EMISSIONI GIÙ DEL 90% - L’abbattimento delle emissioni e la lotta al cambiamento climatico sono una sfida che devono affrontare tutte le case automobilistiche. La Renault dimostra il suo impegno in questo senso con l’Emblème, una demo-car che sarà esposta al prossimo Salone di Parigi (in programma dal 14 al 20 ottobre) e che serve come una sorta di laboratorio per le innovazioni che il gruppo vuole testare per rispondere a queste esigenze. Rappresenta la visione di un’auto per le famiglie che punta a ottimizzare la decarbonizzazione del veicolo per l’intero ciclo di vita, dalla produzione fino alla dismissione, emettendo in questo lasso di tempo solo 5 tonnellate di CO2, cioè il 90% di gas a effetto serra in meno rispetto agli attuali veicoli equivalenti. Per ottenere questo obiettivo la Emblème adotta per esempio materiali riciclati di origine naturale o con impronta di carbonio ridotta, viene prodotta con energie al 100% rinnovabili e punta ad avere una seconda vita.
ELETTRICA E A IDROGENO - La Renault Emblème è dotata di un motore elettrico bi-energy, cioè alimentato in due modi: da una classica batteria ricaricabile per gli spostamenti di tutti i giorni e da una cella a combustibile a idrogeno per i lunghi viaggi. Il motore elettrico a rotore avvolto, prodotto senza utilizare terre rare, ha una potenza di 217 CV ed è alimentato da una batteria di piccole dimensioni (40 kWh) che ha il vantaggio di essere meno pesante, meno costosa e meno ingombrante rispetto a unità che devono garantire tanta autonomia. Sebbene con una carica l’Emblème possa percorrere varie centinaia di km, per gli spostamenti lunghi c’è la cella a combustibile da 30 kW, alimentata con idrogeno attraverso un serbatoio con una capacità di 2,8 kg, per un’autonomia di 350 km. In questo modo il veicolo può percorrere fino a 1.000 km in un tempo equivalente a quello delle normali auto termiche.
DISEGNATA PER L’EFFICIENZA - Lo stile della Renault Emblème è frutto di un’attenta ottimizzazione dell’aerodinamica, che deve esaltare l’efficienza senza compromettere l’estetica. Per esempio, sono stati eliminati gli specchietti retrovisori, sostituiti da due telecamere integrate nei passaruota. Grazie anche a tecnologie rese disponibili dal team Alpine di Formula 1, si è riusciti a raggiungere l’ottimo coefficiente aerodinamico di 0,25. Il tutto è racchiuso in una carrozzeria da shooting brake, che fonde le caratteristiche di una familiare dal passo lungo (290 cm) con quelle di una filante coupé (152 cm di altezza). La lunghezza totale di 480 cm garantisce spazio abbondante per passeggeri e bagagli. E, considerando che la massa del veicolo ha un forte impatto sulle emissioni, i progettisti hanno prestato molta attenzione alla bilancia, eliminando tutti i chili superflui per ottenere un peso di 1.750 kg.