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Norme Euro 7: tutto rinviato a luglio 2022

Pubblicato 17 febbraio 2022

Rinviate le norme che stabiliranno le soglie massime di emissioni dei motori a combustione. A questo punto non entreranno in vigore prima del 2026.

Norme Euro 7: tutto rinviato a luglio 2022

POCA CHIAREZZA E UN RINVIO - Inviso alle Case e invocato dagli ambientalisti, lo spauracchio Euro 7 rimanda ancora la sua apparizione, ora fissata per luglio 2022. Questa decisione scontenta un po’ tutti: i costruttori perché si prolunga l’incertezza e i movimenti green, che vedono allontanarsi l’entrata in vigore di una norma che abbassava di molto le emissioni di automobili e veicoli commerciali leggeri. Ricordiamo che l’attuale regolamentazione Euro 6, con le sue diverse declinazioni, è in vigore dal 2014 e con questo rinvio il successivo step Euro 7 potrebbe diventare effettivo non prima del 2026. Quando la bozza delle regole Euro 7 vide la luce, nell'ottobre 2020, l’associazione dei costruttori tedeschi VDA disse senza mezzi termini che se quei limiti così stringenti fossero stati approvati essi avrebbero segnato la fine dei motori a scoppio (qui per saperne di più).

GIRANDOLA DI DATE - La stessa VDA ha poi ammorbidito la sua posizione nell’aprile 2021 (qui per saperne di più), dopo che una versione meno rigorosa delle normative è stata presentata dall'Advisory Group on Vehicle Emission Standards (AGVES). Si è trattato di un altro falso allarme perché neanche quella bozza è andata in porto. Ad oggi gli step di questo regolamento sono già 3: la stesura definitiva degli standard proposti dalla Commissione Europea era stata prevista per il quarto trimestre del 2021, è stata poi spostata al 5 aprile 2022 e ora è stata rinviata ulteriormente al 20 luglio 2022. Una portavoce delle istituzioni europee ha detto ad Automotive News Europe che “ è importante garantire una preparazione accurata di questa proposta. Sulla base dell'analisi svolta finora, la Commissione sta lavorando per presentare una proposta concreta entro la fine di luglio". La stessa persona ha fatto presente che lo standard Euro 7 è il primo che intende regolamentare contemporaneamente le automobili, i furgoni e gli autocarri commerciali.

ALLARME INDUSTRIALE E AMBIENTALE - L’Associazione per il controllo delle emissioni tramite catalizzatori ha scritto una lettera aperta a Thierry Breton, il commissario europeo per il mercato: "Siamo molto dispiaciuti per questo ulteriore rinvio. Questo rinvio è allarmante per l’industria europea nel settore del controllo delle emissioni dato che comporterà ulteriori ritardi nel processo di adozione di Euro 7, inclusa la sua possibile data di attuazione". Preoccupate anche, per una bizzarra eterogenesi dei fini, associazioni ed enti di ricerca ambientali. L’associazione di difesa dell’ambiente Transport & Environment ha scritto alla Commissione Europea dicendo che “il ritardare la pubblicazione di nuove norme sulle emissioni per i veicoli ostacola in maniera inaccettabile gli sforzi dell'UE per diminuire l'inquinamento atmosferico causato dal trasporto su strada. Dato che il lavoro preparatorio è completo, T&E non vede alcuna giustificazione per questa dilazione se non le pressioni dell'industria automobilistica". 

L’AUTOMOTIVE È NELL’INCERTEZZA - Transport & Environment ha esortato a rendere pubbliche le proposte entro la data precedentemente pubblicata, e cioè il 5 aprile, anche nell’ottica dell’industria: "Rispettare questa data aumenterà la possibilità che le norme Euro 7 entrino in vigore entro il 2025 garantendo così l’applicazione per almeno un decennio ai motori a combustione e per almeno un ciclo di produzione dei veicolo, riducendo così gli oneri della nuova normativa per le case automobilistiche". L’associazione delle case automobilistiche europee, Acea, a fine gennaio auspicava che i legislatori "raggiungessero rapidamente un accordo nel 2022 per dare sia un orizzonte chiaro al settore sia il tempo necessario per affrontare i cambiamenti a livello di business plan e di ingegneria". Nel giugno 2021 Acea riteneva possibile come data di entrata in vigore delle norme Euro 7 il 1° settembre 2025, che dava al settore 4 anni per prepararsi: ritardare la pubblicazione del regolamento Euro 7 non renderebbe più fattibile quella data.

E L'ITALIA? - L’incertezza è anche a livello dei singoli Stati: il ministro Cingolani ha infatti detto che lo stop, nel 2035, per le auto con motore a combustione è per l’Italia una “posizione orientativa” (qui per saperne di più). Una cosa sembra probabile: le norme Euro 7 potrebbero non rendere più convenienti le utilitarie con motore a scoppio rispetto a quelle elettriche perché il costo delle batterie continua a scendere mentre quello dei motori classici sale proprio per la crescente complessità dei dispositivi antinquinamento. Non è un caso che il futuro motore Euro 7 di Stellantis sarà montato anche sui veicoli commerciali e non sarà quindi di piccola cilindrata (leggi qui la notizia).



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Ritratto di Quello la
17 febbraio 2022 - 10:26
"Del doman non c'è certezza". Ma nemmeno dell'oggi, a quanto pare.
Ritratto di Miti
17 febbraio 2022 - 10:46
1
La meravigliosa " politica green " europea che da l'ennesimo ottimo risultato. E , come in una gara che corri da solo ...ma ce la fai arrivare l'ultimo. E non una volta ma sempre.
Ritratto di Quello la
17 febbraio 2022 - 11:08
:-))) un poeta!
Ritratto di Miti
17 febbraio 2022 - 12:34
1
Quando fanno così sono tre possibilità : 1. Visto la tempistica, lasceranno che si rompono i ...oglioni quelli che verranno dopo di loro ( ovviamente parlo della politica "green" europea ) , 2. Non abbiamo nemmeno la pallida idea di cosa e come dobbiamo fare , anche se l'iniziativa è stata nostra ( parlo ovviamente della politica "green" europea ) , 3. Sono troppi i soldi che le tasse sui carburanti portano a tutti i paesi, come possiamo fare senza ? ( ovviamente parlo della politica "green" europea).
Ritratto di mrk75
17 febbraio 2022 - 17:31
Hai centrato perfettamente il concetto. Casualmente all'indomani della pubblicazione della Norvegia di quanti denari in meno ha incassato di accise per la sua politica green, tutti si sono messi sul chi va la. Per primi noi.
Ritratto di Biondi stefano
18 febbraio 2022 - 09:21
Ma i bravi e civici politici e cittadini della Norvegia, troveranno la soluzione "sostenibile".
Ritratto di mrk75
18 febbraio 2022 - 09:25
Certo che la trovano sostenibile. Il petrolio ed il gas che esportano hanno toccato prezzi stellari. Sono molto bravi a fare i busoni con le ciap degli altri
Ritratto di Biondi stefano
18 febbraio 2022 - 09:52
É la legge di mercato,domanda/offerta. Credo che il problema primario italiano,sia ľevasione fiscale e i politici corrotti. Se non risolviamo questo......
Ritratto di Quello la
18 febbraio 2022 - 09:53
Urca, caro Stefano, si vola alto.., come siamo arrivati a questo?
Ritratto di Alvolantani
18 febbraio 2022 - 11:54
Secondo me il motivo del rinvio è abbastanza semplice, l' Euro 7 metterà di fatto in crisi molti costruttori (già in crisi tra l'altro), costringendoli ad eliminare molti modelli di fascia "entry level", perché non sarebbero più redditizi. L' Euro 7 inpone standard molto complessi e, per rientrare nei costi, si potrà applicare solo a motorizzazioni più alte di cilindrata e questo è un bel problema per chi costruisce auto.
Ritratto di Quello la
18 febbraio 2022 - 12:18
Concordo con il carissimo Alvolantani (ormai i nomi... che confusione), ma aggiungerei che il problema è di chi costruisce auto... di categoria inferiore. Per gli altri è - al massimo - un fastidio, una difficoltà, talvolta un'opportunità.
Ritratto di Alvolantani
18 febbraio 2022 - 14:27
Lo so, il nome è nato come provocazione mettendo nel finale "antani", la famosa parola del film Amici Miei, ma garantisco di non essere un troll. Hai fatto una riflessione molto intelligente in realtà, per qualcuno sarà addirittura un' opportunità, a questo non avevo pensato, ma è assolutamente vero, bisognerà capire chi saprà trarne profitto.
Ritratto di Sdruma
17 febbraio 2022 - 10:33
3
il costo delle batterie scende dove? Qua i prezzi del litio son sempre più su, tutti i semiconduttori volano a cifre da tecnologia premium e palladio, rame e cobalto sono a prezzi fuori mercato. Dove ha preso alvolante questo dato scusatemi?
Ritratto di Vittorio Popoli
17 febbraio 2022 - 11:05
La tendenza al ribasso del costo per kWh sembra proseguire nonostante i rincari, si trovano ancora notizie di questo tipo. Se poi le cose cambieranno...
Ritratto di deutsch
17 febbraio 2022 - 13:04
4
@sdruma un leaf di 8 anni fa costava più di quella odierna pur avendo un pacco batterie grande la metà e niente adas e aggeggi tecnologici. per contro le termiche sono aumentate di prezzo nello stesso lasso di tempo
Ritratto di Sdruma
17 febbraio 2022 - 15:31
3
si perché il settore auto è a filiera lunga, i rincari che si vedono sugli indici delle materie prime oggi, si rifletteranno nel trimestre successivo. Ovvio che anche le endotermiche sono aumentate, ma posso garantirti di aver ricevuto pochi giorni fa l'ennesima mail di aumento di un'auto elettrica a listino. Fosse per me costerebbero sempre meno senza A o B, ma semplicemente se si arriva a marzo con questi prezzi, le future produzioni saliranno di prezzo per forza.
Ritratto di deutsch
17 febbraio 2022 - 17:05
4
al di la del momento particolare e degli aumenti conseguenti, l'aumento generalizzato deriva dal fatto che le dotazioni cambiano (vedi adas, sensori, cerchi , vetri scuri navigatori, connessioni cellulari ect) la normativa di sicurezza ed ecologica sempre più costosa per rispettarla. resta un dato inequivocabile, il prezzo delle elettriche, nonostante tutto è sceso, quello delle termiche è aumentato ed il divario continua a stringersi
Ritratto di Sdruma
17 febbraio 2022 - 18:41
3
Però ripeto, il calcolo del divario andrebbe fatto quando la filiera in aumento raggiungerà il prodotto finale, so solo che una 500e come mi ritrovo ora costa di più di quando me l'ha passata la ditta. Non sto a polemizzare su quello che dici, riporto solo quello che leggo dalle analisi dei vari fondi di investimento.
Ritratto di federico p
17 febbraio 2022 - 10:37
2
C'è poco da dire o da fare. Chi è appassionato di motori gli piace il classico rumore dato da quelli a combustibile tradizionale, ma ormai il Green edile progresso ci stanno obbligando ad avere solo auto elettriche, quindi chi comanda decida una data per il funerale del vecchio motore a scoppio e basta. È inutile questo tira e molla,ormai vogliono fare così? Si decidessero e togliamo questi problemi, sicuramente spariranno dal listino le auto per la classe operaia almeno nei primi anni,ma poi ci abitueremo
Ritratto di Ricci1972
17 febbraio 2022 - 11:45
3
Concordo, ma temo che ormai l'Europa conta troppo poco come mercato, non potrà mai imporre la propria linea a tutti i costruttori mondiali, e nemmeno ai suoi che si confrontano con il mercato globale
Ritratto di andi9
17 febbraio 2022 - 10:40
Norme folli europeee impossibili da rispettare e che faranno lievitare in modo assurdo i costi, eliminatele e basta con la dittatura estremista pseudo ambientalista europea! Le Euro 6 sono già pulitissime
Ritratto di Vittorio Popoli
17 febbraio 2022 - 11:07
Stellantis produrrà un motore Euro /, se ce la fa lei ce la faranno anche altri
Ritratto di Vittorio Popoli
17 febbraio 2022 - 11:26
Euro 7, pardon
Ritratto di Volpe bianca
17 febbraio 2022 - 10:47
È tutto un tripudio di date, di proclami, di proiezioni, di percentuali, di dati di vendite, dati di produzioni, di aumenti, di ribassi...... e poi di puntuali smentite, ritardi..... L'incertezza regna sovrana.
Ritratto di Tu_Turbo48
17 febbraio 2022 - 18:12
@Volpe Bianca Concordo con te.
Ritratto di fastidio
17 febbraio 2022 - 12:15
8
Meglio, così gli euro 6 avranno più vita.
Ritratto di Goelectric
17 febbraio 2022 - 12:24
Con buona pace di alvolantino, che sta tentando di suicidarsi legato a qualche pala eolica....
Ritratto di SSS94
17 febbraio 2022 - 13:04
Ottima notizia! Potrò usare i miei attuali mezzi qualche anno in più prima che cominceranno i ricatti pseudo-ambientalisti! Sperando in ulteriori rinvii!
Ritratto di alvolantone
17 febbraio 2022 - 13:41
Ottime notizie tutti i rinvii che si leggono negli ultimi giorni. Significa che si inizia a comprendere.
Ritratto di Ricci1972
17 febbraio 2022 - 14:03
3
Potremo continuare ancora per un po a circolare grazie al succo di dinosauro invecchiato 100 mln di anni in roccia, vuoi mettere la sciccheria :-)
Ritratto di Clash
17 febbraio 2022 - 14:12
10 mesi di illusione per chi, alla nafta, ci crede ancora,
Ritratto di Oxygenerator
17 febbraio 2022 - 14:50
Ma c’è bisogno di un euro7 ? Han già deciso la svolta elettrica, no? C’è una data. Quindi lasciamo stare le cose come stanno e facciamo in modo che le persone possano avere il tempo di adattarsi senza ulteriori rotture di kog…i. Tanto chi vuole e puó, all’elettrico ci sta già pensando. Poche cose, ma certe. Punto. Evitiamo se possibile ulteriori balzelli e complicazioni.
Ritratto di TheViking
17 febbraio 2022 - 15:10
In parte è vero, in parte secondo me (e magari mi sbaglio... vedremo) si stanno anche mettendo al riparo da quello che potrebbe essere un "assalto al treno" nel 2033/34 (qualora venisse confermata la data del 2035 per lo stop alle immatricolazioni di veicoli con un ICE) di persone desiderose di comprare vetture a benzina o diesel nuove allo scopo di tenersele quanto più a lungo possibile. In questo scenario posso capire il voler introdurre una normativa EURO 7 (e magari anche una EURO 8 nell'intorno del 2031/32 forse?) prima della "botta" del 2035. Sicuramente non l'avrei tirata così per le lunghe, ma ci sarà un braccio di ferro in corso tra case automobilistiche e ministeri competenti con promesse, minacce, proposte indecenti, ecc.
Ritratto di Al Volant
17 febbraio 2022 - 15:22
Certo che ancora non capisco come faccia stellantis a produrre un euro 7 , se ancora non esiste uno standard euro 7, nè come limiti, nè come tempistica.
Ritratto di manuel1975
17 febbraio 2022 - 15:38
il futuro sarà sempre a motore a combustione interna, cambieranno solo i motori e il tipo di carburante. le elettriche saranno solo le auto piccole come panda e 500, le suv elettriche non hanno futuro e la Tesla fallirà.
Ritratto di Volandr
17 febbraio 2022 - 16:45
Un po' drastico, ma quanto meno per quanto riguarda i suv potrebbe essere vero. Oppure i suv e le grosse vetture elettriche resteranno solo per i compratori più facoltosi, gli unici che potranno permettersi i costi di mantenimento e di manutenzione di veicoli di grosse dimensioni e più forte tassazione (prevedo una tassazione molto più alta perché fornire corrente elettrica per le decuplicate esigenze avrà dei costi maggiori).
Ritratto di Mbutu
17 febbraio 2022 - 19:41
Decuplicate? Ma perché non centuplicate? Anzi, facciamo "milluplicate"!!! Che faccio, lascio?
Ritratto di Jimgoose
17 febbraio 2022 - 20:39
a quanto pare nel 2035 non succederà niente,come fu nel 2000 per il millennium bug e nel 2012 per la profezia maya,tante balle e poche verità\fatti concreti,come tradizione l'u.e. e i suoi spauracchi fan ridere i polli e il resto del mondo
Ritratto di Mbutu
18 febbraio 2022 - 08:27
....maledetta UE con le sue profezie maya...
Ritratto di Jimgoose
23 febbraio 2022 - 13:44
..eh le profezie maya....bisognerebbe leggere l'articolo odierno (23-02-22) "Addio ai motori termici: il secondo no della Germania"
Ritratto di probus78
18 febbraio 2022 - 12:00
Adesso si tedeschi gli verrà un colpo: avevano protestato contro i limiti euro 7 ma poi hanno puntato tutto sull' elettrico e adesso dopo gli investimenti faraonici fatti da VW sulle auto elettriche viene prolungato a tempo indeterminato l' accanimento terapeutico sul motore a scoppio....ci guadagneranno Toyota col suo ibrido e Stellantis col diesel euro 7
Ritratto di cava64
18 febbraio 2022 - 14:26
.....vorrei farvi una domanda , ma i 34-35 miliardi che entrano allo stato grazie alle accise sui carburanti , dove li andranno a prendere man mano che aumentera' il parco auto elettrico ?.....stesso discorso per l' esenzione dal bollo.
Ritratto di probus78
18 febbraio 2022 - 17:12
Anche l'energia elettrica è sottoposta alla tassazione statale, vedrai che anche queste tasse saliranno progressivamente non poco, per poi subire la vera impennata quando il parco auto sarà tutto o quasi elettrico.