UN NUOVO LOGO PER UN’AZIENDA CHE CAMBIA - Dopo la presentazione del piano industriale Renaulution, dedicato a tutto il gruppo francese, ora Luca de Meo e il suo team sono tornati a parlare nello specifico del futuro della Renault. La casa punta a un rinnovamento di prodotto e di immagine, contraddistinto anche dal nuovo logo che sarà progressivamente introdotto da qui al 2024. Riprende la ben nota losanga nata nel 1925, ma ora è composta da linee che si intrecciano, per dare l’idea dell’impegno in nuovi settori oltre alla produzione delle auto. Per esempio, sta nascendo Software République, un centro studi dove 2000 ingegneri svilupperanno nuove soluzioni di mobilità urbana sostenibile e condivisa, mentre lo storico stabilimento di Flins sta subendo una profonda trasformazione per diventare il Renault Re-Factory, un punto per il riciclo e l’aggiornamento dei veicoli usati (fino a 120.000 l’anno, elettrici inclusi). Circa l’80% dei materiali strategici presenti nelle batterie saranno riutilizzati per produrre delle nuove “pile”.
DUE NOVITÀ SONO GIÀ QUI - Per quanto riguarda le auto, è stata confermata la strategia di una maggiore presenza nel cosiddetto segmento C, quello delle vetture di medie dimensioni, più redditizio di quello delle utilitarie (finora di gran lunga le più vendute della casa transalpina). Il primo modello a far parte di questo progetto è la spaziosa ma filante suv-coupé Renault Arkana, che in Europa ha ricevuto oltre 6.000 ordini a meno di un mese dalla presentazione. Si tratta, fra l’altro, della prima vettura del marchio proposta solo come ibrida (per ora è disponibile la mild hybrid 1.3 TCe, ma entro poche settimane arriverà anche la E-Tech full hybrid, con consumi più bassi di circa il 20%). Si è poi parlato anche della nuova multispazio Renault Kangoo che prosegue la tradizione di un modello molto amato (oltre 4.200.000 esemplari venduti in venti anni) e che, dopo i modelli del lancio, a benzina e diesel, vedrà arrivare anche le versioni automatiche, elettriche, a passo lungo e con sette posti invece di cinque.
LA NUOVA KADJAR FRA UN ANNO - Secondo il piano, entro il 2030 il 90% delle Renault vendute saranno ibride o elettriche: una prospettiva non così difficile da ipotizzare, dato che già oggi il 30% delle Clio vendute in Francia è ibrida. Un contributo lo fornirà un modello molto innovativo, che vedrà la luce nella prima parte del 2022: la berlina a cinque porte Mégane-e (nelle foto), completamente elettrica, nata sulla nuova piattaforma specifica per veicoli a corrente. Nelle parole di De Meo, “è il primo prodotto di una nuova era, con belle linee, una gran guidabilità, l’infotainment di Google. Ne siamo davvero entusiasti”. Annunciato anche l’arrivo di una suv media (probabilmente erediterà il nome Kadjar dal modello attuale) che porterà al debutto una versione evoluta del sistema E-Tech, destinata principalmente ai modelli di categoria medio-alta. Invece dell’attuale 1.6 a quattro cilindri (con 140-145 CV combinati nella versione ibrida full e 160 in quella plug-in), a fianco del motore elettrico ci sarà un 1.2 a tre cilindri studiato appositamente: la suv full hybrid da 200 cavalli combinati e con la trazione anteriore arriverà nel 2022, e un paio d’anni dopo vedremo anche la 4x4 ricaricabile via cavo (plug-in) con 280 cavalli. Il remake elettrico dell’iconica Renault 5, presentato proprio a gennaio, arriverà invece nelle concessionarie verso il 2025. Infine, è stato confermato per l’inizio del prossimo anno il lancio di furgoni leggeri fuel cell, alimentati a idrogeno: la soluzione migliore, secondo i responsabili della casa francese, per abbinare una mobilità a emissioni zero con una buona autonomia.