VOCI PREOCCUPANTI - La notizia era trapelata la scorsa settimana sulla stampa tedesca: l'amministratore delegato della General Motors, Daniel Akerson, starebbe valutando diverse opzioni perché non contento dell'andamento della Opel. Tra queste, la possibilità di vendere il marchio tedesco a un costruttore cinese o al gruppo Volkswagen. Voci che il colosso americano non ha smentito, trincerandosi dietro a un “no comment” e che, secondo quanto riportato oggi dall'agenzia di stampa Reuters, avrebbero messo in allarme la cancelliera tedesca Angela Merkel (nella foto), da sempre attenta alle vicende della Opel.
VITA DURA IN EUROPA - Ricordiamo che, nel 2009, alla disperata ricerca di liquidità per sanare i conti, la General Motors aveva avviato trattative per cedere la Opel. Una possibilità fortemente voluta da Akerson, allora nel consiglio di amministrazione, ma poi saltata all'ultimo momento nell'autunno di due anni fa, quando ormai sembrava trovato un accordo con la cordata Magna-Sberbank (leggi qui per saperne di più). Secondo quanto riferito da una persona vicina al top manager, l'amministratore delegato sarebbe convinto che in Europa, il suo principale mercato, la Opel non ha grandi margini di crescita, schiacciata tra i forti costruttori nazionali come Fiat in Italia, Renault in Francia e Volkswagen in Germania e i marchi “di lusso” quali BMW e Mercedes.
IPOTESI CINESE - Secondo il quotidiano Die Wielt, che cita una fonte interna alla General Motors, ci sarebbe un interessamento della Beijing Automotive, intenzionata ad estendersi anche al di fuori del mercato cinese e a lungo in trattativa con il colosso americano per acquisire la Saab, poi finita nelle mani dell'olandese Spyker. Un'ipotesi che viene ritenuta poco probabile e sconsigliabile da alcuni analisti del settore automobilistico essenzialmente per due ragioni. Primo, la Opel sta sviluppando una serie di nuovi modelli, tra i quali una citycar che vedremo nel 2013 (leggi qui per saperne di più): una chiara testimonianza che la GM crede e investe nel marchio tedesco. Secondo, cedere la tecnologia e il “know-how” della Opel, favorirebbe una potenziale competitor e metterebbe fine alla stretta collaborazione con la “cugina” Chevrolet.