Un esperimento inglese sta testando la possibilità di sfruttare le flotte aziendali per cedere energia alla rete durante le ore di punta per scongiurare possibili deficit di elettricità.
Lo Stato mette sul piatto 640 milioni del PNRR per per installazione di nuovi punti di ricarica in Italia, sia in ambito urbano che extraurbano entro il 2025.
Fino a 1.500 euro per i privati e fino a 8.000 euro per i condomini possono essere richiesti tramite la piattaforma online. Ecco come ottenere l’incentivo e chi può accedervi.
Una start up americana ha progettato una struttura che consente di facilitare le operazioni di ricarica delle auto elettriche sulle strade delle grandi città.
In programma otto nuove stazioni di servizio firmate Atlante, dotate di pannelli fotovoltaici per offrire riparo, ma soprattutto per caricare sia i veicoli sia i sistemi d’accumulo.
Dal Regno Unito arriva l’allarme: si moltiplicano i furti dei cavi di ricarica delle colonnine pubbliche, attraenti per il rame contenuto al loro interno.
Si chiama PUN ed è il portale che punta a raccogliere tutti i punti di ricarica presenti sul territorio italiano. Al momento non c’è l’applicazione per smartphone, ma dovrebbe arrivare nei prossimi mesi.
L’analisi di Motus-E mette in mostra un buono sviluppo delle infrastrutture di ricarica a fine 2023, che posiziona il nostro paese in vantaggio rispetto ad altre nazioni.
È rivolto ai privati che hanno installato postazioni di ricarica per auto elettriche e prevede fino a 1.500 euro di contributo per le persone fisiche e fino a 8.000 euro per i condomini.
L’ondata di freddo che sta colpendo il Midwest degli Stati Uniti sta mettendo a dura prova le auto elettriche e i loro guidatori, spesso alla disperata ricerca di una colonnina libera.
Un test condotto in Norvegia ha messo alla prova 31 modelli di vetture a batteria confrontando l’autonomia dichiarata con i chilometri effettivamente percorsi. A fare meglio di tutti è un modello della BYD.