SGUARDO VERSO IL DOMANI - Design “alla francese”, materiali di qualità, innovazione: sono gli elementi su cui è fondata la concept car TreZor della Renault. Per esplicita affermazione della casa però la TreZor ha soprattutto un altro scopo: quello di “prefigurare i futuri modelli della marca”. In pratica la stessa missione che nel 2010 fu affidato alla concept DeZir, esposta anche lei al salone di Parigi di quell’anno e da cui poi sono derivate tante scelte stilistiche della casa per i modelli degli ultimi anni.
COUPÉ IMPORTANTE - Di primo acchito la Renault TreZor si fa notare comunque per l’impostazione di base da coupé quasi esasperata: 470 cm di lunghezza, 218 di larghezza e soltanto 108 di altezza, ne fanno infatti una sportiva abbastanza spinta (con qualche parentela con la prima concept della nuova Alpine). Dunque qualcosa in cui è difficile immaginare i nuovi modelli Renault di grande diffusione, berline, suv, crossover. Ma le anticipazioni ci sono, anche se sotto forma di particolari.
DETTAGLI SIGNIFICATIVI - “Annegati” nella linea da supersportiva, la Renault TreZor contiene per esempio fari dalla forma parecchio sottile, molto estesi in orizzontale e integrati nel profilo più complessivo del frontale, in cui la tecnologia led la fa da padrona per integrare le linee del design. Sotto i gruppi ottici ci sono poi due enormi prese d’aria che spiccano ancor di più per l’assenza della griglia centrale, superflua dato che la TreZor ha motore elettrico, che non richiede il raffreddamento dei motori termici.
NIDO D’APE COME MESSAGGIO - Sul lungo cofano spicca un motivo a nido d’ape ingigantito che ammicca a un altro aspetto della TreZor: quello dei materiali. La nuova concept car-manifesto della Renault vuole infatti esprimere la volontà della casa di affinare la sua proposta migliorando il livello qualitativo attraverso la scelta di materiali all’avanguardia di massima qualità.
DESIGN PLASTICO - Molto conformate sono le fiancate, caratterizzate da un motivo longitudinale che prende avvio da una sorta di sfiato dietro le ruote anteriori per proseguire sino a quelle posteriori, conferendo grande sinuosa plasticità al corpo vettura. Infine, la parte posteriore presenta una linea tonda che unisce i due lati della vettura e integra elementi luminosi per tutta la sua lunghezza. Il colpo d’occhio generale però è dominato dalla soluzione adottata per quello che si può chiamare lunotto, ma che è prosecuzione del tetto, tutto trasparente e di colorazione rossa. Un lavoro che fa venire in mente la Chevrolet Corvette C2 del 1963…
INTERNI D’ATMOSFERA - Va comunque sottolineato che nel parlare della concept TreZor la Renault mette più l’accento sugli interni che non sul design esterno. In proposito viene sottolineato l’impiego di materiali di qualità, tra cui legno e rivestimenti in pelle (dunque modernità ma con legami al passato, anche remoto). Nel complesso l’abitacolo punta a offrire un’idea “dei futuri modelli Renault, con linee essenziali, sempre più raffinate”, in cui ovviamente si ritrova tutta la tecnologia oggi disponibile, per le funzionalità di guida e per la connettività.
GUIDA AUTONOMA - Quanto alla meccanica, la Renault TreZor è una vettura a motore elettrico, in sintonia con il grande impegno della Renault su questo fronte. E non mancano elementi tecnologici che fanno l’occhiolino alla guida del futuro. La TreZor può essere infatti guidata secondo tre modalità: standard, sport e autonoma. Con la presenza di un comando (Multisense) che se azionato fa quasi sparire il volante affidando la guida interamente al veicolo.