PICCOLA DA TRAINO - Si chiama
Opel Adam la medicina ricostituente che sta facendo migliorare la situazione della Opel. I dati complessivi del mercato europeo saranno noti soltanto tra qualche giorno (l’Acea, l’associazione europea dei costruttori li diffonderà il 16 gennaio) ma l’agenzia Reuters ha sottolineato come la Opel e Vauxhall assieme abbiano incrementato la loro quota di mercato. Il bilancio di fine 2013 vede infatti la Opel (insieme alla Vauxhall marchio che i modelli Opel assumono nel Regno Unito) aumentare le loro quote di mercato, e a determinare questa tendenza è appunto la city car Adam.
DUE MARCHI, UNA REALTÀ - La Opel Adam è stata lanciata un anno fa, nel cuore della crisi di vendite che ha contraddistinto e contraddistingue l’Europa. Ciò nonostante, la quota di mercato dei marchi Opel e Vauxhall nel 2013 è leggermente aumentata, passando dal 5,59% del 2012 al 5,61% del 2013. E sul mercato tedesco la quota della Opel è del 7%, contro il 6,9% registrato a fine 2012. Il dato è significativo perché mostra finalmente una controtendenza rispetto al declino che dal 2007 sta caratterizzando il mercato europeo, che secondo gli analisti di Moody in sei anni ha perso un quarto delle vendite, cioè 4,5 milioni di vetture.
SALVATAGGIO BRITANNICO - A pesare positivamente è stato il mercato britannico, dove la Vauxhall a dicembre è cresciuta del 30,9%, immatricolando 21.302 vetture, mentre nell’intero 2013 le immatricolazioni della Vauxhall sono state 259.444, cioè l’11,7% in più rispetto al 2012. Questo a fronte dell’andamento risultato ancora in calo nel mercato tedesco. Nell’intero 2013 la Opel in Germania ha venduto 207.461 vetture, pari al 2,9% in meno rispetto al 2012 e con una quota di mercato del 7%. Da notare però che a dicembre anche in Germania le Opel hanno vissuto un piccolo boom, vendendo 15.561 vetture. E in calo l’Opel è risultata anche in Francia, per la precisione del 17,6% (65.024 vetture immatricolate in tutto il 2013). E anche in Italia le vendite della Opel nel 2013 sono state in calo: con 70.611 sono risultate il 10,5% in meno nei confronti del 2012.