ADDIO INCENTIVI - “Gli incentivi destinati all’acquisto non hanno avuto effetti positivi sulla produzione. Dobbiamo prenderne atto e concentrare le risorse sugli investimenti”: con queste parole il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adoldo Urso ha risposto a un’interrogazione da parte di acluni senatori del Partito Democratico riguardante il taglio dell’80% delle risorse per il Fondo Automotive previsto dalla legge di bilancio. Quindi gli incentivi previsti per l’acquisto di nuove automobili previsti per il 2025 non saranno confermati e, con ogni probabilità, lo stesso accadrà anche per gli anni successivi.
FILIERE STRATEGICHE - Per quanto riguarda gli investimenti a cui dedicare le risorse, Urso ha detto di aver firmato ieri un provvedimento che prevede l’apertura di un nuovo sportello per i contratti di sviluppo, finanziato con le risorse del PNRR, dedicato alle filiere strategiche nazionali, tra cui anche il settore dell’automobile. “La dotazione finanziaria da 500 milioni potrà essere integrata per far fronte alle esigenze del settore nel prossimo biennio 2025-2027”, ha assicurato il ministro.
CI PENSI L’EUROPA - In Senato, Adolfo Urso ha sottolineato che la crisi dell’industria automobilistica non è un problema unicamente italiano, ma colpisce tutta l’Europa, come dimostrano i diversi casi di chiusure e licenziamenti. Per questo il governo chiede l’intervento dell’Europa, che dovrebbe rivedere le regole del Green Deal: “Il documento che abbiamo redatto con la Repubblica Ceca non mette in discussione l’obiettivo della decarbonizzazione al 2035, ma chiede di raggiungerlo con un approccio di neutralità tecnologica”, quindi non solamente attraverso le auto elettriche ma anche attraverso i carburanti sintetici e i biocarburanti.