Supercar in stile suv: che sia una nuova moda?

Da Zuffenhausen a Sant’Agata Bolognese, la ricetta è più o meno la stessa, anche se la versione della Lamborghini appare leggermente meno “sfacciata” nel mostrare la sua fame di ghiaia e sabbia. Come la 911 Dakar, anche la Huracán Sterrato può contare sulla trazione extra fornita dalle quattro ruote motrici e su un motore ad altissime prestazioni, lo stesso 5.2 V10 aspirato da 640 CV della versione Evo. Il look è piuttosto “rude” e avventuroso, con una maggiore “luce” da terra e vistose protezioni in plastica scura che ricoprono le parti della carrozzeria più esposte agli urti. In concessionaria ad aprile 2023, con prezzi a partire da circa 320.000 euro. 

Nel solco di papà Uwe, tuner tedesco scomparso 12 anni fa e rimasto famoso per le sue estreme elaborazioni di supercar Ferrari e Porsche, Marc Philip Gemballa ha presentato una sua personalissima interpretazione di una 911 “tuttoterreno” nell’estate del 2021. Come per la neonata 911 Dakar, anche in questo caso a far scoccare la scintilla è stato un bolide vittorioso: la 959 con cui, nel 1986, René Metge e Jacky Ickx vinsero a mani basse la Parigi-Dakar. Battezzata Marsien (traslitterazione del francese martien, che significa “marziana”) e con un’altezza libera dal suolo di ben 25 cm, è mossa dallo stesso sei cilindri boxer dell’auto da cui deriva, ovvero l’attuale Porsche 911 Turbo S (dalla quale eredita anche la trazione integrale): modificato dalla specialista RUF, il flat-six può arrivare a sprigionare fino a 830 CV. Per averla, ai quasi 240.000 euro dell’auto donatrice bisogna aggiungerne 495.000.

La realizzazione di una supercar capace di tutto è un esercizio che qualche anno fa ha stimolato la creatività di Giorgetto e Fabrizio Giugiaro. Al salone di Ginevra del 2019, la loro GFG Style tolse i veli alla Kangaroo, berlinetta al 100% elettrica dalle forme morbide e muscolose con quattro ruote di 22” motrici e sterzanti. I due motori a corrente forniscono una potenza complessiva di circa 490 CV, mentre l’altezza della vettura, lunga 4,6 metri e larga 2, a seconda della regolazione delle sospensioni varia tra 1,29 e 1,41 metri. Tra gli spunti di maggior originalità, l’accesso all’abitacolo: avviene aprendo le porte ad ali di farfalla, mentre le due parti che compongono il tettuccio vetrato, incernierate al centro, si sollevano per agevolare la “discesa” a bordo.

Sono trascorsi quasi due anni da quando insieme alla moglie Laetitia Bruno Laffite, nipote del Jacques che ha corso 180 Gran Premi di Formula 1 a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, ha cercato di stupire il mondo dei motori con una aggressivissima suv coupé a ruote tassellate. Costruita in California in appena 30 esemplari, la Laffite G-Tec X-Road è lunga 4,29 metri e pesa appena 1.300 kg; a muoverla è un 6.2 V8 di derivazione General Motors, disponibile in diversi livelli di potenza, da 470 a 720 CV. L’escursione delle sospensioni, derivate da quelle dei bolidi che animano la Dakar, è di ben 17 cm, ma la trazione - un po’ a sorpresa, vista la vocazione off-road del veicolo - sulle sole ruote posteriori. Il prezzo di partenza annunciato a inizio 2020 era di 465.000 dollari americani, che salivano a 545.000 richiedendo un gruppo motopropulsore completamente elettrico.