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La ricarica automatizzata secondo la Continental

Pubblicato 04 febbraio 2022

Questa soluzione si propone di eliminare il fastidio di dover collegare i cavi alle colonnine per la ricarica dell’auto elettrica.

La ricarica automatizzata secondo la Continental

SI CERCANO NUOVE SOLUZIONI - Con la progressiva diffusione delle auto elettriche le aziende automobilistiche stanno studiando alcune soluzioni in grado di automatizzare la ricarica. Ne è un  esempio il robot sviluppato dalla Volkswagen, e presentato nel 2019,  in grado di raggiungere la vettura parcheggiata e “rabboccare” automaticamente le batterie (qui per saperne di più).

FA TUTTO DA SOLA - La Continental ha invece presentato una soluzione forse meno avanzata ma, per alcuni aspetti, più vicina all’applicazione pratica. Sviluppata in modo congiunto con la startup Volterio, il robot della Continental è composto da due componenti: un’unità che si va a installare sotto la vettura elettrica (è prevista la compatibilità su tutti i modelli), e un’altra che invece si fissa sul pavimento del garage o dell’area dedicata. Il funzionamento è molto semplice (guarda il video qui sotto) e, per alcuni aspetti, ricorda il principio alla base della ricarica a induzione adottata sugli smartphone. Non appena l'auto viene parcheggiata, le due “piastre” si riconoscono tramite un sistema wireless, e si collegano attraverso un cavo che spunta dall’unità a pavimento.

PIÙ VELOCE DELLA RICARICA INDUTTIVA - La Continental specifica che la vettura non deve essere parcheggiata con precisione; è infatti prevista una tolleranza fino a 30 centimetri dalla posizione ideale. Questa tecnologia offre diversi vantaggi; il primo di essi è che l'energia scorre attraverso una connessione fisica, esattamente come nelle stazioni convenzionali, e quindi, rispetto alla ricarica induttiva che sfrutta un campo magnetico, non vi è dispersione di energia e quindi è più veloce. Un altro vantaggio è che gli utenti, una volta parcheggiata l’auto, non devono più preoccuparsi di nulla, né tanto meno gestire i cavi di ricarica. 

PRESTO IN PRODUZIONE - Le due aziende assicurano che il sistema è semplice e veloce da installare; per esempio, l'unità a terra può essere semplicemente posizionata sul pavimento del garage o imbullonata. La potenza di ricarica prevista è di 22 kW ma, in un secondo momento, sarà sviluppata anche una soluzione di ricarica rapida destinata alle aree pubbliche. La produzione dei primi prototipi di pre-produzione è prevista entro la metà del 2022, con l’avvio della produzione in serie fissata nel 2024 in Germania.



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Ritratto di Alvolantino
5 febbraio 2022 - 13:40
Le auto elettriche continuano ad avanzare tecnologicamente, ormai é l'unica vera soluzione per la mobilità, al contrario delle termiche che andrebbero abolite al più presto. Per non parlare dei costi di gestione bassissimi e le prestazioni immediate! Go Electric!
Ritratto di alvolantone
5 febbraio 2022 - 14:51
In un anno il costo netto del kWh domestico nel mercato libero è triplicato, da 6 a 18 cent. Triplicato. La convenienza c'è sempre ma bisogna sperare che s'interrompa questo trend di aumento prezzi, altrimenti dati i notevoli costi d'acquisto in più che può avere l'auto elettrica si rischia di non rientrare più negli anni successivi sulla maggior parte delle elettriche, quelle dei segmenti minori che sarebbero più alla portata di tasca. Se ti puoi permettere invece la Model 3, e la scegli al posto della serie 3 benzina, già vai più tranquillo sul risparmio sicuro.
Ritratto di Marcoklunk
6 febbraio 2022 - 00:17
Ancora?
Ritratto di Gordo88
5 febbraio 2022 - 15:53
1
Non mi è chiaro come la connessione con la batteria dell' auto possa essere fisica e quindi ad avere la compatibilità su tutti i modelli, comunque sicuramente si tratta di un metodo comodo per la ricarica.
Ritratto di Gordo88
5 febbraio 2022 - 15:55
1
Forse fisica sull' altro componente attaccato alla macchina ma poi la carica è induttiva
Ritratto di Check_mate
5 febbraio 2022 - 16:21
Dovrebbero esserci due componenti: uno sotto la scocca e l'altro a terra. Appena si riconoscono, da quello fissato a terra fuori esce la connessione fisica che si introduce nel componente del veicolo. Diciamo che la logica di partenza è quella della IPT, ma il collegamento è fisico. Come idea non è male, ma la tolleranza al disallineamento c'è anche sulle applicazioni WPT ed è anche di alcune decine di cm, con efficienze che raggiungono anche il 90 % e oltre. Comunque questa applicazione potrebbe avere un suo perché, da quanto ho capito - non è spiegato molto bene - il caricatore anziché essere sulla fiancata viene montato sotto la scocca
Ritratto di Check_mate
5 febbraio 2022 - 16:37
Comunque su una cosa concordo in questa voglia di automatizzare i processi di ricarica: ossia che comincia a diventare una cosa abbastanza rudimentale e scomoda quella di dover gestire tutti i cavi di ricarica, che bisogna portarsi anche a presso ecc ecc. Se introducono delle modalità volte a ridurre ancora di più le tempistiche di rifornimento, oltre che semplificarle, non può che essere un bene per l'utilizzatore finale
Ritratto di Giuliano Della Rovere
5 febbraio 2022 - 17:38
Cavolo, io faccio ancora rifornimento impugnand0 una sudicia pist0la erogatrice e i cavi sono già rudimentali?! Mi sento gettizzato. Si fa per ridere, però lascia intendere le potenzialità di sviluppo.
Ritratto di Check_mate
5 febbraio 2022 - 17:43
Ahaha no va beh, pure io. Dico solo che se si vuole spingere il processo di velocizzazione della ricarica delle auto elettriche bisognerebbe ridurre tutti i tempi morti. Ma parlo solo delle auto elettriche, visto che si pongono l’obiettivo anche di rinnovare tecnologicamente il concetto di mobilità.
Ritratto di Andre_a
5 febbraio 2022 - 22:23
Non sono troppo convinto. Si tratta di mettere una componente in più in una delle aree più soggette allo sporco e ai danni per evitare una cosa che già facciamo più volte al giorno, cioè infilare una spina
Ritratto di Check_mate
6 febbraio 2022 - 09:08
È una delle motivazioni a sostegno della versione a trasferimento induttivo risonante, difatti. Oltre alle ragioni di sicurezza a vantaggio di un collegamento elettromagnetico e non galvanico.
Ritratto di Vincenzo1973
7 febbraio 2022 - 14:32
ok l'automazione ma mi sembra una complicazione in piu sinceramente. anche perche il sotto delle auto e' la parte piu sporca quindi bisognerebbe mettere un pannello a prova di urto, di sporco e quant'altro che tutte le volte si apra correttamente e faccia attaccare la presa dal pavimento. il cavo come e' gestito attualmente credo sia la cosa piu sensata, in attesa di una ricarica wireless veramente efficiente e veloce e senza dispersioni
Ritratto di Check_mate
7 febbraio 2022 - 16:32
Esatto Vincenzo, come dicevo su son d'accordo con te
Ritratto di lucios
5 febbraio 2022 - 19:28
4
Secondo me, per i pigroni come me, sarebbe utilissimo un sistema del genere che permette di lasciare l'auto in garage senza pensieri facendo il resto tutto da sola!
Ritratto di Velocissimo
5 febbraio 2022 - 20:47
Fantastico, sono anni che dico che una cosa così era fattibile e porterà grande impulso a scegliere elettrico
Ritratto di giulio 2021
6 febbraio 2022 - 09:08
Pensare che nell'elettrico siamo solo all'inizio, un pò come considerare l'evoluzione tecnologica delle auto a benzina di oltre 100 anni fa.
Ritratto di Velocissimo
6 febbraio 2022 - 13:02
Certamente e chissà dove arriveremo con le batterie allo stato solido
Ritratto di Quello la
6 febbraio 2022 - 12:12
Ma io che non ho un garage e ho solo un posto auto, funziona? (scusate l'itagliano)
Ritratto di RubenC
7 febbraio 2022 - 10:23
2
Tiri una prolunga.
Ritratto di Vincenzo1973
7 febbraio 2022 - 14:33
inevitabilmente devi "affogare" il cavo che l'alimenta del pavimento del posto auto..