DENTRO È ALTA E SPAZIOSA - In Italia vedremo la Suzuki Celerio in ottobre, quando arriverà in vendita con prezzi a partire da meno di 10.000 euro. Intanto, l'abbiamo già “assaggiata”, salendoci a bordo al Salone di Ginevra. Da fuori, le linee sono più personali della Alto, che la Celerio affiancherà per il primo anno, e l'altezza della carrozzeria (154 cm) è ben dissimulata. Proprio quest'ultima, assieme al passo di 253 cm (generoso, in relazione alla lunghezza totale della vettura di 360 cm) ha permesso di progettare un abitacolo piuttosto ampio, con molto spazio sopra la testa. Il tutto, senza compromettere il baule, che ha il buon valore dichiarato di 254 litri.
FINITURE COSÌ COSÌ - Senza risultare “povera”, la Suzuki Celerio non brilla però per finiture e originalità degli interni. Le plastiche sono rigide e alcune danno l'impressione di graffiarsi facilmente. Inoltre, non tutti gli accoppiamenti sono millimetrici. Assenti, inoltre, gli inserti colorati offerti da alcune rivali e che rallegrano l'ambiente: questo compito spetta ai tessuti parzialmente colorati dei sedili, ripresi anche sui pannelli porta. La plancia, comunque, è bicolore: grigia e nera. Così così anche il cassetto portaoggetti: di plastica leggerina, “balla un po'” ma è ampio. A dispetto di ciò, comunque, il passo avanti nelle finiture rispetto alla Alto “c'è”: difficile chiedere di più se il prezzo sarà inferiore ai 10.000 euro. Poco da ridire anche sui comandi, tradizionali ma pratici e intuitivi da usare.
ANCHE QUASI SUV - Attingendo dal catalogo accessori, c'è la possibilità di dotare la vettura di profili in plastica non verniciata su porte e passaruota: un modo veloce ed economico per dare alla Suzuki Celerio un'aria quasi da suv. Ancora da definire la dotazione, ma Esp, sei airbag e i sensori di pressione dei pneumatici sono di serie. Due i motori, entrambi 1.0 a tre cilindri: quella con sigla K10C è più raffinato (ha la fasatura variabile all'aspirazione e lo Stop & Start) e fa registrare emissioni di CO2 pari a 85 g/km (grazie anche alle sospensioni ribassate di 1 cm presenti sulle vetture dotate di questo “mille”). L'altro, il K10B, si ferma a 99 g/km. Solo quest'ultimo, però, è abbinabile al cambio robotizzato.