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Stop ai motori a combustione dal 2035: 26 aziende europee dicono sì

Pubblicato 19 maggio 2022

In vista delle votazioni sul provvedimento al Parlamento europeo, previste per i primi giorni di giugno, aziende come Ford e Volvo prendono posizione.

Stop ai motori a combustione dal 2035: 26 aziende europee dicono sì

MOTORI A SCOPPIO AL BANDO, SI O NO? - L’annuncio che la Commissione Ambiente dell’Europarlamento ha bandito le auto con motori a scoppio dopo il 2035 (qui per saperne di più) è ancora fresco e già dobbiamo registrare una presa di posizione a favore del provvedimento. A firmarla 26 aziende europee, alcune poco note mentre altre sono decisamente conosciute come Ford Europe e Volvo Cars. Il gruppo dei firmatari comprende anche Iberdrola, ChargePoint, LeasePlan, Li-Cycle, Sanofi Uber, Unilever, Vattenfall, SAP, Tesco, Zurich e altri. Un insieme eterogeneo - Sanofi, per esempio, è un’azienda farmaceutica, Zurich una compagnia di assicurazioni e Tesco è una catena di negozi di generi alimentari britannica con E-Commerce - ma con l’importante presenza di fornitori di energie elettrica e di Volvo e Ford.

VOGLIONO IMPEGNI PRECISI - Sappiamo che molte Case pensano addirittura di anticipare il 2035 come la data entro la quale avere in catalogo solo auto elettriche - Mercedes pensa al 2030, mercato permettendo (qui la notizia) e come lei anche Stellantis, Jaguar, Renault e altre ancora - ma i firmatari chiedono ai decisori della UE una regolamentazione chiara che dia certezze sia ai costruttori sia ai gestori delle infrastrutture di ricarica sia agli automobilisti. Nella lettera leggiamo che “la soluzione contro i cambiamenti climatici e l’inquinamento atmosferico è già disponibile. I veicoli elettrici offrono l'opportunità di sostituire a costi contenuti l'inquinante motore a combustione interna e inaugurare una nuova era di mobilità a emissioni locali zero”.

GUARDIAMO AL 2050 - Viene anche citato il fatto che le automobili e i veicoli commerciali leggeri generano il 15% di tutte le emissioni di CO2 europee e che essi sono i principali produttori di biossido di azoto, che viene stimato essere la causa di oltre 40.000 morti premature in Europa ogni anno. L’idea dei promotori di questa lettera aperta è che perché tutte le auto e i furgoni siano a emissioni locali zero entro il 2050, l'ultima vettura e l’ultimo commerciale leggero con motore a combustione, compresi quindi i veicoli ibridi, dovrebbero essere venduti fino - e non oltre - il 2035. L’ accorato appello è questo: “In quanto membri del Parlamento europeo e rappresentanti dei governi europei, queste proposte sono ora nelle vostre mani e arrivano mentre decidete quanto velocemente avverrà una rivoluzione senza emissioni in Europa”.

OCCORRONO MISURE DI SUPPORTO - Si fa anche presente che il successo di questo ambizioso obiettivo richiederà anche misure di supporto, come il sostegno all'implementazione rapida ed efficace delle infrastrutture di ricarica (pubbliche e private), una legislazione europea che riguardi anche le tariffe. Si citano anche la necessità di accompagnare i lavoratori automobilistici europei e le imprese in questa transizione, incentivi fiscali intelligenti per aziende e privati e investimenti mirati nelle filiere “verdi”. Transport & Environment cita anche il fatto che le auto con motore a combustione sono responsabili di circa un terzo di tutte le importazioni di petrolio europee. Il passaggio al trasporto su strada privo di combustibili fossili rafforzerebbe la sicurezza energetica del continente, aspetto geopolitico di tragica attualità, e taglierebbe i miliardi di euro che ogni anno vanno all'estero per l’acquisto di petrolio e gas.

I COSTRUTTORI SONO D’ACCORDO - Stuart Rowley, presidente di Ford Europa, in un commento accluso alla lettera aperta, ritiene che la libertà di movimento vada di pari passo con la cura del nostro pianeta e degli altri. Ecco perché puntiamo a che tutti i veicoli Ford siano a emissioni zero entro il 2035 ma per raggiungere questo obiettivo i responsabili politici dell'UE devono anche stabilire obiettivi nazionali obbligatori per un'infrastruttura di ricarica elettrica senza lacune e che sia all'altezza della crescente domanda di veicoli elettrici. Anche Jim Rowan, ceo di Volvo Cars, è dello stesso avviso quando dice che: “occorre fissare la fine delle vendite di veicoli con motore a combustione in Europa entro il 2035. Ciò non sarebbe solo in linea con gli obiettivi dell'accordo di Parigi ma è la cosa giusta da fare in assoluto: la finestra per evitare i peggiori impatti del riscaldamento globale si sta rapidamente chiudendo e occorre agire subito”.



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Ritratto di Rush
21 maggio 2022 - 12:46
20 MAG 2022 17:44 PUTIN HA GIÀ CHIUSO I RUBINETTI ALLA FINLANDIA - DA DOMANI STOP AL GAS RUSSO VERSO HELSINKI, MA LA COMPAGNIA ENERGETICA NAZIONALE SVEDESE NON SI SCOMPONE: "CI SIAMO PREPARATI CON CURA A QUESTA SITUAZIONE E SAREMO IN GRADO DI FORNIRE GAS A TUTTI I NOSTRI CLIENTI NEI PROSSIMI MESI" - INTANTO, MENTRE L'UE DICE NO AI RUBLI, METÀ DEI PAESI HA COMUNQUE IL DOPPIO CONTO CON GAZPROM: NEL PRIMO VIENE VERSATA LA CIFRA DOVUTA IN VALUTA ESTERA, QUINDI EURO O DOLLARI, NEL SECONDO L'IMPORTO VIENE TRASFERITO DOPO ESSERE STATO CONVERTITO IN RUBLI...
Ritratto di Rush
21 maggio 2022 - 12:49
20 MAG 2022 12:03 AL GREGGIO NON C’È MAI FINE - INCREDIBILE MA VERO: L’ITALIA A MAGGIO HA AUMENTATO LE IMPORTAZIONI DI PETROLIO RUSSO! DA MOSCA SONO ARRIVATI IN ITALIA CIRCA 450MILA BARILI AL GIORNO DI GREGGIO, PIÙ DI QUATTRO VOLTE RISPETTO A FEBBRAIO (E IL MASSIMO DAL 2013) - IL PARADOSSO È CHE SI TRATTA DI UN EFFETTO DELLE SANZIONI EUROPEE: DUE TERZI DI QUEL PETROLIO ARRIVA ALLA RAFFINERIA ISAB DI AUGUSTA, CONTROLLATA DA LUKOIL. LA COMPAGNIA RUSSA NON È STATA SANZIONATA, MA LE BANCHE HANNO BLOCCATO LE LINEE DI CREDITO, E COSÌ È COSTRETTA A FARE AFFIDAMENTO ESCLUSIVAMENTE SULLE FORNITURE DELLA SOCIETÀ MADRE
Ritratto di Rush
21 maggio 2022 - 13:11
Questi a mio avviso sono pericolosi segnali di debolezza da parte dell’Europa e dell’Italia. Siamo in guerra ? Si. Bene allora se dobbiamo fare sacrifici per poi ottenere la pace e bloccare la drastica discesa dell’economia adottiamo momentaneamente delle misure straordinarie. Se invece alimentiamo facciamo proclami e sovvenzioniamo la Russia comprando a più non posso petrolio e lo paghiamo pure con doppio conto da una parte e pensiamo di compensare inviando armi all’Ucraina dubito fortemente che si voglia mettere fine al conflitto… in tutto questo ci stanno di mezzo i popoli che iniziata la recessione pagheranno con lacrime e sangue per lungo tempo decisioni a mio parere discutibili… sarebbe stato meglio dire agli italiani che per un anno dovrete tira.re la cinghia piuttosto che stare nel torbido… tutti in vacanza daaaiiiii…niente mascherine…viva la libertàaaa… poi in autunno ci leccheremo le ferite…e per un tempo indefinito… l’informazione pilotata a dovere poi si pensa aiuterà a tenere calma l’opinione pubblica…leggevo che siamo noi in democrazia ad eleggere coloro che sono al governo… non mi sembra che sia proprio così… io vorrei votare una persona un volto qualcuno che ci metta la faccia e ne risponda… non un simbolo gestito da 4 marpioni che raccattano in giro i voti e poi fanno come vogliono loro…democrazia? Molto ma molto mascherata. Chissà com’è ma non c’è mai un responsabile dietro ad ogni azione…nel bene e nel male s’intende…sarà che per pragmatismo sono abituato ad avere/darmi obiettivi e a risponderne in prima persona dei risultati… questi neanche davanti all’evidenza dei fatti ammettono eventuali loro mancanze/colpe…hanno sempre una scusa e parlano solo e sempre degli altri…ovviamente non sapremo mai per quale motivo abbiamo comprato tutto sto petrolio (record di forniture dal 2013)…
Ritratto di Giulio Menzo
21 maggio 2022 - 14:49
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Secondo me non ci sono ancora le condizioni adatte. E comunque un parco circolante elettrico puro lo trovo irrealizzabile, sostenibile solo in città, non per i grandi spostamenti. Personalmente queste discussioni le trovo chiacchiere, per aiutare il pianeta ci sono altre questioni più urgenti da risolvere, a partire dal risolvere questa crisi energetica e dal risollevare l'economia e ridurre recessione e inflazione. Tutto ovviamente imho
Ritratto di Check_mate
21 maggio 2022 - 15:00
Infatti non ci sono ancora, ma si parla del 2035, fra 13 lunghi anni. Per di più, il divieto di vendita non corrisponde al divieto di circolazione, quindi il ricambio completo del parco circolante non è un tema all'ordine del giorno. Le questioni più urgenti da risolvere sono già tra gli obiettivi della UE per il miglioramento dell'impatto ambientale delle attività antropiche, ma siccome si deve agire a 360 gradi quello della mobilità è un settore che per forza di cose deve essere coinvolto e lo sarà.
Ritratto di Giulio Menzo
22 maggio 2022 - 12:55
2
@check in 13 anni secondo me può accadere di tutto; sono d'accordo che l'argomento auto debba essere toccato per forza su questo non c'è dubbio, ma rimango del parere che la soluzione elettrica avrà pienamente successo solo a livello cittadino e nei Paesi sviluppati, non a livello globale; Questo cambio generazionale procede per gradi? Secondo me è eccessivamente accelerato poiché molte case automobilistiche hanno sopravvalutato la capacità dell'apparato economico occidentale e del mercato di adeguarsi in tempi brevi, ma per invertire rotta ci vuole tempo, e quello ritenuto necessario è troppo poco per un cambiamento significativo nell'approccio globale, e non solo dei Paesi sviluppati, nei confronti dell'elettrico. Il porsi delle date va bene, ma ritengo altresì che si debba essere flessibili da questo punto di vista e non pensare, come molti fanno, a quelle date come svolta in termini assoluti .
Ritratto di Sgsilvio68
21 maggio 2022 - 15:31
2
A parità di prezzo, autonomia e velocità di rifornimento, rispetto alle termiche, non avrei dubbi : comprerei elettrico. Ho però possibilità di mettere 4 auto in garage e quindi la ricarica sarebbe garantita. Non è così però dappertutto e per tutti. Forse il giorno che ogni stallo avrà la sua colonnina, ma credo sia utopia.
Ritratto di Giuliano Della Rovere
21 maggio 2022 - 19:10
Non è difficile immaginare degli hub di ricarica per rispondere all'esigenza di chi non può ricaricare in un box privato o non ha una colonnina comoda, sia essa pubblica o nel luogo di lavoro. Una stazione di servizio evoluta, magari con dei servizi annessi. Quando ci sarà la domanda, si creerà un'offerta.
Ritratto di V8 sound
21 maggio 2022 - 20:57
Penso sia la 100esima volta che AV pubblica analogo articolo. E ogni volta parte la solita solfa di commentatori che ancora non hanno compreso che nulla e' stato deciso, niente di esecutivo. Siamo ancora alle linee di indirizzo, altro che decisione. Comunque "notiziona" da prima pagina questa lettera, mi stupisco che tra i firmatari non ci siano realta' come il comitato festeggiamenti delta del Po od il consorzio interporruale del tonno in scatola...
Ritratto di ranzo99
21 maggio 2022 - 23:19
Sì tutto bello,evviva il gretinismo spinto ma...dove la troviamo tutta l'energia? A che costi? Il petrolio e il gas dai quali si produce gran parte dell'energia elettrica avranno costi sempre più alti,oppure ci sarà il nucleare?ma quello viene rifiutato dai vari ambientalisti & C. Tempi particolari ci aspettano.
Ritratto di probus78
21 maggio 2022 - 23:25
Che piaccia o no benzina e diesel verranno comunque rimpiazzati progressivamente da idrogeno ed elettrico, quest' ultimo in particolare per la mobilità urbana. 2035...2030...2040 chi vivrà vedrà ma la direzione è ormai irreversibile. Questa guerra non farà altro che accelerare il processo perché ci sta spingendo a produrre energia sempre di più con fonti rinnovabili. E devo dire che sarà un gran bene per tutti, malgrado io personalmente adori i motori a scoppio, in particolare i benzina, mentre quelli elettrici mi lasciano indifferente.
Ritratto di Rush
22 maggio 2022 - 11:19
Giusto per (cambiare) l’argomento AV potrebbe fare un pezzo proiettato nel futuro… ad es. relativamente ai furti di auto associandolo alle compagnie assicurative su come cambierà la polizza auto… ripensando ai tempi andati il furto più gettonato erano le autoradio e le ruote…oggi i fari delle auto… (se ne vedono sempre di più)… domani le batterie?…:)))…se pensiamo a quanto rame viene rubato…con tutti gli adas che già ci sono e quindi riducono di fatto molti incidenti e quelli in arrivo (guida autonoma) che dovrebbero ridurre ulteriormente gli incidenti le assicurazioni sulle auto per logica dovrebbero costare di meno…sarà così?
Ritratto di NoTrendy
22 maggio 2022 - 13:50
Ve lo dicono mai che il trasporto leggero (auto e moto) incide del 9% sul totale dell'inquinamento? https://www.corriere.it/dataroom-milena-gabanelli/inquinamento-smog-riscaldamenti-allevamenti-intensivi-polveri-sottili-pm-particolato/4eb39bde-39f5-11e9-a27a-3688e449a463-va.shtml
Ritratto di Velocissimo
22 maggio 2022 - 21:25
Basta importare petrolio: W l’elettrico
Ritratto di CR1
23 maggio 2022 - 06:38
26 , solamente 26 sembra un numero molto basso . Pensate se il maglioncino avesse creduto come ci ha creduto Musk nelle batterie ora avremmo una produzione di auto eccezionale e tanto lavoro per quelli del redditofannulloni . Qui nel forum vedo che tanti hanno idee che non cambieranno mai , vuoi perché pragmatici , vuoi perché pigri di idee nuove ci addormenteremo nel glorioso passato delle vittorie di Michael Schumacher e della prima serie della 500 affondando il grosso kubo sul divano già sfondato . Quindi amici del termico smettetela di credere nello scoppio , aprite gli orizzonti il più presto possibile perché alla fine il detto dice che " chi più spende meno spende " ( ci spenneranno)
Ritratto di luigigor
23 maggio 2022 - 11:18
Non c'è problema, vuol dire che dal 2035 se dovessi ancora comprare un'auto, la farò importare da fuori dall'europa o la prenderò un paese europeo che non ci sta. Ma vediamo comunque trai costruttori c'è solo volvo e ford che sono d'accordo, gli altri fanno PR (ma ford pure fa PR). Volvo è cinese e quindi non fa testo.
Ritratto di AndyCapitan
23 maggio 2022 - 13:43
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esatto...io compro la nuova lada niva del 2024!!!!