PIÙ IBRIDO PER TUTTI - Ci sono voluti due anni da quel 6 febbraio 2017, nel quale Toyota e Suzuki annunciarono un memorandum d’intesa che definiva l’intenzione di collaborare in vari settori, per giungere ad un accordo. Oggi le due case giapponesi precisano meglio i dettagli dell’intesa, che è soprattutto di natura tecnica, nell’ottica di aumentare le economie di scala e ridurre i costi. Per prima cosa, la Toyota fornirà alla Suzuki il suo sistema ibrido THS (Toyota Hybrid System) e fornirà anche la piattaforma che oggi viene impiegata dalla Rav4 e dalla Corolla (la TNGA, foto qui sopra), sempre abbinata al sistema di propulsione ibrido, in modo che la Suzuki possa utilizzarla per realizzare due nuovi modelli per il mercato Europeo.
PROTAGONISTE INDIA ED EUROPA - La Suzuki fornirà alla Toyota motori di nuova concezione destinati a vetture piccole e compatte. Questi motori saranno costruiti nell’impianto polacco della Toyota. La Suzuki fornirà alla Toyota due modelli (Ertiga e Ciaz) che la Toyota venderà sul mercato indiano con il suo marchio. La Suzuki fornirà alla Toyota altri quattro modelli (Baleno, Vitara Brezza, Ciaz, Ertiga) costruiti in India, ma destinati al mercato africano con il marchio Toyota. Inoltre, sempre per il mercato indiano, le due case realizzeranno insieme una monovolume di segmento C della Toyota, che la fornirà poi anche alla Suzuki e, infine, produrranno insieme la suv compatta Vitara Brezza, sviluppata dalla Suzuki, nella fabbrica Toyota Kirloskar Motor a partire dal 2022.