IN ARRIVO IBRIDO E ELETTRICO - Ogni sei mesi un nuovo modello al debutto e l’ingresso nel mondo dell'auto elettrica. Sono gli elementi essenziali del piano della Seat per il prossimi tre anni annunciato da Luca de Meo, presidente del marchio spagnolo, durante l’annuale conferenza stampa sui risultati di bilancio (foto qui sopra). I primi modelli ad approdare sul mercato sono la suv Seat Terraco e la Cupra Ateca, entrambe in listino entro la fine del 2018. Nel 2019 le new entry saranno la nuova generazione della Leon, berlina e familiare, modello che l’anno successivo sarà proposto pure nella variante ibrida plug-in con autonomia a zero emissioni di almeno 50 km. Più sostanziose nel novità del 2020 con il primo il primo cuv (crossover utility vehicle) della casa di Martorell e il debutto nel mondo dell’auto elettrica. Un modello, quest’ultimo, realizzato sulla base della piattaforma MEB della Volkswagen che, secondo le dichiarazione dei responsabili Seat, avrà un’autonomia di 500 km, un prezzo competitivo, avanzati sistemi di connettività e infotainment e almeno un livello 2 di guida autonoma. La strategia per il futuro, sottolineano gli uomini Seat, prevede pure lo sviluppo dei motori tradizionali, a benzina e gasolio, e investimenti nella tecnologia TGI a metano, a cominciare dall’arrivo dell’Arona a gas naturale nel 2018.
CHIUSO IL 2017 DEI RECORD - L’incontro di Madrid è stata l’occasione per fare il bilancio del 2017, chiuso in positivo. L’utile netto è salito da 232 a 281 milioni di euro (+21,3%), il fatturato da da 8.597 a 9.552 milioni di euro (+11,1%, quasi +50% dal 2013), merito dell’aumento delle vendite che hanno raggiunto le 468.400 unità in Europa. Viceversa, l’utile operativo ha subito una flessione (da 143 a 116 milioni) a causa dei maggiori investimenti effettuati che, per il solo reparto Ricerca e Sviluppo, ammontano a 962 milioni, 100 in più del 2016 e in costante crescita negli anni, tanto che dal 2013 al 2017 sono stati investiti oltre 3.300 milioni di euro. Positivi sono pure il flusso di cassa, passato da 761 a 947 milioni di euro (+24,4%, quasi il triplo del 2013) e l’occupazione, aumentata con 185 assunzioni nel 2017 e con altri 265 collaboratori entrati in Seat nel 2018. Per il futuro i responsabili di Seat prevedono un’ulteriore crescita grazie a una strategia fondata su quattro pilastri: “più brand, più mercati, più auto e più energie”. Quanto ai mercati, l’intento degli uomini di Seat è incrementare i volumi extra europei che oggi rappresentano soltanto il 15% delle vendite del marchio malgrado la presenza in oltre 80 paesi del mondo. Gli obiettivi di espansione principali sono il Nord Africa e l’America Latina, con particolare riferimento al Messico dove è probabile l’inaugurazione di uno stabilimento produttivo.