ELEMENTO CRUCIALE - Si dice che la mobilità elettrica potrà davvero essere per tutti nel momento in cui le auto a batteria costeranno come (se non meno) vettura comparabili con motore termico. Perché questo possa diventare realtà, il costo principale da abbattere è proprio quello della batteria, che sui veicoli elettrici rappresenta una bella percentuale del valore finale. La buona notizia per i sostenitori della mobilità a zero è emissioni è che in base a uno studio del Vehicle Technologies Office del Department of Energy (DOE), l’ufficio governativo americano che si occupa delle tecnologie riguardanti i mezzi di trasporto, il costo delle batterie è diminuito del 90% negli ultimi 15 anni.
PREZZO CROLLATO - In base all’indagine a stelle e strisce, il costo di ogni kWh di una batteria per veicoli elettrici nel 2023 è stato di 139 dollari, mentre nel 2008 il prezzo era di 1.415 dollari. Le stime analizzano la produzione di batterie per veicoli leggeri con una produzione di almeno 100.000 unità all’anno. Se prendiamo la batteria della EV più economica attualmente a listino sul mercato italiano, la Dacia Spring, la sua batteria di 26,8 kWh oggi costa 3.725 dollari, mentre nel 2008 sarebbe costata 37.922 dollari.
CALERANNO, MA MENO - La forbice si starebbe quindi chiudendo tra il prezzo finale di un’auto elettrica e quello di una a combustione. Secondo una recente analisi della Gartner ciò potrebbe avvenire nei prossimi 3 anni (ne abbiamo scritto qui) e dal 2027 le auto a pila potrebbero cominciare a costare meno di quelle a benzina o diesel. Le ultime analisi non tengono però ancora conto del rallentamento della domanda che ha interessato il segmento delle EV a livello globale: avrà un effetto sui costi della batterie? È probabile che questi continueranno la loro discesa, ma forse a un ritmo più lento di quanto previsto fino allo scorso anno.