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Sergio Marchionne a cinque anni dalla morte

Pubblicato 25 luglio 2023

Dal “no-deal” con la GM, dalla quale ottenne 1,5 miliardi, al rilancio di Jeep e Alfa Romeo, all'abbandono della Lancia. La carriera di Sergio Marchione è piena di luci e di qualche ombra.

Sergio Marchionne a cinque anni dalla morte

HA LASCIATO IL SEGNO - Il 25 luglio 2018 all’età di 66 anni ci lasciava l’ex ad di FCA e Ferrari, Sergio Marchionne. A cinque anni dalla scomparsa ripercorriamo le tappe principali della carriera del manager italo-canadese, indubbiamente uno dei personaggi del mondo dell’auto più influenti dell’ultimo decennio. 

IL CANADA POI LA SVIZZERA - Nasce a Chieti il 17 giugno del 1952: il padre Concezio era maresciallo dei carabinieri. A 14 anni si trasferisce con tutta la famiglia in Canada, dove si laurea prima in filosofia e successivamente in giurisprudenza, conseguendo anche un master in business administration. Inizia a lavorare come avvocato specializzato in materia economica. Nel 1983 entra nel settore delle attività di controllo finanziario e gestionale, venendo assunto dalla Deloitte come esperto in materia fiscale e, dopo due anni, passa al Lawson Mardon Group, importante società di Toronto, dove assume l’incarico di controllore di gruppo e poi di direttore dello sviluppo aziendale. Nel 1989 approda alla Glenex Industries e nel 1990 lavora per la Acklands come responsabile della finanza e per il gruppo Lawson, passato sotto il controllo alla Alusuisse Lonza, con incarichi sempre di maggiore rilievo nel settore legale. Approda così in Svizzera, alla sede centrale di Alusuisse Lonza, a Zurigo, fino a essere nominato amministratore delegato. La svolta della sua carriera professionale avviene nel 2002, quando riceve la nomina al vertice della SGS, società svizzera leader nel mondo per i servizi di ispezione e certificazione, che riesce a risanare e a riportare ai vertici. 

L'ENTRATA IN FIAT - Questo suo exploit nella SGS lo mette in risalto come manager in rampa di lancio, tanto da entrare nelle grazie degli Agnelli. Sergio Marchionne entra così nel consiglio di amministrazione del gruppo Fiat e successivamente alla scomparsa di Umberto Agnelli e alle dimissioni di Giuseppe Morchio, diventa amministratore delegato. Correva il 1° giugno 2004, con la casa automobilistica torinese che versava in stato prefallimentare. Marchionne inizia così un profondo lavoro di ristrutturazione.

GRANDE NOGOZIATORE - Il manager si mette in evidenza come formidabile negoziatore nel 2005, quando convince la General Motors a pagare una penale di 1,5 miliardi di euro per non avere portato a termine l’acquisto della Fiat (il cosiddetto no-deal). Rilancia il marchio Fiat, riportandolo in utile grazie a una buona offensiva di prodotto con la Grande punto e la 500 che rappresentano le punte di diamante.

LA NASCITA DELLA FCA - Sergio Marchionne aveva capito, con molto anticipo, che il mondo dell’auto stava cambiando profondamente e che per affrontare le della “nuova mobilità” era necessario un consolidamento. Consolidamento che è parzialmente avvenuto nel 2014 con la nascita di FCA, Fiat Chrysler Automobiles, a seguito della fusione con il Gruppo Chrysler, e il contestuale debutto alla Borsa di New York. Nello stesso anno viene annunciato lo scorporo di Ferrari N.V., che a partire dal 4 gennaio 2016 si è separata dal gruppo FCA per essere direttamente controllata dalla Exor.

DIVENTARE PIù GRANDE - Marchionne non è però soddisfatto di FCA, sostenendo, che per sfidare i grandi colossi dell’auto come il Gruppo Volkswagen sia necessario un ampliamento delle dimensioni. Iniziano così i tentativi di accordo con la General Motors, che, però, respinge al mittente tutti i tentativi.

IL SUCCESSO NEGLI USA - Il manager “con il maglioncino” decide così di concentrarsi sulla sua creatura, focalizzando la strategia sui marchi più redditizi in America come Jeep e Ram. Parallelamente pensa anche al rilancio di due grandi case automobilistiche italiane: Maserati e Alfa Romeo. 

IN ITALIA POCO AMATO - In Italia Marchionne comincia a perdere consensi, diventando sempre meno amato dall’opinione pubblica, per aver deciso di chiudere il mai produttivo stabilimento di Termini Imerese e, soprattutto, per l’aspra lotta con i sindacati sul nuovo contratto collettivo.

IL RILANCIO PARZIALE DELL'ALFA - Nel 2015 rilancia Alfa Romeo con la presentazione della Giulia nel museo di Arese, riaperto per l’occasione. L’anno successivo viene presentata la suv Stelvio. Entrambe le vetture sono basate su una nuova piattaforma a trazione posteriore o integrale realizzata per l’occasione, riportando l’Alfa Romeo ai fasti tecnici degli anni d’oro. Ma gli entusiasmi si spengono presto: dopo questi due modelli non viene realizzato altro e il rilancio dell’Alfa Romeo resta solo parziale.

NIENTE ULTERIORI FUSIONI - Nel 2017 Marchionne si impegna a consolidare il gruppo e smentisce tutte le ipotesi di fusione, forte della potenza di fuoco di brand come Jeep e RAM che sono diventati per FCA delle galline dalle uova d’oro.

L'ELETTRIFICAZIONE  - A giugno 2018 svela un piano quinquennale per Fiat Chrysler, volto a raddoppiare gli utili e a ripristinare i dividendi. La società prevede inoltre di investire 9 miliardi di euro per l’elettrificazione della propria flotta. Marchionne, che per l’occasione si è presentato per la prima volta in cravatta, annuncia ai giornalisti l’azzeramento dell’indebitamento industriale di FCA che, ricordiamo, era il più alto tra tutte le aziende europee.

LA MASERATI - La Maserati nell’ultimo piano quinquennale della FCA presentato da Marchionne assume il ruolo di protagonista puntando sulle suv e sull’elettrico. Molti dei prodotti previsti da questo piano industriale sono stati poi effettivamente prodotti e commercializzati.

L'ACCORDO CON WAYMO - Marchionne si accorda per la fornitura di Chrysler Pacifica a Google Waymo. L’accordo permetterà a FCA di mettere le mani sulla tecnologia di Google. FCA e Waymo hanno infatti iniziato a discutere dell’utilizzo della tecnologia self-driving di Waymo, inclusa la potenziale concessione di licenze su un veicolo fabbricato da FCA e disponibile per i clienti al dettaglio.

LA MARELLI - Un’altra operazione societaria è lo scorporo della Magneti Marelli dalla FCA che permette alla casa automobilistica italo-americana di concentrarsi sul proprio portafoglio prodotti e di rafforzare il capitale.

ADDIO AL DIESEL - Marchionne era convinto che ormai il diesel aveva fatto il suo tempo, diventando insostenibile nei segmenti inferiori. Di qui l’annuncio del progressivo abbandono e l’arrivo sulla nuova Fiat 500 del mild hybrid.

LE JEEP IBRIDE - Lo stesso ad della FCA al Salone di Detroit aveva annunciato l’arrivo della motore ibrido sulle Jeep. “L’obiettivo del brand è quello di offrire entro il 2020 per ciascuno dei modelli anche una versione ibrida plug-in. E più avanti arriverà anche una Jeep totalmente elettrica”, dichiarò Marchionne in occasione della presentazione dell’ultimo piano industriale.



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Ritratto di Truman200
26 luglio 2023 - 10:34
Grandi le sue operazioni finanziarie come lo scorporo di ferrari e di exor,da allora ferrari 10 volte il valore iniziale, ma le auto Che il gruppo produce sono le peggiori del mercato
Ritratto di Truman200
26 luglio 2023 - 10:34
Ch scusate, non exor
Ritratto di Trattoretto
26 luglio 2023 - 10:52
Un grande, che ha salvato non una, ma due aziende (enormi peraltro) dal fallimento ormai certo. Rese efficienti e risanate le finanze. Anche a livello di prodotto il balzo in avanti è stato enorme. Basti pensare a Giulia e Stelvio, alla recuperata affidabilità e qualità di tutte le vetture. Poi ha tracciato la strada che ha portato alla nascita di Stellantis, con un ulteriore balzo in avanti soprattutto delle vetture di fascia "popolare", che ora hanno una affidabilità e un rapporto qualità prezzo migliori della concorrenza tedesca e - spesso - nulla a che invidiare ai migliori costruttori giapponesi.
Ritratto di Quello la
26 luglio 2023 - 11:22
La vedo al contrario, caro Trattoretto. Ottimo finanziere, pessimo car guy. Ha distrutto la FIAT, che prima vendeva caterve di auto e ora è un’altra casa senza prodotti. Per non parlare di Lancia. Ha fatto le Alfa, è vero, ma quante ne hanno vendute? Su questo Alfa mi somiglia: anche io ho scritto il più bel racconto dell’universo, ma nessuno vuole leggerlo. Sciocchi loro: non sanno cosa si perdono.
Ritratto di Road Runner Superbird
26 luglio 2023 - 12:53
Caro quello la, il declino (anche commerciale) di Fiat era avvenuto molto prima dell'avvento di Marchionne. Tanti modelli ma poche vendite, la maggioranza in Italia. Ha dovuto risanare i conti e ottimizzare i prodotti per creare profitto, del resto poche auto ma buone, sfruttando brand più accattivanti (Jeep al posto di Fiat e Lancia) e migliorando la qualità costruttiva. Una piattaforma esclusiva per Alfa Romeo poi non si vedeva da almeno 40 anni.
Ritratto di JC
26 luglio 2023 - 13:37
e non la vedremo per altri 40 , vedi la tonale e la prossima Alfa 600....
Ritratto di lybram
27 luglio 2023 - 07:00
perfettamente d'accordo con QUELLO LA!
Ritratto di elitropi cristian
26 luglio 2023 - 18:49
Ma QUELLO LA, quando finirà di scrivere idiozie ?
Ritratto di Oxygenerator
31 luglio 2023 - 08:40
Concordo con lei
Ritratto di AZ
26 luglio 2023 - 11:29
Alcune importanti luci, ma altrettante cupe ombre: Marchionne è stato un buon amministratore di società (non ottimo: facile tornare all'utile licenziando, sottopagando e chiudendo fabbriche), ha risollevato Fiat, ma sta facendo morire la Lancia. Ha investito molto sull'Alfa, ma ha raccolto molto poco. Non è mai stato un visionario e il suo inopportuno abbandono del diesel (senza pensare ad alcuna elettrificazione di tali propulsori) è stato accompagnato da un grave ritardo nell'elettrico. Bene gli accordi con le società tecnologiche, ma i frutti non si vedono. Eccezionale l'acquisto dei marchi americani, ma vergognoso l'abbandono di Magneti Marelli, fucina italiana di brevetti. Criminale l'abbandono dell'Italia di FCA per sfruttare regimi fiscali migliori. Da un personaggio pubblico, con un'importante influenza sul destino di parecchie società (= investitori, lavoratori, clienti, ecc.), infine, ci si sarebbe aspettata una maggiore trasparenza sulle sue condizioni di salute, alla fine (anche molti collaboratori non sapevano nulla). Purtroppo, in tali circostanze, la salute non è più un fatto solo privato.
Ritratto di Quello la
26 luglio 2023 - 12:58
Certo che quando ti ci metti , caro AZ, non ce n’è per nessuno!
Ritratto di Rush
27 luglio 2023 - 01:49
Però ha dimenticato di ricordare che ha sdoganato l’abbigliamento casual tra i top manager…-:)))
Ritratto di Miti
27 luglio 2023 - 21:04
1
Non si deve parlare male dei morti ma ... @AZ ha perfettamente detto tutto...mi ricordo l'espressione... Fabbrica Italia.
Ritratto di Tistiro
26 luglio 2023 - 12:41
Ha fatto il bene suo e degli investitori, non di fiat, o meglio degli operai che lavorano per fiat...
Ritratto di Road Runner Superbird
26 luglio 2023 - 12:43
L'ultimo manager italiano a capo di una delle ultime multinazionali italiane, capace di "comprare" un gruppo americano (!!!) e risanarlo laddove i tedeschi avevano fallito. Figura al momento della sua vita certamente controversa, ma come sempre sarà poi la storia a giudicare. Ma oggi cosa abbiamo al posto di FCA? Una succursale italiana di PSA? Dirigenti stranieri? Con Marchionne è morto un altro pezzo di sovranità strategica italiana.
Ritratto di Flynn
26 luglio 2023 - 13:24
2
Un inguaribile ottimista: mi ricordo ancora la sua intervista in cui elogiava le prestazioni della Giulia in pista e le fantaprevisioni di vendita che ne sarebbero scaturite...
Ritratto di JC
26 luglio 2023 - 13:41
le prestazioni ci sono tutt'ora, di tempo ne è passato ma al Ring non si è visto un gran chè di meglio, il punto è che mancano gli Alfisti, cioè è pieno di sedicenti che si aspettano che vada il doppio e costi la metà e che si meritano la Tonale
Ritratto di Road Runner Superbird
26 luglio 2023 - 13:45
Non mancano gli Alfisti, mancano i soldi agli alfisti.
Ritratto di Flynn
26 luglio 2023 - 18:46
2
Severo ma giusto !
Ritratto di Oxygenerator
31 luglio 2023 - 08:48
Purtroppo il prodotto ( giulia ) è nato vecchio e su presupposti vecchi. Infatti non ha venduto. Era fuori tempo. In un periodo storico in cui tutti comprano SUV, uscire dopo 20 anni di oblio, con la giulia, berlina a prezzi premium, è stata una mossa disperata. Con la Stelvio è andata leggermente meglio.
Ritratto di Goelectric
26 luglio 2023 - 14:22
Dopo Ghidella il vuoto
Ritratto di Enrico55
26 luglio 2023 - 21:41
Marchionne prese in mano la Fiat con le azioni a 4 euro, nessuno le voleva più, la mancanza di capitalizzazione era ormai drammatica, lo spettro del default davanti...Con una azione esemplare di risanamento e accordi strategici riuscì a dare fiducia ai mercati, quando lasciò le azioni valevano quasi 20 euro...Ricordate che in Brasile che è grande come l'Europa, la auto Fiat sono la marca più apprezzata e venduta in assoluto, non credo che siano tutti scemi, In Italia purtroppo siamo tutti esterofili, se compri una fiat sembra che sei una persona di serie B, purtroppo è così...
Ritratto di Mauro1971
27 luglio 2023 - 02:18
1
io amo il mio paese..non concepisco minimamente acquistare prodotti esteri..i tedeschi e i giapponesi scatenarono la seconda guerra mondiale .mio nonno ci è morto .impossibile eticamente comprare prodotti loro ...mai avuto problemi con fiat..auto dal costo giusto .il resto è autostima bassa ..
Ritratto di LupoSpelacchiato
27 luglio 2023 - 23:07
I tedeschi i giapponesi e gli italiani scatenarono la seconda guerra mondiale
Ritratto di Oxygenerator
31 luglio 2023 - 08:49
L’ha dimenticato
Ritratto di Mauro1971
2 agosto 2023 - 13:57
1
la guerra...fu scatenata dopo l invasione della Polonia...la prima per l attentato serbo agli austriaci..fai una cosa..ripassa la storia..l.italia fu costretta pena distruzione a collaborare...mio nonno ci è morto.sai..
Ritratto di Oxygenerator
31 luglio 2023 - 08:50
Anche in brasile, le fiat sono tra le auto che costano meno….
Ritratto di BZ808
26 luglio 2023 - 21:48
La più grande sciagura mai capitata all'automotive italiana, peggio persino di Romiti!
Ritratto di Mauro1971
27 luglio 2023 - 02:19
1
commento inutile io ho avuto azioni fiat tu che hai fatto? conosci l azienda o l hai sentito al bar
Ritratto di BZ808
27 luglio 2023 - 06:07
Commento inutile è il tuo... le azioni... non dico conoscere la storia di FIAT che è ultracentenaria, ma almeno l'attualità... vatti a guardare la recente puntata di Report invece di scrivere boiate!
Ritratto di Mauro1971
27 luglio 2023 - 12:22
1
come azionista...in passato..non ho bisogno di sapere la storia che ovviamente conosco..sono meccanico di lavoro ..alla beta utensili..legatissima a fiat..credi veramente a ciò dicono i comunisti di report? guarda che i comunisti...non sanno lavorare..ne capiscono di finanza..Marchionne è stato più volte manager dell' anno..la verità è che chi in Italia ha il c ...piccolo deve avere l auto tedesca peraltro fatta col sangue..degli ebrei prigionieri all audi ..per dirne una..a me sembra tuttora incredibile che italiani comprano auto tedesca .incomprensibile..moralmente .
Ritratto di BZ808
27 luglio 2023 - 14:28
Con questo commento ti sei qualificato... sono senza parole...
Ritratto di Oxygenerator
31 luglio 2023 - 09:02
@MAURO1971 Lei è uno squilibrato. TSO da farsi. Subito. Kazzo facevamo noi italiani agli ebrei ? Il kaz..o piccolo ??? Un minus haben. Quando ci chiediamo come mai l’italia è conciata cosi male, ricordiamoci di determinati ragionamenti ad kazzum, che si leggono qui, distruggendo la storia o nel caso dell’idiiota, la pandemia. Negazionisti da mandare al m….e ha 50 anni. Pazzesco. Questo può comprare solo fiat in sconto, e quindi odia chiunque compri qualcosa di tedesco o giapponese, con la scusa che han dato il via alla seconda guerra mondiale. Dimenticando che anche l’italia con la sua amata fiat , era alleata con i tedeschi e ai giapponesi. Ma si può essere più ignoranti ?
Ritratto di Mauro1971
2 agosto 2023 - 14:03
1
non sono negazionista ..ciò hanno fatto i tedeschi due volte lo dice la storia...gli ebrei lavorarono nelle loro aziende...sono stato a Bergen belsen...odiano il resto dell' Europa..prima militarmente poi industrialmente vogliono il comando..auto progettate in Germania ma con pezzi bresciani,veneti,emiliani e bergamaschi... è su sole 24 ore da anni ..visto ci lavoro .fiat non promette niente più di ciò da azienda onestà..macchine oneste..il resto ripeto...ai tedeschi risulta incomprensibile come facciamo a comprarle con tutto ciò è successo...PS..p Italia era nell' asse..ma appare evidente fu costretta a cedere pena distruzione...fatevelo raccontare ..se avete i nonni vivi...gli insulti...qualificano gli autori
Ritratto di Oxygenerator
2 agosto 2023 - 14:36
Ah è stata costretta l’italia ? E chi ci ha costretti ? Quelli con cui siamo andati in guerra ? Prendersi le proprie responsabilità, non sarebbe male, invece d’indicare col dito e dire : si io faccio schifo, ma lui fa più schifo di me. Neanche all’asilo……
Ritratto di lybram
27 luglio 2023 - 07:01
concordo!
Ritratto di Olive811
27 luglio 2023 - 12:28
Per la traduzione tasto destro del mouse sotto chrome. Ciao a tutti. Mi permetto di venire a scrivere qui in relazione ai suoi commenti su Marchione e le auto italiane viste dalla Francia. Qualche decennio fa in Francia c'erano molte auto italiane. Nella mia famiglia abbiamo comprato molte auto italiane e io continuo questa tradizione possedendo una Fiat Tipo Cross Plus 1.6 130CV multijet. Le auto italiane sono sempre state molto convenienti nel prezzo ma erano all'avanguardia nella tecnologia. Per me l'ammiraglia delle auto italiane è stata la Fiat Croma degli anni 1992 con il suo super TDI...il top nei diesel. Iniezione diesel e turbo a geometria variabile!! Ci sono anche le vere Alfa Romeo sportive e la Lancia italiana per eccellenza. Per me il calo delle vendite e della notorietà delle auto italiane è la vendita del brevetto iniezione diesel ai tedeschi...un grave errore strategico. Per quello ? Per quello? Oggi voglio auto italiane ad alte prestazioni, con nuove tecnologie che nessuno osa mettere in campo, voglio motori che trasudano potenza e rabbia, voglio il lusso italiano, voglio la follia.. . Quindi signore e signori, gli italiani dell'ex FCA, vi prego, dovete muovervi, dovete osare... Dopo aver preso la patente a 18 anni, ho guidato l'auto di mia madre: una Fiat Uno TD. ero orgoglioso ;) Grazie per aver letto e mi scuso per il mio italiano. Buona giornata. Olivo dalla Francia Pour la traduction bouton droit de la souris sous chrome. Bonjour à toutes et tous. Je me permets de venir écrire ici par rapport a vos commentaires sur Marchione et les voitures Italiennes vu de France. Il y a quelques décennies en France il y avait beaucoup de voitures Italiennes. Dans ma famille nous avons acheté beaucoup de voitures italiennes d'ailleurs je continu cette tradition en étant propriétaire d'une Fiat Tipo Cross Plus 1.6 130CV multijet. Les voitures italiennes ont toujours étaient tres abordable en prix mais elles avaient de l'avance en technologie. Pour moi l'amiral des voitures Italiennes etait la Fiat Croma des années 1992 avec sont super TDI...le top en diesel. L'injection diesel et le turbo à geometrie variable !! Il y aussi les Alfa Romeo de veritables sportives et les lancia Italien par excelence. Pour moi la chute des ventes et de la ronomés des voitures Italiennes c'est la vente du brevet de l'injection diesel aux allemands...une grave erreur stratégique. Pourquoi ? Pourquoi? Aujourd'hui je veux des voitures Italiennes performantes, avec de nouvelles technologies que personnes n'osent mettre en place, je veux des moteurs qui transpirent la puissance la rage, je veux du luxe à l'italienne, je veux de la folie... Alors Mesdames et Messieurs les italiens de l'ancienne FCA je vous en pris il faut se bouger, il faut oser... Après avoir obtenu mon permis à l'age de 18 ans, je roulais avec la voiture de ma mère : une Fiat Uno TD. J'étais fier ;) Merci de m'avoir lu et je vous présente toutes mes escuses pour mon Italien. Bonne journée. Olivier de France
Ritratto di Mauro1971
2 agosto 2023 - 14:05
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amo ciò hai scritto..quello che tu cerchi esiste...si chiama alfa Giulia...o Maserati se puoi...resta inteso che un auto è un auto..se da auto normali pretendi mega prestazioni...PS la tipo è un auto turca di tofas...la famiglia più ricca li...Avenger è polacca...prendi Giulia e amerai di nuovo l italia