PER UN CILINDRO IN MENO - La filosofia del “downsizing” (ridimensionamento, in inglese), oltre alla riduzione della cilindrata, può anche contemplare il “taglio” di un cilindro, che garantisce un’apprezzabile diminuzione delle resistenze meccaniche. Dunque, al prezzo di un lieve aumento della rumorosità, il ridimensionamento del propulsore garantisce (sulla carta) tangibili vantaggi: emissioni e consumi più bassi, dimensioni più contenute e maggior leggerezza. Sempre più diffusi non solo fra le utilitarie, i moderni motori a tre cilindri sono tutt’altro che “poveri” tecnicamente: oltre alla distribuzione a quattro valvole con fasatura variabile e ai contralberi per bilanciare le vibrazioni, sono spesso infarciti di “chicche” come la sovralimentazione e l’iniezione diretta del carburante.
SEI AUTO ALLA SBARRA - Per verificare sul campo pregi e difetti dei tricilindrici a benzina, ne abbiamo messi a confronto sei (che equipaggiano altrettante utilitarie a cinque porte), con cilindrata attorno a un litro e diversi livelli di potenza. Ci sono la brillante Citroën C3, che privilegia più il comfort che la guida, e la piacevole Ford Fiesta: rinfrescata di recente, vanta l’iniezione diretta e colpisce più per le doti dinamiche che per le prestazioni. A iniezione diretta è anche la Nissan Micra, piccola, maneggevole e leggera, ma un po’ imprecisa nella guida. La Peugeot 208 è la meno potente, ma si guida bene ed è la più sobria. Agli antipodi per la grinta del motore si colloca la Renault Clio, che è anche la più rigida e sportiva. Infine, c’è l’agile Toyota Yaris, che nonostante la potenza contenuta risulta anche la peggiore nei consumi.
LA “PROVA-PERCORRENZA” - Come primo obbiettivo del nostro confronto abbiamo verificato i consumi e le percorrenze chilometriche garantite dalle 6 utilitarie fino al completo esaurimento della benzina. Per svuotare completamente i serbatoi, abbiamo scelto un’autostrada “tranquilla” come la A14 Adriatica, generalmente poco trafficata soprattutto dopo Ancona. Dunque, siamo partiti da Milano percorrendo la A1 fino a Bologna, ove abbiamo preso la A14 per spingerci fino a Bari e quindi a Lecce (via superstrada). Per rendere più completo il nostro confronto abbiamo anche affrontato i meandri del centro medievale di Matera, e quindi ci siamo goduti la guida sportiva sulla splendida litoranea da Manfredonia a Vieste, nella penisola del Gargano.
FINO ALL’ULTIMA GOCCIA - Nel test di consumo abbiamo evitato di tirare a fondo le marce, salvo che nei frequenti falsipiani, dove spesso siamo stati costretti a scalare in quarta per riprendere. In compenso, i rallentamenti per cantieri che abbiamo incontrato, hanno abbassato la media favorendo un po’ la percorrenza. La prova di esaurimento dei serbatoi ci ha consentito di verificare l’autonomia reale anche in riserva. Al momento dell’arresto del motore, il guidatore doveva mettere il cambio in folle e raggiungere (con l’abbrivio) la prima area o piazzola di sosta che garantisse adeguata sicurezza, per rabboccare 10 litri di carburante e procedere poi a riavviare il motore. Nel video trovate tutti i risultati.