EXPO STORICA - Da ieri a domenica prossima è in corso a Parigi la 39esima edizione di Retromobile, una delle più importanti rassegne dedicate alle auto storiche e al mondo del collezionismo di auto. L’esposizione propone alcuni stand a tema (gli automezzi della Grande Guerra, iniziata 100 anni fa, le auto da record, le auto dei Maragià) e una vasta rappresentanza di club, restauratori, commercianti specializzati, case d’asta, ricambisti, librai e anche case costruttrici.
OMAGGIO ALLE “BLEU” - Spiccano così nel padiglione sede di Retromobile i grandi stand delle tre francesi Renault, Citroën e Peugeot, ma si fanno notare anche quelli della Mercedes e della Porsche. Tema principale dello stand Renault sono i 50 anni della R8 Gordini, la piccola berlina che a partire da metà degli Anni 60 permise a moltissimi appassionati di cimentarsi in pista e nei rally. La Renault comunque ha anche voluto ricordare altri due anniversari: i 30 anni della Renault Espace e i cento anni della Prima Guerra Mondiale. La Peugeot e la Citroën hanno invece messo in evidenza il loro ampio mondo dei club, di marca e di modello. Curiosità sullo stand Citroën è il prototipo Citroën C10, minicar elettrica del 1956.
LA STORIA MERCEDES NELLE CORSE - Come al solito emozionante la presenza della Mercedes, che ha messo una accanto all’altra cinque vetture sportive di epoche diverse: Mercedes 115 hp Grand Prix del 1914, la W196 R carenata del 1954 con cui Juan-Manuel Fangio disputò il Gran Premio di Francia a Reims, la Sauber-Mercedes C-9 che corse la 24 Ore di Le Mans del 1989, la Mercedes-AMG Classe C del campionato DTM del 2004 e la monoposto di Formula 1McLaren-Mercedes del 2000.
DA LE MANS ALLA CARRERA PANAMERICANA - Scelta analoga quella della Porsche, che ha portato a Parigi dal suo museo di Stoccarda la 911 GT1 del 1998, la 917 KH del 1971 che vinse la 24 Ore di Le Mans alla media di 222,3 km/h, percorrendo la distanza record di 5.335 chilometri. Di epoca precedente c’è la Porsche 550, che quest’anno festeggia i suoi 60 anni, quando fu costruita in soli quattro unità. L’esemplare esposto ha la livrea che caratterizzò le Porsche alla Carrera Panamericana di quell’anno dove finì seconda.
UN GIOIELLO CON IL CAVALLINO - Ma di pezzi notevoli e anche notevolissimi è disseminato tutta la mostra di Retromobile. E ancora una volta i colori italiani l’hanno fatta da protagonista. Intanto se fosse mai attribuito il titolo di regina dell’evento, non ci sarebbe dubbio che ad aggiudicarselo sarebbe la Ferrari 330 P4 del 1965 esposta sullo stand della società bergamasca Tradex, che non è ben chiaro se l’ha avuta solo per esporla o ha l’incarico di venderla. La Ferrari 330 P4 fu il modello preparato da Maranello per il campionato mondiale Marche del 1967, l’anno della sfida all’ultimo respiro con il colosso della Ford. Una stagione memorabile suggellata nel tempo dalla bellezza della vettura, dalle linee morbide ed equilibrate. L’esemplare in vendita è il telaio n° 0858 che corse alla 1000 km di Monza affidata a Ludovico Scarfiotti e Mike Parkes. Alla 24 Ore di Le Mans finì seconda, sempre con lo stesso equipaggio. La macchina è esposta in modo un po’ sacrificato, quasi si schermisse, in realtà forse solo per proteggerla dal grande interesse che suscita.
OMAGGIO (SVIZZERO) ALLA LANCIA - Altro omaggio alla storia dell’auto italiana è il grande spazio dedicato alle Lancia allestito dal commerciante svizzero Lukas Huni. Una ventina di auto di epoche diverse esposte con gusto ed eleganza, tutte tirate a lustro e illegiadrite da alcune modelle con tanto di cappellino Lancia. Pezzo più significativo sicuramente la Lancia D24 del 1954. La vettura fu realizzata partendo dalla base della Lancia Aurelia B20. Vinse la Targa Florio 1954 con al volante Piero Taruffi. Accanto a lei le varie Aurelia, berlina, coupé e cabrio, oltre alla “Fulvietta” coupé da rally e due Stratos stradali. Non manca la Lancia Flaminia, sia nell’imponente versione berlina che in una affascinante e grintosa versione 2500 coupé di Zagato del 1959. Insomma, una serie di vetture di grande fascino, per di più esposte con gusto. Un vero omaggio alla marca, purtroppo ormai quasi… postumo.
BISCIONE ALL’ASTA - Il marchio dell’Alfa Romeo è invece messo in evidenza dall’esposizione delle decine di auto della marca, di modelli ed epoche le più diverse, che la casa d’asta Artcurial mette in vendita questa sera nello stesso spazio di Retromobile. Ci sono alcuni prototipi concept car e vari pezzi di carrozzieri degli Anni 50, oltre a diverse versioni della Alfa Romeo Giulietta, fino a una 8C Cabrio.
QUANDO SI DICE ESOTISMO… - E a Retromobile non manca neanche qualcosa che fa letteralmente strabuzzare gli occhi, oltre che strappare qualche sorriso. Sempre in cerca di temi originali, gli organizzatori quest’anno hanno voluto evocare i tempi in cui l’automobile era anche oggetto di sogno e di fantasia, almeno da parte di chi dell’automobile aveva un’immagine particolare (oltre che ampia disponibilità di mezzi). Hanno così ospitato la mostra delle auto dei maragià, una serie di vetture realizzate apposta per potenti d’Oriente e raccolte dall’olandese Museo Lowmann. Il giorno dell’inaugurazione non è mancata neanche un po’ di animazione con tanto di un elefante a spasso tra gli stand di Retromobile.
TANTA PASSIONE - Rilievo assoluto hanno poi gli spazi dei settori che sono un po’ l’indotto del collezionismo automobilistico: i ricambi, i libri e le riviste, il modellismo, l’arte ispirata all’automobile, gli artigiani specializzati in lavori di restauro dI questo o quel particolare. Tutti assieme formano l’immagine composita di un settore dai tanti aspetti, un settore in continua espansione. Ma forse lo spettacolo più notevole di Retromobile è il pubblico: migliaia di persone appassionate che guardano, cercano, a volte comprano, sempre ammirano.