NON SI POTEVA PIÙ ASPETTARE - La scadenza era il 30 settembre e ora la notizia è ufficiale: lo stabilimento belga di Anversa della Opel (foto sopra), nato nel 1924, non vedrà il 2011. Da questa fabbrica uscivano le Astra della vecchia generazione, mentre la produzione della nuova rimarrà a Gliwice in Polonia. Fino all’ultimo, si sono cercate alternative alla chiusura ma, secondo l’azienda, le proposte arrivate (due, in particolare, da aziende cinesi e americane) non avevano un “modello di investimenti sostenibile”.
L’ALTRA METÀ ENTRO DICEMBRE - Saranno circa 1300 i lavoratori che perderanno il posto di lavoro entro la fine dell’anno, seguendo così la stessa sorte degli altrettanti dipendenti dello stabilimento già lasciati a casa dall’inizio dell’anno. La casa, infatti, dopo un lungo tira-e-molla con il governo tedesco, nei mesi scorsi non era ricorsa agli aiuti di stato, decidendo così autonomamente quali rami tagliare: il piano annunciato prevede una riduzione di 8000 posti in tutta Europa, ovvero il 20% della forza-lavoro dell’azienda.
SI INVESTE, MA ALTROVE - La Opel, comunque, ha annunciato un piano di rilancio di 11 miliardi di euro, confermando anche l’arrivo nel 2013 di una citycar (leggi qui la news) che verrà prodotta nello stabilimento tedesco di Eisenach. Nel frattempo, la produzione di motori e componentistica sta aumentando nella fabbrica di Kaiserslautern, in Renania, e 500 milioni di euro saranno destinati a quella ungherese che sforna propulsori.