PRATICA E SPAZIOSA - Colorata e sbarazzina: tanto fuori (grazie alle linee nette, alle tinte pastello e ai numerosi adesivi) quanto dentro. Siamo infatti saliti a bordo della nuova
Renault Twingo, la più piccola francesina che è stata rinnovata da cima a fondo. Spazioso, per il tipo di vettura, l'abitacolo: anche dietro i più alti non “toccano” con la testa (a meno di non prendere l'opzionale tetto scorrevole in tela, che abbassa il soffitto di un paio di dita) e l'accessibilità è buona. Inoltre, i vetri posteriori a compasso hanno permesso di ricavare dei pannelli porta scavati, che regalano più agio all'altezza dei gomiti.
SOLUZIONI FURBE - Molte, poi, le soluzioni “furbe” sulla Renault Twingo: le maniglie da afferrare per chiudere le porte possono anche fungere da appendi-oggetti e non mancano, sempre sui pannelli-porta, strisce elastiche ferma-bottiglie. Inoltre, non solo il divano è abbattibile, ma lo è anche il sedile del passeggero: così si possono caricare oggetti lunghi fino a 220 cm. Non mancano, inoltre, vani portaoggetti sparsi nell'abitacolo: uno asportabile con coperchio davanti alla leva del cambio e altri nelle porte e sul tunnel. A seconda della versione, poi, il cassetto portaoggetti del passeggero anteriore può essere dotato o meno di sportello: nel primo caso, è presente una vaschetta colorata in gomma, che aiuta a non far scivolare fuori gli oggetti.
PLASTICA COLORATA - Tanti i “tocchi” di colore nell'abitacolo della Renault Twingo: cruscotto e radio sono circondati da un profilo in plastica, in tinta a contrasto (laccata o satinata) con il resto della consolle. Lo stesso avviene per la base della leva del cambio, le razze del volante, il coperchio del vano alla base della consolle e i poggiagomiti. Dimenticatevi, però, materiali “preziosi”: tutte le plastiche sono rigide e alcune zone mancano di rivestimenti (a porte aperte, spiccano viti e dadi a vista). In compenso, però, le lavorazioni sono ben eseguite, non ci sono evidenti “sbavature” di stampaggio e anche i montaggi paiono curati. Tanta la tecnologia “utile”: sopra la radio è montato un supporto per cellulari che trasforma il dispositivo in un'estensione della vettura: scaricando l'applicazione R & Go, lo smartphone (iPhone o uno con sistema operativo Android) diventa navigatore, computer di bordo, contagiri e centro multimediale (si può controllare la radio, anche quelle via internet, e i file musicali).
DAVANTI? NULLA... - La scelta di avere sulla Renault Twingo il motore posteriore ha portato ad avere un fondo del baule un po' alto da terra e separato dalla meccanica da uno strato isolante. Verificheremo la “tenuta” al calore appena potremo guidare la vettura. Rispetto all'omonima vettura che va a sostituire, lo spazio è sceso di 11 litri, arrivando a quota 219. Le forme sono regolari e anche il retro del divano è rivestito. Non manca neppure un separatore di carico morbido da fissare col velcro. Lo “spostamento” del motore non ha però permesso di ricavare un ulteriore vano sotto il cofano anteriore: quest'ultimo non si solleva ma, agendo su due serrature nascoste ai lati del logo sul muso, può scorrere in avanti di una ventina di centimetri. Da questa fessura, si ha accesso alla batteria e ai liquidi di raffreddamento, dei freni e del lavavetri.