SI PARTE DALL’AMERICA - La STLA Large è la seconda piattaforma nata da quando i gruppi FCA e PSA si sono fusi in Stellantis. La prima, per veicoli medio-grandi, è stata la STLA Medium che ha trovato la sua prima applicazione sulla nuova Peugeot 3008 (qui le nostre prime impressioni). La Large è invece pensata per veicoli medio-grandi e: berline, suv e sportive. Il primo modello a usarla sarà la nuova berlina Dodge Charger (qui i dettagli), che sarà costruita nello stabilimento canadese di Windsor e che non dovrebbe essere venduta nel Vecchio continente.
PER SPORTIVE E SUV - In seguito, la piattaforma STLA Large formerà le “ossa” anche della Jeep Wagoneer S (qui per saperne di più)), una suv sportiveggiante lunga circa 490 cm e solo a corrente, con 600 CV; sarà nelle concessionarie americane dall’autunno, per poi arrivare in Europa fra fine 2024 e inizio 2025. In seguito, la nuova piattaforma sarà usata anche dalle eredi delle Alfa Romeo Giulia e Stelvio e dalle prossime Maserati, che saranno prodotte dal 2026 nello stabilimento italiano di Cassino. In totale, saranno otto i veicoli basati sulla STLA Large che debutteranno entro i prossimi anni, compresa la crossover Chrysler Airflow (qui i dettagli, ma non dovrebbe arrivare in Europa).
BATTERIA? ANCHE MAXI - Come la STLA Medium, anche la STLA Large è stata progettata partendo dalle necessità delle varianti elettriche. Si potranno avere batterie con capacità fino a 118 kWh (per un’autonomia media dichiarata di 800 km) e tensioni di 400 o 800 volt. Il valore più basso è stato scelto, come ha spiegato lo stesso Ceo del gruppo Stellantis Carlos Tavares, per offrire anche versioni meno costose e che comunque possono generare guadagni: a suo dire, chi oggi offre gli 800 volt non sempre ha il necessario ritorno economico dalle vendite. Inoltre, si potranno avere versioni a trazione anteriore, posteriore o integrale a seconda del numero di motori a corrente e della loro posizione. Nella configurazione più potente, la casa stima che le vetture potranno accelerare da 0 a 100 km/h in circa due secondi.
NON MANCANO LE TERMICHE - La nuova piattaforma può anche ospitare motori termici o gruppi ibridi (anche plug-in). Stellantis non ha diramato informazioni precise, ma molto probabilmente troverà posto sotto il cofano delle future vetture il recente 6 cilindri in linea 3.0 biturbo a benzina denominato Hurricane, che ha debuttato pochi mesi fa in alcuni modelli venduti in nord America. Anche sulle sospensioni non sono stati forniti dettagli, ma le immagini diffuse “raccontano” di una raffinata architettura a quadrilatero “alto” all’anteriore: la stessa usata da molte sportive, nonché nelle Alfa Romeo Giulia e Stelvio. Quasi scontato il ricorso a un sistema multilink al posteriore. In un secondo tempo, a una precisa domanda sulla questione, Stellantis ha chiarito come questo sia un progetto "da zero" e niente è stato ripreso da precedenti piattaforme, compresa la “Giorgio” che era nata proprio per la Giulia. Non è ancora invece chiaro se potranno essere usati altri motori termici, come quattro cilindri in linea o unità a V.