci siamo mai posti il problema che il vento girasse.
Ritratto di Oxygenerator
21 dicembre 2022 - 11:03
Concordo.
Ritratto di Zonamorta
21 dicembre 2022 - 11:42
Vale sempre il detto: voler la moglie ubriaca e la botte piena...
Ritratto di AndyCapitan
21 dicembre 2022 - 12:56
4
Esatto...non è così facile se i taiwanesi hanno il monopolio....ma forse non tutte le cose vengono per nuocere....meno auto prodotte più salute per tutti...aria più pulita e meno consumismo....dai su...mi pare una baggianata cambiare l'auto ogni due o tre anni tanto per sport....un auto deve durare almeno dagli 8 ai 16 anni!....almeno fino a qualche anno fa...ora è facile che non ci arrivino!
Ritratto di Zonamorta
21 dicembre 2022 - 14:17
Le elettriche di sicuro no... e questa sarebbe ecologia??? In famiglia abbiamo una micra da 24 anni, la usiamo poco, ci mettiamo 30 euro di benzina al mese, e ci durerà per altri 24 anni... più ecologici di così!!!
Ritratto di alveolo
21 dicembre 2022 - 14:30
xEpower. Non era quello il senso del messaggio. Di telefonini, televisori (e panda, oltre che dr) il mercato abbonda, e di chip ne servono anche per essi... Volere è potere, a quanto pare
Ritratto di Epower
21 dicembre 2022 - 15:03
Tralasciamo il fatto che un televisore o un telefonino di bassa fascia ha una quantità irrisoria di silicio rispetto a un'auto, e che non puoi commercializzare un'auto con soli 2/3 dei chip. Se non sei addentro alla materia te lo dico io: perfino Apple sta avendo -grossi- problemi di ritardi e approvvigionamenti, pur strapagando TSMC per avere priorità rispetto alla concorrenza. Il mercato non abbonda affatto di chip.
Ritratto di lovedrive
21 dicembre 2022 - 14:56
ma ne vengono già prodotte in italia: Sul territorio italiano sono due le società attive: STMicroelectronics e Wuxi Xichanweixin Semiconductor, che dal 2019 è proprietaria di LFoundry, attiva in Abruzzo, ad Avezzano, dove vengono prodotti anche sensori d'immagine da destinare al settore automotive. ed in due anni magari anche queste società dovrebbero riuscire ad aumentare la produzione, visto che sanno come si fa. la vostra mi sembra molto una mentalità: non voglio e perciò non ci riesco.
Ritratto di Epower
21 dicembre 2022 - 15:10
Ho un parente che ha lavorato in ST e conosco lo scenario. Stai paragonando uno stabilimento (ottimo, moderno, un vanto italiano), con le città (per dimensione, dove vivono letteralmente migliaia di persone all'interno) degli impianti taiwanesi e cinesi. Se vogliamo parlare nel concreto ok, ma qui mi esce solo un sorriso. Non ci conosciamo, quindi lascia stare la mia mentalità. Si possono costruire delle fab come hanno in estremo oriente, ma prima che l'Europa si possa distaccare dal cordone ombelicale passerà molto tempo. Vogliamo e riusciremo ma i tuoi "2 anni" sono di un'ingenuità che fa tenerezza.
Ritratto di lovedrive
22 dicembre 2022 - 13:27
si, si , poi voi siete tutti cosi intelligenti, che alla fine sapete solo parlare o risolvete niente. ma l'importante è parlare alla grande , ha ha.
Ritratto di Goelectric
20 dicembre 2022 - 15:41
Mah, non é per fare il complottista, ma a me sembra che si sta facendo di tutto per non vendere le auto, dai prezzi stratosferici, alla mancanza di componenti, alla benzina che fino a poco tempo fa stava sui 2 €, all elettrico che non convince, all usato che si rivaluta come una youngtimer, mah, forse ci capisco poco io, ma a me sembra tutta una grandissima str...ta
Ritratto di Zonamorta
20 dicembre 2022 - 16:40
Semplice... non aveva senso per i clienti, ma per i costruttori ovviamente si, cambiare auto ogni 6/7 anni per essere figo... figuriamoci adesso... più scuse, meno auto prodotte, ma prezzi più alti e il ricavo c'è lo stesso... siamo sicuri che l'elettrico non sia fumo negli occhi????L'idrogeno è già una realtà, pero è ben messo di lato... fai il pieno di idrogeno, lo bruci generando elettricità e la mandi in diretta al motore elettrico e non hai nemmeno bisogno delle batterie... Dieselgate e Quatargate insegnano...
Ritratto di RubenC
20 dicembre 2022 - 17:30
2
L'idrogeno non è una realtà perché mancano i distributori e i modelli, perché è una tecnologia altamente inefficiente e con un impatto ambientale più alto dell'elettrico a batteria (con l'idrogeno attuale forse persino più di un'auto termica...), perché è costoso sia per la gestione del singolo veicolo sia per lo sviluppo dell'inesistente infrastruttura. Di auto elettriche ce ne sono più di 10 milioni su strada, di auto a idrogeno solo alcune migliaia concentrate (si fa per dire...) in pochissime aree del mondo (qualche città californiana, giapponese e coreana). Forse se 15-20 anni fa un'azienda solida si fosse buttata con decisione nel settore delle fuel cell e avesse lanciato un modello serio sviluppando al contempo l'infrastruttura, oggi l'11% delle auto nuove sarebbe a idrogeno, ma in questo mondo (nel 2022) l'11% delle auto nuove è elettrico, perché questa è la strada migliore che possiamo prendere per decarbonizzare l'automotive (assieme alla riduzione del parco circolante, soprattutto nei Paesi ricchi). L'idrogeno sarà importante per la transizione ecologica, ma non sulle auto: serve per l'industria chimica e metallurgica, e forse per navi e aerei.
Ritratto di Zonamorta
21 dicembre 2022 - 07:29
Hohihihi paura di aver buttato 50.000 euro nel cassonetto??? AHAHAHAH AHAHAHAH
Ritratto di RubenC
21 dicembre 2022 - 08:22
2
Perché, un'auto a idrogeno potrei usarla davvero senza abitare a Tokyo o a San Francisco? È simpatico il tuo commento, perché dimostra che non riesci a rispondere in modo sensato a ciò che ho scritto, che quindi è corretto (e lo sai anche).
Ritratto di Zonamorta
21 dicembre 2022 - 11:43
E poi si casca dal pero.... AHAHAHAH AHAHAHAH
Ritratto di RubenC
21 dicembre 2022 - 13:12
2
Zonamorta, ok. Ho capito qual è il livello massimo a cui può arrivare una discussione con te.
Ritratto di Goelectric
21 dicembre 2022 - 13:06
Pero non mi sembra nemmeno che le citta siano piene di colonnine per le elettriche...
Ritratto di RubenC
21 dicembre 2022 - 13:24
2
Forse le città del Congo no (senza offesa per i congolesi), ma quelle italiane le colonnine ce le hanno eccome (ci sono circa 25.000 punti di ricarica pubblici nel nostro Paese, contro 2 distributori di idrogeno). Ma la grande differenza fra elettrico e idrogeno è che, anche se in Congo non ci sono colonnine, l'auto elettrica la puoi comunque usare, basta avere la corrente (e quella elettrica è l'infrastruttura più capillare al mondo, molto migliore della rete di distribuzione di carburanti fossili) o un modo per produrla facilmente in proprio (e oggi esiste). Questo è secondo me il grande motivo per cui Tesla ha avuto successo e un'eventuale startup che avesse provato a lanciare un'auto a idrogeno sarebbe fallita clamorosamente. Tesla ha potuto iniziare subito a vendere qualche macchina, perché tanto anche senza colonnine il mezzo rimane utilizzabile su scala locale, e solo dopo ha sviluppato una vera e propria rete di caricatori pubblici. Con l'idrogeno servirebbe invece prima un immenso investimento (molto rischioso) per creare una rete capillare, e solo dopo sarebbe possibile vendere auto. Sempre per questo motivo, esistono Paesi poveri con un'altissima percentuale di elettriche sul circolante come la Giordania, in cui riescono ad andare in giro benissimo anche se le colonnine sono meno che in Italia (soprattutto molte meno rispetto alle elettriche circolanti) e sono stati fatti (soprattutto in un primo tempo) investimenti solo piuttosto modesti per l'infrastruttura.
Ritratto di Goelectric
21 dicembre 2022 - 13:35
Eppure io abito a roma e non in congo, eppure la colonnina piu vicina sta a 1km, e ce ne sono 4
Ritratto di RubenC
21 dicembre 2022 - 14:12
2
Pensa a quanti km è il distributore di idrogeno più vicino.
Ritratto di AndyCapitan
21 dicembre 2022 - 13:01
4
L'auto a idrogeno non può essere di larga scala....12€ al litro...impianti distributivi complicati e costosissimi....circa 15 milioni di euro a stazione...bombole caricate a 700-800 bar...na bomba instabile per strada!
Ritratto di erresseste
20 dicembre 2022 - 15:48
E saranno sempre meno!
Ritratto di Vadocomeundiavolo
20 dicembre 2022 - 16:31
Io dopo 13 mesi di attesa ho disdetto e ho trovato un pronta consegna che mi andava bene. Gli ordini non mancano , non ci sono i pezzi.
Ritratto di giulio 2021
20 dicembre 2022 - 19:24
Guardatevi CNEV Post : Insurance sales second week of december, uno non ci crede neanche a cosa sta facendo BYD in Cina: numeri astronomici, BYD ha fatto 5 volte Tesla, Tesla sembra paragonabile a Lancia in Europa ormai a confronto...
Ritratto di alveolo
20 dicembre 2022 - 20:19
Gli americani pure gli stanno dando una mano. Ci manca poco che abbiano un listino più ristretto a datato persino di Alfa Romeo
Ritratto di lovedrive
20 dicembre 2022 - 19:25
ma 4.5 millioni sono solo il 5% dei 90.000.000 prodotti nel 2019. allora non sarà mica cosa gravi. ogni impresa ha dei sbalzi ben oltre il 5%. vai a capirli.
Ritratto di Zonamorta
21 dicembre 2022 - 07:31
Elettrogate alla porta...
Ritratto di Almeron771
21 dicembre 2022 - 07:10
Bene, ma non benissimo, ancora troppo alto il livello di produzikne globale.Si spera in un futuro migliore dove il livello cali del 50%
Ritratto di Oxygenerator
21 dicembre 2022 - 11:10
È un bene che calino.