Esistono numerose mascherine. Quella adatta al guidatore qual è?
La mascherina chirurgica. Per capire di che parliamo, premetto che esistono due grandi categorie di mascherine protettive che rispondono a normative e a enti di approvazione differenti tra loro. Sono l’Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro e l’Istituto superiore di sanità.
Cominciamo dalla prima famiglia di mascherine…
La prima è quella delle filtranti antiparticolato, con tre classi di protezione pari al 99%, 94% e 80 % e indicate rispettivamente dai codici FFP3, FFP2, FFP1. Sono valutate per la capacità di fermare un particolato acquoso salino e di paraffina di 0,3 micrometri.
E l’altra?
L’altra tipologia è quella delle mascherine chirurgiche, appunto. Dispositivi medici con due classi di protezione, tipo I e tipo II, testate per capacità filtrante batterica, rispettivamente maggiore del 95 o 98%, valutate con un batterio sferico molto piccolo (Stafilococco aureo) mediamente di 0,18 micrometri. La mascherina chirurgica è l’unica tra le due categorie di cui sia stata verificata l’efficacia per agenti biologici e quindi la più adatta a proteggerci in questa situazione. Inoltre, le FFP della prima famiglia hanno una membrana mobile che permette al fiato, nella fase di espirazione, di fuoriuscire liberamente senza essere filtrato né bloccato minimamente. È il contrario di ciò che si richiede da una mascherina anti-pandemia, specie in un ambiente piccolo come quello di un’auto.
Come va indossata la mascherina chirurgica?
Sanitizzare le mani con un sanitizzante alcolico, guardare la mascherina contro luce per verificare che sia integra, tenendola per i laccetti laterali con il lato colorato verso l’esterno. E indossarla coprendo bene naso e bocca.
Dopo averla usata, che cosa fare per usarla di nuovo?
Le mascherine chirurgiche sono sottoposte al test di performance dopo essere state esposte per quattro ore a condizioni che ne simulino l’utilizzo. Per questo motivo si dice che ogni quattro ore devono essere sostituite. Dopo una giornata di utilizzo, noterete un cattivo odore dovuto ai nostri batteri. Bagnarle con alcol isopropilico o bialcol riporta la carica batterica a livelli normali. Ma, per via del tessuto molto leggero, questa operazione ne riduce l’integrità. E va quindi eseguita se proprio non se ne ha un’altra da indossare.
Se guido la mia auto e trasporto un passeggero, che precauzioni devo prendere io e quali il trasportato?
La mascherina chirurgica va indossata da tutti gli occupanti del veicolo. Quando questa è di tipo II, si avrà una protezione sia attiva sia passiva garantendo la massima sicurezza a tutti, cosa indispensabile negli spazi ristretti.
Capitolo bocca esaurito. Veniamo alle mani. L’automobilista può proteggerle?
Sì. Occorre portarsi in macchina un flaconcino di sanitizzante usandolo spesso. E lasciando un eccesso di prodotto sulle mani. Questo è sufficiente per proteggere sia noi sia i punti di più frequente contatto dell’abitacolo. Attenzione a non abbandonare però né i guanti né il sanitizzante nell’abitacolo chiuso per ore sotto il sole.
E i guanti aiutano il guidatore nella lotta al Covid-19?
Sì, ma solo se guidiamo un’auto che non sia la nostra. E, una volta finito di usarli, li dobbiamo eliminare toccando solo il bordo del polso. Mai riutilizzarli.
E una volta usciti dall’auto?
Consiglio molta cautela, anche se, a quanto pare, il Covid-19 ha dimensioni rilevanti nell'ambito dei virus. Il risultato è che la sua capacità di volo è più limitata rispetto a un virus influenzale. Pertanto all’aperto, a pochi metri di distanza tra i soggetti, il rischio si riduce. Detto questo, io suggerisco di indossare pur sempre la mascherina chirurgica quando si esce, in quanto non sempre si ha il corretto distanziamento sociale. E comunque, ci sono diverse regioni che impongono la mascherina.